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Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Marzo 2013 |
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DIRITTO ALLA CASA: LE RICHIESTE DELL’UMBRIA AL NUOVO PARLAMENTO
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Perugia, 26 marzo 2013 – “Negli ultimi anni Governi e Parlamento hanno
sistematicamente sottovalutato il problema del diritto alla casa per
tutti, con l´illusione che l´alto numero
dei cittadini proprietari dell´appartamento in cui vivono e la prosecuzione di
una politica di incentivo alla proprietà della casa avrebbe sostanzialmente
risolto il problema abitativo nel nostro Paese. Ma così non è”. L’assessore
regionale alle politiche della casa, Stefano Vinti, indica le priorità del
settore al nuovo Parlamento nazionale. “Oltre al crescente numero di famiglie
che rischiano di perdere la casa per la difficoltà nel pagamento del mutuo,
afferma l’assessore, va segnalato l´impressionante numero di sfratti per
morosità emessi ed eseguiti negli ultimi anni per dimostrare il contrario.
Senza aggiungere i problemi della sicurezza e della accessibilità delle
abitazioni per anziani e portatori di handicap, il degrado dei quartieri di
edilizia popolare, l´aumento delle coabitazioni, la scarsa qualità urbana e l´assenza
di politiche organiche e non episodiche mirate al contenimento dei consumi
energetici e dello spreco di territorio.
La Regione Umbria, continua Vinti, è in prima fila, nonostante le
difficoltà in cui siamo costretti ad operare, per garantire il diritto alla
casa, sia attraverso interventi diretti con finanziamenti per l’acquisto della
casa, sia attraverso la convenzione con gli istituti di credito per facilitare
l’accesso ai mutui, sia attraverso il ruolo dell’Ater sotto il profilo
dell’edilizia sociale.
Questo, però purtroppo non basta ed i dati disponibili stanno lì a
dimostrarlo.
Ci aspettiamo, sottolinea Vinti, che il nuovo Parlamento ponga il
problema dell´abitare tra le priorità da affrontare e faccia proprie le
proposte già avanzate dalle organizzazioni sindacali. A partire
dall´ampliamento dell´offerta di abitazioni in affitto compatibile con i
redditi della domanda attraverso un piano poliennale, finanziato con un
apposito fondo, che preveda programmi con una quota prevalente di edilizia residenziale
pubblica a canone sociale integrati da altri interventi di edilizia sociale
indirizzati prioritariamente alla locazione, per arrivare al contrasto
all´ulteriore espansione e consumo del territorio privilegiando l´aumento
dell´offerta abitativa in affitto attraverso operazioni di rigenerazione urbana
su aree già urbanizzate ed il recupero qualitativo e funzionale del patrimonio
abitativo esistente a partire dalle periferie degradate e dai quartieri di
edilizia pubblica”.
“E’ anche necessaria, secondo
l’assessore Vinti, una riforma della legge sulle locazioni che affermi la
contrattazione collettiva come strumento di regolazione del mercato delle
locazioni private e dell´edilizia sociale in partenariato (Social Housing),
accompagnata da una riforma del regime fiscale sui redditi da locazione e
dell´Imu che sostenga la riduzione del livello degli affitti, penalizzi gli
alloggi tenuti sfitti oltre un certo periodo, sconfigga l´evasione fiscale nel
settore, anche alla luce dei deludenti risultati prodotti dall´introduzione
della cedolare secca. Da ultimo, a giudizio dell’assessore, è ovviamente
indispensabile destinare nuove risorse al settore, iniziando dal
rifinanziamento del Fondo di sostegno alla locazione, così come sarebbe molto
utile la costituzione di un Osservatorio nazionale sulla condizione abitativa,
strumento fondamentale per programmare, attivare ed indirizzare le iniziative
in materia di politiche abitative. Occorre insomma, conclude Vinti, riportare
al centro del dibattito politico il tema della difesa del diritto all´abitare,
che in un Paese civile dovrebbe essere garantito a tutte e a tutti per ridurre
povertà e disagio sociale”.
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