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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Marzo 2013 |
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ADDIO CARDO. AL PREMIO ITAS DEL LIBRO DI MONTAGNA ARRIVA L’AQUILA FIRMATA PAOLO TAIT
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Trento, 26 marzo 2013 - La cerimonia del
41° Premio Itas del Libro di Montagna, prevista a Trento il prossimo 30 aprile,
assegnerà, secondo quanto previsto dal nuovo Regolamento, un premio alla opera narrativa o non narrativa
sull’alpinismo, la storia della montagna, i viaggi, la cultura e lo sviluppo,
l’avventura, e in generale sulla montagna come vita e un premio alla miglior
opera prima pubblicata sul tema della montagna. A consegnare i riconoscimenti
sarà il nuovo presidente di giuria del Premio, Enrico Brizzi.
Anche il trofeo sarà totalmente nuovo. Al “cardo d’oro”, opera d’arte firmata da Mastro7, si sostituisce l’Aquila Itas, una
preziosa formella in rame e smalto fatta realizzare da Itas in esclusiva dal
noto artista trentino Paolo Tait.
A Paolo Tait, Itas ha chiesto di comunicare
e di interpretare i valori della sua bicentenaria presenza sul territorio:
mutualità, indipendenza, flessibilità, vicinanza e forza. «L’aquila
caratterizza il nostro marchio da tempo - sottolinea il presidente del gruppo
Itas Giovanni Di Benedetto - ed è lo stemma della Regione Trentino-alto Adige,
il territorio dove Itas è nata. È parso naturale, dunque, commissionare
all´artista Paolo Tait un´opera il cui soggetto proponesse un´aquila in volo:
alta, lungimirante e protettiva».
Un incontro, quello tra Itas e Paolo Tait nato soprattutto
grazie ad una monografia dell’artista dedicata al tema del bestiario e frutto
di 12 anni di ricerche avviate nel 1992 e conclusesi all´incirca nel 2003,
tutte dedicate agli animali. Di qui l’idea di chiedere a Tait di realizzare il
nuovo e prezioso emblema del premio. Dopo la realizzazione di ben 15 serigrafie
intitolate "Volo alto" nelle quali il soggetto è l´aquila, elegante
animale simbolo del gruppo assicurativo e della terra trentina, altri studi ed
elaborazioni hanno infine portato all’opera finale. «L´aquila che ne risulta al centro della raffigurazione – racconta
Paolo Tait - è la mediazione tra il mio approccio attento a sottolineare la
rapacità dell´animale (una rapacità intesa come istante del volo, come
metonimia dell´atto stesso del volare) e la volontà, invece, del Gruppo Itas di
puntare soprattutto all’armonia e ai significati del volo di questo animale,
dando un taglio molto figurativo per rendere l´opera più diretta e fruibile
possibile. Il risultato ottenuto manifesta a tutti gli effetti ciò che per me
rappresenta l´aquila, ovvero la libertà del volo che si alza al di sopra delle
meschinità umane».
Alla precisione quasi didascalica della
descrizione dell´aquila si abbina però la scelta del supporto e della tecnica
artistica che vede l´uso dello smalto su
rame, al fine di rendere unico e imprevedibile il risultato finale di ognuna delle tre
formelle quadrate, da 50 cm
per 50 cm,
riservate ai vincitori: l´azione del fuoco nella fase di fusione dello smalto,
infatti, aggiunge imprevedibilità e unicità all’opera finita. Una tecnica che
in qualche modo ricorda l´agire dell´aquila, fatto di gesti sicuri ma anche
imprevedibili, e della sua metafora palesata attraverso una tecnica che come
dichiara Paolo Tait:«somma l’azione artistica meditata e controllata alla
ricerca del conscio e dell’inconscio, di quello che si conosce e di quello che
si deve ancora manifestare».
L´esecuzione dell´Aquila Itas si concretizza in
una tecnica mista. Sopra una lastra quadrata di rame, da 50 cm di lato e dallo
spessore di 3 mm,
che ha subito una pulizia assoluta della superficie attraverso il decapaggio,
viene in prima istanza predisposto lo smalto della parte posteriore, al fine di
bloccare la dilatazione del rame durante le infornate successive nella fase di
fusione dello smalto sulla fronte della lastra. Il disegno della parte
anteriore della formella, del resto, è il risultato di numerose stratificazioni
di smalto distribuito lungo la superficie tramite l´ausilio di una serie di
maschere.
L’artista è a
disposizione per approfondire le tematiche riguardanti la nascita e la
realizzazione dell’Aquila Itas. Se interessati, saremo lieti di fissare
un’intervista con Paolo Tait. È a disposizione anche uno shooting fotografico
con tutte le fasi di realizzazione dell’opera.
Premio Itas
del Libro di Montagna in sintesi
La storia è iniziata 40
anni fa con un’intuizione della dirigenza Itas: perché non tentare di bissare
con i libri il consenso ottenuto dai film sulla montagna nell’ambito del
Trentofilmfestival Internazionale Montagna Esplorazione Avventura "Città
di Trento". Detto, fatto. Ed è così che per celebrare i suoi 150 anni di
vita, Itas avviò il premio in collaborazione con lo stesso Trentofilmfestival,
diventando evento clou nel calendario della kermesse cinematografica. Oggi i
numeri e i nomi parlano da soli: una media di 50-60 case editrici presenti a
ogni edizione (tra le maggiori a livello nazionale quali Longanesi, Mondadori,
Einaudi, Zanichelli, Mursia), oltre 5.000 i volumi che hanno partecipato alle
selezioni. E poi ci sono i tanti meriti per aver permesso a opere magnifiche di
essere conosciute da un pubblico più grande, che le ha promosse a bestseller e
alla fama oltre confine, come è successo a Robert Schneider, premiato per Le
voci dal Mondo prima di accreditarsi scrittore a livello europeo.
La 41esima edizione del
Premio Itas del Libro di Montagna si annuncia con un’intensa carica
innovativa, aperta ai giovani, agli emergenti e alle nuove tecnologie. Per
il 2013, infatti, Itas affianca alla formula “storica” del premio - dedicato
all’opera narrativa o non narrativa sull’alpinismo, la storia della montagna, i
viaggi, la cultura e lo sviluppo, l’avventura, e in generale sulla montagna
come vita - il riconoscimento per la miglior opera prima pubblicata sul tema
della montagna e il Premio Itas giovani: Premio Itas “Montagnav(v)entura”. A
concorrere sono chiamati con inediti in italiano gli aspiranti scrittori tra i
16 e i 26 anni e la sintonia con i tempi si vede anche nella formula di
partecipazione decisa per i ragazzi. Tra i generi proposti, oltre all’umorismo
e al fantasy, una terza sezione: R@cconto, basato sulle nuove modalità di
comunicazione, come sms, email, chat, social network e blog. Una scelta
meditata e sentita che parla da sola e dimostra quanto il Premio Itas sappia
stare al passo con l’evoluzione del tempo in tutte le sue sfaccettature.
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