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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Marzo 2013 |
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AGRICOLTURA: IL NORD TRATTI SUBITO CON L´EUROPA
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Milano - L´identikit dei giovani agricoltori delle regioni del Nord dà
chiari segnali di un vero e proprio "ritorno alla terra". Ed è
proprio questo il titolo del report che illustra lo stato dell´occupazione
giovanile nel settore primario; il documento è stato presentato a Milano, alla
presenza di oltre mille giovani imprenditori agricoli provenienti da Lombardia,
Piemonte, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, durante
l´assemblea di Coldiretti Giovani Impresa. A portare il saluto del presidente
lombardo Roberto Maroni, l´assessore all´Agricoltura, Gianni Fava. Ma oggi si
investe sulla terra come antidoto alla crisi? "Non servono incentivi ad
hoc - ha tenuto a precisare il neo assessore regionale - , il miglior incentivo
è l´aiuto all´agricoltura affinché esca dalla fase assistita e diventi impresa
che fa margine, che torni a essere remunerativa". "Oggi - ha detto
Fava, rivolgendosi alla folta platea - voi rappresentate, non solo
geograficamente, quella parte di sistema produttivo di una macroregione che
deve tornare ad avere un ruolo fondamentale nell´economia del paese".
Il Nord Deve Trattare Direttamente Con L´europa - "E´ finita l´era
del filtro politico romano, per usare un termine a me caro - ha proseguito Fava
- . Il ministero dell´agricoltura ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza.
Nelle prossime settimana sarà approvata la Politica agricola comunitaria senza
che l´Italia possa essere rappresentata in modo degno. Abbiamo avuto un
ministro che, diventato parlamentare, ha dimostrato di non essere più credibile
né come tecnico, ne tantomeno come politico. Già la prossima settimana a
Bruxelles chiederò, insieme ai colleghi delle regioni agricole del nord, di
essere ricevuti con il medesimo status che viene accreditato ad altre
importanti regioni europee".
Tracciabilita´ Antidoto Alla Contraffazione - E sul tema della
tracciabilità, "credo - ha detto Fava - che si possa dire che, se le
indiscrezioni saranno confermate, si sia fatto un passo avanti: per la prima
volta si comincia a parlare in Europa di etichettatura e tracciabilità. Un
punto da cui far ripartire una politica europea che in materia di produzioni
agroalimentari ci vede fortemente penalizzati, sia per le indicazioni
geografiche protette che d´origine ma soprattutto sull´individuazione del
prodotto. I consumatori in giro per il mondo, che acquistano più del doppio
delle nostre esportazioni di agroalimentare, devono sapere che non comprano
italiano: un trend che si può invertire solo con il meccanismo
dell´etichettatura".
Sempre Piu´ Forte La Richiesta Di Formazione - Anche sul fronte della
formazione, l´appeal del settore sulle giovani leve è testimoniato dalla sempre
più forte richiesta di sapere e istruzione: l´83% dei giovani agricoltori ha un
diploma o una laurea, uno su due usa il web professionalmente, mentre si è
registrato un vero boom di matricole in agraria nel Nord Italia, con un aumento
di immatricolazioni a Milano del 134% dal 2009 a oggi. "Serve un salto
culturale. Molti di quelli che avevano cercato occupazione altrove, stanno
tornando sui loro passi, in agricoltura. Le stesse famiglie di agricoltori ora
vivono un fenomeno di ritorno, ma è diventato difficile, perché mancano le
aziende. La politica può cercare di influenzare questi processi, ma non li può
condizionare fino in fondo".
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