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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Marzo 2013 |
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PRIMA PIETRA AD AVIANO DEL CAMPUS DEL CRO
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Aviano, 27 marzo 2013 -
Sostanziale condivisione delle scelte fatte nel Friuli Venezia Giulia sulla
sanità, che hanno consentito già da tempo una riforma del settore per
garantire quantità e qualità dei servizi ai cittadini; investimenti nella
sanità che non possono essere perduti a causa di indecisioni e che non
possono essere ritardati da procedure lunghe e defatiganti; necessità
di sinergie tra tutti i settori della società per realizzare
quelle strutture che da un lato servono a rispondere alle esigenze
dei cittadini e dall´altro possono contribuire a far riprendere la via
dello sviluppo al Friuli Venezia Giulia e al Paese tutto in un momento in cui
il lavoro, anzi la mancanza di lavoro, costituisce una vera e propria
emergenza Sono un po´ questi i concetti di fondo intorno a cui è ruotata
la cerimonia di posa (ideale, causa maltempo) della prima pietra del nuovo
Campus del Centro di Riferimento oncologico (Cro) di Aviano, alla quale sono
intervenuti oggi il presidente della Regione, Renzo Tondo, e il
vicepresidente e assessore regionale alla Salute, Luca Ciriani, assieme a
numerosi rappresentanti delle istituzioni civili, militari e religiose, della
sanità, del mondo dell´economia e dell´imprenditoria. Il presidente
del Comitato di indirizzo e valutazione del Cro, Michelangelo Agrusti, il
direttore generale, Piero Cappelletti, il direttore scientifico, Paolo De
Paoli, hanno illustrato il progetto del Campus - una struttura ideata molti
anni fa, finanziata dalla precedente Amministrazione regionale,
condivisa dall´attuale e che solo oggi vede iniziare i lavori dopo
anni impegnati negli iter procedurali - che dovrà essere pronto entro 20
mesi. Con il Campus - è stato rilevato anche dai vertici della
Regione - si aumenta l´eccellenza del Cro, un istituto che non
interessa solo il Friuli Venezia Giulia ma tutto il Paese e che
ha importanti rapporti internazionali e che ogni giorno deve rapportarsi e
rispondere alla sofferenza dei pazienti e dei loro familiari. Per
mantenere quest´eccellenza servono investimenti, che poi però devono essere
utilizzati rapidamente: per questo serve capacità di decisione e di
condivisione. Ad esempio, la scelta del nuovo ospedale di Pordenone deve
essere difesa perché si tratterà di una struttura non di livello provinciale
ma regionale. Il nuovo Campus che verrà realizzato al Cro (finanziato con
la legge regionale finanziaria del 2007) avrà un costo di oltre 6 milioni
di euro con la finalità di sviluppare le potenzialità e il ruolo del Cro
stesso all´interno della rete degli istituti di ricovero e cura a carattere
scientifico con programmi di formazione in sede di ricercatori biomedici in
ambito oncologico e con scambi scientifici con ricercatori di altri enti
nazionali e internazionali. Il Campus avrà 31 unità abitative per 57
posti letto ed un ampio spazio al pianoterra dedicato alle attività
formative, ai centri di "simulazione", alle relazioni con il mondo
imprenditoriale e alle attività ricreative, oltre ai servizi per gli ospiti.
Non una torre d´avorio o un centro chiuso in se stesso - è
stato sottolineato - ma aperto alla società e alla collaborazione e allo
scambio con altri centri di ricerca, Università, imprese.
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