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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Marzo 2013 |
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STRUMENTO PER VALUTARE LA CONTAMINAZIONE DEL PESCE
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Da quando è iniziata la saga della carne di cavallo nel 2012, alcuni di
noi hanno deciso di mangiare più pesce e frutti di mare, dopo tutto si dice che
siano più salutari. Tuttavia, oggi questo potrebbe non essere più vero. Sebbene
la legge dell´Ue permetta ai consumatori di conoscere da dove arriva il pesce
che acquistano al supermercato, molti ristoranti non hanno alcun obbligo di
rivelare la provenienza del pesce che servono in tavola.
In particolare, sono disponibili solo informazioni limitate sugli agenti
inquinanti del pesce per i quali le autorità non hanno fissato un limite
massimo. Tra questi ci sono contaminanti prioritari come le biotossine
provenienti da fioriture nocive di alghe e rifiuti marini. Per migliorare la
sicurezza del pesce per i consumatori e ridurre i rischi per la salute umana,
il progetto Ecsafeseafood mira a valutare le questioni di sicurezza legate
principalmente a contaminanti prioritari non regolati e a valutarne le
conseguenze per la salute pubblica.
Il pesce e i crostacei sono alimenti nutrienti che dovrebbero
preferibilmente far parte di una dieta sana. Il problema è che tutti i pesci e
i crostacei dei nostri mari contengono vari tipi di agenti inquinanti. Gli
inquinanti inorganici con il maggiore potenziale di tossicità vanno
dall´antimonio, l´arsenico e il cadmio, fino al piombo, il mercurio, il selenio
e i solfiti (usati per la lavorazione dei gamberi). Tra gli inquinanti organici
ci sono i bifenili policlorurati, le diossine, diversi insetticidi di
idrocarburi clorurati e alcuni contaminanti legati alla lavorazione
(nitrosammine e forse prodotti di clorurazione). Anche i contaminanti legati
all´industria dell´acquacoltura rappresentano un rischio notevole per i
consumatori.
L´inquinamento degli oceani e i cambiamenti climatici fanno crescere la
preoccupazione riguardo allo stato generale dell´ambiente marino ma anche
riguardo alle conseguenze per la sicurezza del pesce e per la salute pubblica.
Poiché esiste raramente un legame quantitativo ben definito tra i livelli di
contaminanti nell´ambiente marino e i livelli nel pesce, c´è un chiaro bisogno
di maggiore ricerca sul trasferimento dei contaminanti dall´ambiente marino al
pesce.
Con finanziamenti per 5 milioni di euro, Ecsafeseafood è un progetto
pioneristico che accetterà la sfida di valutare le questioni di sicurezza del
pesce riguardanti i contaminanti che potrebbero essere presenti nel pesce in
conseguenza di una contaminazione ambientale. Il progetto valuterà le
conseguenze che la presenza di questi contaminanti sta avendo sulla salute
pubblica. Questo fornirà una base per una migliore gestione del rischio legato
al pesce e una maggiore consapevolezza pubblica.
Il progetto riunisce scienziati provenienti da diverse discipline delle
scienze alimentari, tra cui: ecotossicologia, biochimica, alimentazione,
valutazione del rischio, qualità del pesce e comportamento e percezione dei
consumatori. Il partenariato comprende anche delle Pmi per agevolare il
trasferimento e l´assimilazione della ricerca da parte delle parti interessate.
Il dott. Antonio Marques, che è il coordinatore del progetto, spiega:
"Il progetto Ecsafeseafood studierà se esiste un collegamento tra la
contaminazione dell´ambiente marino e la qualità del pesce che consumiamo. Che
mangiare pesce faccia bene alla salute è stato dimostrato in svariati modi ed
Ecsafeseafood desidera sviluppare strumenti per assicurare che questi benefici
possano continuare in futuro".
Il dott. Marques aggiunge: "Il progetto Ecsafeseafood fornirà
prove scientifiche che saranno la base per un ulteriore sviluppo di politiche
comuni di sicurezza alimentare e politiche e provvedimenti riguardanti la
salute pubblica e l´ambiente".
Quindi, benché i benefici e i rischi di consumare pesce abbiano
ricevuto molta attenzione da parte dei media man mano che si sviluppava la saga
della carne di cavallo, finché i ricercatori daranno ai consumatori i mezzi per
valutare la sicurezza del nostro cibo, forse la cosa migliore è cominciare a
mangiare insetti. Dopo tutto, sono in cima alla classifica nutrizionale per il
loro contenuto di proteine e minerali. In effetti, potrebbe essere nel migliore
interesse del pianeta se gli occidentali superassero secoli di condizionamenti
culturali e dessero una possibilità all´entomofagia.
Il progetto Ecsafeseafood, il cui titolo ufficiale è "Priority
environmental contaminants in seafood: safety assessment, impact and public
perception", è finanziato dal Settimo programma quadro (7° Pq) e
coordinato dall´Instituto Português do Mar e da Atmosfera (Ipma, I.p.), in
Portogallo, ed avrà una durata di quattro anni. L´avvio ufficiale del progetto
è stato segnato da un incontro dei partner a febbraio 2013 a Lisbona, in
Portogallo.
Per maggiori informazioni, visitare:
- Aquatt
http://www.Aquatt.ie/
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