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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Marzo 2013 |
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L’ICT NEI PAESI EMERGENTI: STRUMENTO PER CRESCERE MA ANCHE PER SOCIETá PIú PARTECIPATIVE
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Trento, 27 marzo 2013 - La
tavola rotonda “Il ruolo dell´Ict nei Paesi emergenti: Brasile e Sudafrica” si
è svolta oò 23 marzo nell’aula Bruno Kessler del Dipartimento di Sociologia
nell’ambito degli Ict Days – Orizzonti 2015. Moderata da Sandro Battisti di
Trento Rise, ha visto la partecipazione di Eduardo Giugliani, professore presso
la Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul del Brasile; Marlien
Herselman, del Council for Scientific and Industrial Research del Sudafrica e,
dalla stessa organizzazione, Adele Botha, ricercatrice specializzata in mobile
user experience.
Il Xxi secolo sarà l’era dei Brics. Un acronimo di cinque lettere che
indica cinque grandi Paesi emergenti: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica.
Che insieme fanno 15 trilioni di dollari di Pil, e quasi 3 miliardi di persone.
Insomma, una forza economica e demografica con la quale fare i conti. E anche
imparare. Ecco perché gli Ict Days – Orizzonti 2015, la quattro giorni di
innovazione e Ict organizzata da Trento Rise, Fbk e l’Università degli Studi di
Trento, hanno previsto un incontro proprio su questo tema.
Si tratta della tavola rotonda “Il ruolo dell´Ict nei Paesi emergenti:
Brasile e Sudafrica”, tenutasi oggi nell’Aula Bruno Kessler del Dipartimento di
Sociologia. Infatti le tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Ict)
svolgono un ruolo sempre più importante nel campo dell´innovazione sociale, in
particolare per quanto attiene allo sviluppo economico dei Paesi emergenti, tra
cui il Brasile e il Sudafrica.
«Negli ultimi anni il Brasile ha puntato moltissimo sull’utilizzo
dell’Ict per risolvere i grandi problemi sociali, come l’invecchiamento della
popolazione o il cambiamento climatico. – spiega Sandro Battisti di Trento
Rise, moderatore della tavola rotonda - L’ict può essere lo strumento per
eccellenza nella risoluzione di questi problemi, ma solo se modellato sulla
base delle comunità sociali che devono usarlo. Da qui l’importanza
dell’innovazione sociale.»
L´ict è centrale nello sviluppo economico e sociale delle economie
emergenti, che si distinguono per marcati divari sociali e finanziari tali da
limitare l´accesso ai servizi e alle opportunità economiche di gran parte della
popolazione.
I cosiddetti Brics stanno affrontando le questioni sociali ed
economiche derivanti dall´ineguaglianza, incluso il divario digitale (digital
gap), per avvicinarsi agli standard delle comunità più industrializzate. E
questo vale, ad esempio, non solo per il Sudafrica ma per tutto un continente
in piena espansione economica come l’Africa.
«In Africa vogliamo partecipare all’era dell’informazione e la
tecnologia è fondamentale per riuscirci – spiega la sudafricana Adele Botha,
ricercatrice del Council for Scientific and Industrial Research del Sudafrica
specializzata in mobile user experience – Dobbiamo essere competenti nel
settore tecnologico in modo da non essere solo utenti ma anche attori della
knowledge society.»
Ancora, «il Sudafrica, dove grandi fasce della popolazione sono a forte
rischio di esclusione sociale, ha bisogno dell’Ict in modo particolare: la
tecnologia è un catalizzatore non solo per la crescita del Paese, ma anche per
la partecipazione delle persone.»
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