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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Marzo 2013 |
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RIDURRE I COSTI DI INSTALLAZIONE DELLA BANDA LARGA: LE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE UE
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Bruxelles, 27 marzo 2013 - La
Commissione europea ha proposto ieri nuove disposizioni che permetteranno di
ridurre del 30% i costi di diffusione di internet ad alta velocità. Le opere di
ingegneria civile, ad esempio gli scavi stradali per la posa delle fibre,
rappresentano fino all’80% del costo di installazione delle reti ad alta
velocità. La proposta odierna può far risparmiare alle imprese 40-60 miliardi
di euro.
La banda larga ad alta velocità è la spina dorsale delle
telecomunicazioni e del più ampio mercato unico del digitale che la Commissione
sta cercando di costruire. Ad oggi, la sua diffusione è rallentata da una
panoplia di norme e pratiche amministrative a livello nazionale e locale.
“Nella maggior parte dei casi, le regole attuali ostacolano la competitività
dell’Europa”, ha affermato Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione
europea.
Il progetto di regolamento presentato si basa sulle migliori pratiche
attuate in Germania, Spagna, Francia, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia,
Portogallo, Slovenia, Svezia e Regno Unito, pur lasciando gran parte degli
aspetti organizzativi alla discrezionalità degli Stati membri.
Neelie Kroes ha dichiarato: “Tutti hanno diritto alla banda larga
veloce. È mia intenzione eliminare la burocrazia che ci impedisce di
raggiungere questo obiettivo. La Commissione europea vuole rendere più rapido e
meno costoso l’accesso alla banda larga”.
Una volta approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio, il
regolamento sarà direttamente applicabile in tutta l’Ue.
La Commissione intende affrontare quattro problemi principali:
garantire che gli immobili nuovi o ristrutturati siano predisposti per
la banda larga ad alta velocità;
aprire l’accesso all’infrastruttura (compresi cavidotti, tubature,
pozzetti, centraline, pali, piloni, installazioni di antenne, tralicci e altre
strutture di supporto) a condizioni eque e ragionevoli anche per quanto
riguarda il prezzo;
consentire a qualsiasi gestore di rete di negoziare accordi con altri
fornitori di infrastrutture per porre fine all’insufficiente coordinamento
delle opere di ingegneria civile;
semplificare le procedure autorizzative - ora lente e complesse -
soprattutto per quanto riguarda pali e antenne, sostituendole con un sistema
automatico di concessione o rifiuto entro sei mesi e attivando uno sportello
unico per la presentazione delle domande.
Attualmente c’è poca trasparenza sulle infrastrutture fisiche esistenti
idonee alla posa della banda larga né esistono adeguate norme comuni per la sua
diffusione nel territorio dell’Ue. Al momento non esiste un mercato delle
infrastrutture fisiche né viene sfruttato il potenziale derivante dall’utilizzo
di infrastrutture appartenenti ad altri servizi pubblici. Le normative vigenti
in alcuni Stati membri scoraggiano addirittura le imprese di servizi fisici dal
collaborare con gli operatori di telecomunicazioni.
Http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/proposal-regulation-european-parliament-and-council-measures-reduce-cost-deploying-high-speed
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