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Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Marzo 2013 |
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WEB IN LOMBARDIA: RIASSEGNAZIONE DEI NOMI DEI SITI
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Milano,
26 marzo 2013 - Dalla rivista periodica
specializzata in auto alle maggiori banche italiane, dall’azienda leader nel
settore calze al prosciutto made in Italy. Sono alcune delle aziende che hanno
presentato ricorso per la riassegnazione del nome a dominio presso la Camera
Arbitrale di Milano, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. Si
va dal typosquatting, vale a dire da chi conta sull’errore di digitazione di un
utente distratto per ricavare un profitto,
al più diffuso cybersquatting che è l’appropriazione di un determinato
nome a dominio da parte di chi lo registra senza averne diritto o titolo. Sono oltre 100 le richieste di riassegnazione
depositate presso la Camera Arbitrale di Milano, unico ente pubblico
accreditato per la gestione delle procedure di riassegnazione dei nomi a
dominio .It presso il Registro .It, l’anagrafe dei domini internet .It. Nel
2012 il 90% delle procedure si è chiuso con la riassegnazione del nome a
dominio per una durata media di due mesi.
La
procedura di riassegnazione. Possono attivare la procedura di riassegnazione
persone fisiche o giuridiche che hanno i requisiti per registrare un dominio
.It, a nome proprio o per conto di persone fisiche o giuridiche non
appartenenti all’Unione Europea.
Decidono
sulla riassegnazione dei nomi a dominio esperti in diritti di proprietà
intellettuale, aspetti giuridici di internet e uso contraffattorio dei marchi.
I costi della procedura, pubblicati sul sito della Camera Arbitrale, dipendono
dal numero di membri componente l’organo giudicante (1 o 3 componenti) e, per
venire incontro alle esigenze delle imprese, da quest’anno la Camera Arbitrale
ha ridotto le tariffe per quei casi in cui vengono contestati, con un solo reclamo, più nomi a
dominio.
Per
informazioni nomiadominio@mi.Camcom.it
Le
imprese del settore web in Lombardia. Sono oltre 2.100 le imprese attive in
Lombardia tra portali web e commercio elettronico. Milano è prima con 965
imprese attive (45,6% regionale e 8,9% nazionale), seguita da Brescia (195
imprese), Monza e Brianza (182) e Varese (174).
Un settore in crescita,+20% in un anno in Lombardia, con 445 nuove
imprese iscritte nel 2012. Emerge da un’elaborazione Camera di Commercio di
Milano su dati registro imprese al Iv trimestre 2011 e 2010.
Chi
può attivare la procedura di riassegnazione. Persone fisiche o giuridiche
aventi i requisiti per la registrazione di un dominio .It, in nome proprio o
per conto di persone fisiche o giuridiche non appartenenti all’Unione Europea.
Ad oggi, i nomi a dominio .It superano ormai i 2,5 milioni e sono numerosi i
casi di soggetti che registrano nomi a dominio senza averne diritto o titolo:
infatti la regola per la registrazione è “first come, first served” e, in
questo modo, si può impedire al legittimo titolare la registrazione di quel
nome a dominio, allo scopo di trarne profitto.
Il problema coinvolge ogni tipo di azienda, come dimostrano i casi
amministrati dalla Camera Arbitrale, consultabili sul sito internet
http://www.camera-arbitrale.it/ Si va dalle vittime del typosquatting (come nel caso di
una Banca italiana), vale a dire da chi conta sull’errore di digitazione di un
utente distratto per ricavare un profitto, al più diffuso cybersquatting (come
nel caso di un noto marchio di abbigliamento) che è invece l’appropriazione di
un dominio altrui.
Sono
pratiche che comportano perdite economiche, anche gravi, per una società; la
procedura di riassegnazione è una risposta efficace a questo problema poiché in
tempi brevi chi si è visto negare la registrazione di un nome a dominio su cui vanta
diritti, in quanto già registrato da altri, può ottenere una decisione che
accerti il suo diritto e ordini la riassegnazione del medesimo.
Quando
richiedere la riassegnazione di un dominio .It. La procedura è pensata per
permettere la contestazione di nomi a dominio identici o tali da indurre in
confusione rispetto a un marchio, un segno distintivo aziendale, un nome o
cognome, quando chi lo ha registrato non ha diritto/titolo sul nome a dominio
contestato e quando il nome a dominio è stato registrato/utilizzato in
malafede. La procedura non ha natura giurisdizionale e, quindi, non preclude
alle parti il ricorso, anche successivo, alla magistratura o all´arbitrato.
A
chi presentare la domanda. Camera Arbitrale, azienda speciale della Camera di
Commercio di Milano, è l’unico ente pubblico accreditato per la gestione delle
procedure di riassegnazione dei nomi a dominio .It presso il Registro .It,
l’anagrafe dei domini internet .It. La Camera Arbitrale di Milano offre questo
servizio dal 2008, amministrando da allora circa 100 casi. Nel 2012 in quasi il
90% dei casi amministrati da Camera Arbitrale chi ha chiesto la riassegnazione
di un nome a dominio è risultato vittorioso e sono bastati due soli mesi per la
conclusione della procedura.
I
costi della procedura. I costi della procedura sono certi e agevolmente
conoscibili in quanto pubblicati sul sito della Camera Arbitrale, per
garantirne la trasparenza. Per migliorare i servizi offerti e andare incontro
alle attuali esigenze delle aziende, la Camera Arbitrale ha modificato le
tariffe relative alla procedura per quei casi in cui vengono contestati, con un solo reclamo, numerosi
nomi a dominio, apportando una notevole riduzione dei costi. Restano confermate
le tariffe per gli altri casi.
Per
informazioni. Camera Arbitrale di Milano, Servizio Riassegnazione Nomi a
Dominio .It, tel. 0285154511 - 4666, email nomiadominio@mi.Camcom.it
Regolamento, modulistica, costi e lista di esperti sono disponibili
all’indirizzo internet: http://www.Camera-arbitrale.it/risolvi.php?sez_id=13&lng_id=7 |
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