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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Marzo 2013 |
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ANTICORRUZIONE, SUPPORTO DI ANCI TOSCANA AI COMUNI LE INDICAZIONI AI COMUNI IN VISTA DELLE PRIME SCADENZE PER GLI ENTI
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Firenze, 27 marzo 2013 - Fornire
ai comuni toscani un servizio di formazione e accompagnamento per dare
attuazione alle nuove disposizioni fissate dalla legge anticorruzione, la legge
190 del 6 novembre 2012, entrata in vigore il 28 novembre scorso. È l´obiettivo
del nuovo servizio anticorruzione lanciato da Anci Toscana, che è stato presentato
il 26 marzo dal segretario generale Alessandro Pesci insieme ai legali dello
studio Giuri, che svolgeranno il servizio per conto dell´Associazione dei
comuni. La legge 190 contiene disposizioni per la prevenzione e repressione
dell´illegalità nella Pubblica amministrazione e introduce nel Codice penale
modifiche nella disciplina dei reati contro la Pa. Disposizioni che
"nascono come esigenza di recepire normativa esistente a livello internazionale
- ha precisato Giuri -in un quadro che vede il nostro Paese, secondo la
classifica 2011 di Transparency international, al 69° posto per corruzione
percepita".
L´appuntamento è stato l´occasione per fornire ai comuni le primissime
indicazioni sulle principali misure e adempimenti da adottare per dare
attuazione alle disposizioni di legge, in considerazione dell´imminente
scadenza del 31 marzo per la definizione dei piani triennali di prevenzione
della corruzione, seppur in un quadro ancora confuso, poiché mancano ad oggi le
intese in sede di conferenza unificata per la definizione degli adempimenti.
"Secondo le informazioni di cui siamo in possesso le intese dovrebbero
arrivare probabilmente questa settimana - ha spiegato Pesci - si tratterebbe di
una ´beffa´ per i comuni poiché questa tempistica rende di fatto impossibile il
rispetto della scadenza del 31 marzo per la redazione dei Piani
triennali".
Altre criticità per i Comuni, ricordate da Pesci e riassunte in una
nota di Anci (nazionale), sono relative alla nomina del responsabile della
prevenzione della corruzione che, salvo diversa determinazione, è individuato
nel segretario comunale ("Il problema è che in Toscana molti comuni non
hanno nemmeno, e non certo per responsabilità loro, il segretario
comunale", ricorda Pesci) e la questione della rotazione degli incarichi
negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più
elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione: "Una misura-
afferma Pesci - che non ha molte possibilità di attuazione nei comuni di
piccole dimensioni, in cui il numero di dirigenti e responsabili di servizi è
ridotto e per cui sarà opportuno individuare regole specifiche per le
amministrazioni locali in base alle dimensioni".
Pur in un quadro di scadenze ancora incerte, l´indicazione che arriva
da Anci ai Comuni è comunque quella di procedere alle definizione delle prime
misure in materia di prevenzione della corruzione, in particolare con la
mappatura dei rischi, l´individuazione cioè degli uffici che possono essere
soggetti o oggetto di fenomeni di corruzione e concussione.
Col servizio promosso da Anci Toscana sono tre le tipologie di attività
che verranno fornite ai Comuni: la verifica dello stato di attuazione della
trasparenza nell´ente, la mappatura dei rischi e l´impostazione di fondo del
Piano anticorruzione (con la relativa formazione nei confronti del segretario,
dei dirigenti ma anche di tutti i dipendenti), gli atti di nomina del
segretario anticorruzione, del responsabile trasparenza amministrativa e del
regolamento sulla trasparenza. A breve sarà a disposizione sul sito internet
dell´Associazione una sezione dedicata con tutte le informazioni sul servizio.
Per ulteriori informazioni è possibile anche scrivere all´indirizzo servizi@ancitoscana.It
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