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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Marzo 2013 |
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AL VIA IL PROGETTO “TRASFERIMENTO D’IMPRESA” PER AGEVOLARE LA CONTINUITÀ PRODUTTIVA DELLE AZIENDE PIEMONTESI
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Torino, 27 marzo 2013 - Nell’ambito delle azioni per lo sviluppo
economico e la competitività del sistema produttivo piemontese, la Regione
Piemonte e le Camere di commercio piemontesi sono impegnate a promuovere
specifici strumenti a sostegno del trasferimento d’impresa extra famiglia per
agevolare la continuità produttiva di centinaia di imprese che rischiano di
cessare la propria attività per l’assenza di possibili eredi o per le difficoltà
incontrate nel passaggio di consegne.
In particolare l’allegato “C” dell’art. 42 della legge regionale
34/2008 “servizi di accompagnamento e assistenza tecnica finalizzata al
trasferimento d’impresa extra famiglia” prevede adeguate misure di sostegno per
favorire questo passaggio e promuovere un sistema integrato di servizi di
accompagnamento e assistenza tecnica specialistici in grado di garantire lo
sviluppo e la continuità di quelle imprese destinate alla chiusura per mancanza
di eredi “naturali” interessati. L’allegato “C” costituisce una novità: la
Regione Piemonte è tra le prime regioni ad attuare le indicazioni della
Commissione europea del 25.06.2008 “Small Business Act” che invitano a
sostenere le imprese a rischio di continuità per mancanza di eredi naturali.
Tali servizi, affidati a seguito di Avviso pubblico a un’Associazione
temporanea di scopo rappresentata da Confcommercio Piemonte e che coinvolge sei
associazioni datoriali (Apid Imprenditorialità donna, Casartigiani Torino, Cna
Piemonte, Confartigianato Imprese Piemonte, Confcommercio, Confesercenti
regionale del Piemonte), possono essere determinanti per consentire
all’imprenditore acquirente di districarsi tra le complicazioni legislative,
burocratiche, fiscali, finanziarie e per tutta l’attività di preparazione alla
cessione.
“Il nostro obiettivo all’interno di questo progetto è quello di
riuscire a garantire la continuità di imprese dove non ci sono eredi naturali
(figli, familiari o anche dipendenti) e nel contempo dare un’opportunità alle
generazioni emergenti, che vogliono subentrare in tempo, quando cioè l’azienda
è ancora attiva e l’imprenditore è ancora disposto a essere affiancato da nuove
leve a cui trasmettere l’esperienza accumulata in tanti anni di lavoro.
Agevolare il processo di trasferimento d´impresa può ridurre la perdita di
professionalità, di posti di lavoro e di competenze, garantendo una continuità
alle imprese esistenti e una soddisfacente start-up agli aspiranti
imprenditori” ha commentato Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere
Piemonte.
"Il trasferimento d’impresa è un tema rilevante a livello europeo
e italiano. Nella comunicazione di giugno 2008, relativa allo small business
act per l’Europa, la commissione ha sollecitato gli stati membri a semplificare
e sostenere le condizioni per la successione delle imprese. Si stima infatti
che nei prossimi dieci anni, a livello europeo, circa un terzo delle imprese
cambieranno proprietà, ovvero ci saranno in media circa 610.000 trasferimenti
di Pmi all’anno, di cui 300.000 Pmi con dipendenti, per un totale di 2,1
milioni di posti di lavoro. Guardando all´Italia, da una valutazione del
Ministero per lo sviluppo economico, il problema della trasmissione d’impresa
vede un coinvolgimento di 6 imprese su 10 e di queste si stima che almeno i 2/3
si troveranno in una situazione a rischio di chiusura, all’incirca il 30% delle
imprese italiane. La misura che presentiamo oggi risponde proprio a questa
esigenza. Una criticità per dimensione del fenomeno che rischia di avere un
impatto economico rilevante e che non può essere scaricato solo alla singola
impresa o ai suoi titolari, ma riguarda tutto il territorio piemontese" ha
dichiarato Claudia Porchietto, Assessore al Lavoro e Formazione Professionale
Regione Piemonte.
Da parte sua, Maria Luisa Coppa in rappresentanza delle organizzazioni
riunite nell’Ats, ha ricordato che “le sei Associazioni Datoriali, attraverso
una rete composta da quasi 70 sportelli operanti in tutte le otto province
piemontesi, assicurano quotidianamente un servizio specialistico a favore dei
soggetti che intendono rilevare un’attività esistente anziché avviare una nuova
impresa, puntando a valorizzare il patrimonio di esperienza, di conoscenza e
relazioni posseduto dall’imprenditore cedente. Riteniamo che il coinvolgimento
diretto delle nostre associazioni possa garantire un valore aggiunto in termini
di minor impatto degli adempimenti legislativi e burocratici che devono essere
affrontati nella difficile fase di start up da parte di un neo imprenditore”.
La Bacheca Virtuale Delle Camere Di Commercio Del Piemonte
Aprire un´azienda ex-novo non è l´unica possibilità a disposizione
degli aspiranti imprenditori che vogliono iniziare una propria attività. Sono
infatti sempre più numerose le imprese che ogni anno chiudono perché i proprietari
non riescono a trovare possibili continuatori in grado di rilevare l´azienda e
proseguire il progetto imprenditoriale dei fondatori. Le Camere di commercio
piemontesi forniranno il loro supporto accogliendo gli aspiranti imprenditori e
assistendoli, con l’ausilio della bacheca virtuale “Incontrerete” (realizzata
da Infocamere) che raccoglie le richieste di cessione d’impresa. Sulla bacheca
on line, gli utenti registrati potranno inserire i propri “annunci” circa la
cessione di un’attività o la disponibilità ad acquistarne una. Trasmettere
un’impresa significa, infatti, affrontare questioni legate agli assetti
societari presenti e futuri, agli aspetti finanziari, amministrativi,
organizzativi.
Le Associazioni Datoriali
Le associazioni datoriali hanno attivato sportelli su tutte le otto
province piemontesi per la prestazione di servizi di accompagnamento e
assistenza tecnica specialistici agli imprenditori interessati ad acquisire
un’attività economica preesistente da soggetti individuati al di fuori della
famiglia. In questo quadro, le associazioni di categoria diventano parte attiva
nell’incontro tra domanda e offerta, assistendo le parti sotto vari punti di
vista:
promozione sul tema del trasferimento d’impresa,
accoglienza e informazioni preliminari,
consulenza economico-patrimoniale per la valutazione dell’impresa che
si rileva e determinazione dell’avviamento,
consulenza societaria per l’individuazione della formula giuridica più
idonea,
consulenza organizzativa in fase di avviamento e affiancamento tecnico
successivo (anche in fase di rilancio e riposizionamento),
consulenza finanziaria per il reperimento delle forme di finanziamento,
consulenza legale e contabile.
Chi Può Beneficiarne?
Imprese individuali, società di persone e società di capitali
interessate che abbiano acquisito l’azienda a partire dal primo gennaio
dell’anno precedente la data di presentazione della domanda.
Quali Sono I Requisiti Necessari?
Le imprese richiedenti devono essere a conduzione o prevalente
partecipazione di giovani, donne, disoccupati adulti, lavoratori provenienti da
aziende in crisi o essere soggetti che intendono autoimpiegarsi.
Quali Sono Gli Ambiti Prioritari?
Gli interventi a favore delle imprese a conduzione o prevalente
partecipazione femminile e gli interventi a favore delle imprese costituite da
imprenditori con 20 anni di differenza rispetto agli imprenditori cedenti.
Quali I Contributi?
Contributo a fondo perduto per le imprese con ambito prioritario: 50%
della spesa riconosciuta ammissibile. Importo minimo del contributo 1.000 euro,
importo massimo 15.000 euro.
Per maggiori informazioni:
www.Regione.piemonte.it/lavoro/imprendi/imprendi/assistenza.htm
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