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Notiziario Marketpress di
Martedì 26 Marzo 2013 |
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EDILIZIA IN EMILIA ROMAGNA. LE CINQUE PROPOSTE DEL "TAVOLO DELL´EDILIZIA E DELLE COSTRUZIONI" PER SOSTENERE IL SETTORE NEL DOCUMENTO INVIATO AL GOVERNO. UNA PIATTAFORMA DI PROPOSTE POLITICHE, REGIONALI E NAZIONALI, IN GRADO DI RILANCIARE IL COMPARTO
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Bologna, 26 marzo 2013 – Cinque
proposte concrete per sostenere il comparto dell’edilizia. Il “Tavolo
dell’Edilizia e delle Costruzioni” - insediato in Regione nel febbraio scorso e
che riunisce tutte le forze sociali ed economiche del settore - ha inviato al Governo un documento per
chiedere una serie di interventi, da realizzare nei tempi più celeri possibili,
che agiscano sia sulla domanda sia sui fattori di competitività e le
caratteristiche di offerta, oltre che sugli ambiti più squisitamente
finanziari.
«La Giunta regionale dell’Emilia-romagna – spiega l’assessore regionale
alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - ha riunito i rappresentanti
delle imprese e dei lavoratori della filiera per esaminare la situazione e
mettere a punto insieme le proposte politiche regionali e nazionali in grado di
fermare e invertire il declino. La piattaforma che abbiamo inviato al
Presidente del Consiglio Mario Monti, ed al Presidente incaricato Pierluigi
Bersani, a nome delle istituzioni e delle forze sociali della regione, non
propone un semplice rilancio della domanda, ma una strategia articolata di
innovazione e qualificazione sia della domanda che dell’offerta, assegnando la
priorità degli investimenti alla sicurezza del territorio e degli edifici, al
recupero e alla rigenerazione edilizia e urbanistica, alla riqualificazione
energetica, alla riorganizzazione delle imprese del settore».
Il Tavolo dell’Emilia-romagna, in sintesi, propone l’attivazione di
strumenti finanziari (un fondo per la crescita delle imprese e la
qualificazione del territorio e un fondo di partecipazione per le
ristrutturazioni); la definizione di due progetti strategici (uno per la messa
in sicurezza e la qualificazione dell’edilizia e della rigenerazione delle aree
urbane, e uno per la qualificazione del territorio e del patrimonio pubblico)
e, infine, il rafforzamento della filiera dell’abitare e delle costruzioni
(attraverso, ad esempio, il superamento del massimo ribasso e ad una strategia
di alleanze per favorire la partecipazione aggregata alle gare delle piccole e
medie imprese e una maggiore attenzione ai programmi di ricerca, innovazione e
internazionalizzazione).
I dati del settore
Le imprese si trovano in una situazione finanziaria sempre più critica
- si legge nel documento - a causa del calo della domanda, dei crediti
difficilmente esigibili e della diminuzione significativa dell’offerta di
credito.
La filiera allargata (che comprende oltre alle costruzioni in senso
stretto anche il settore ceramico, dei materiali per l’edilizia, la produzione
di macchine e beni intermedi oltre al sistema dei servizi ad essi connessi)
occupava in Emilia Romagna prima della crisi 380 mila addetti.
Questa filiera è oggi travolta da una crisi che colpisce sia le imprese
maggiori (ripercuotendosi sulla catena dei fornitori e subfornitori) sia buona
parte del tessuto di piccole e medie imprese: nel solo settore costruzioni
nell’arco di 4 anni sono andati perduti circa 30 mila posti di lavoro.
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