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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Marzo 2013 |
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TRENTO: L´AGENZIA DEL LAVORO E LE POLITICHE A SOSTEGNO DEL SETTORE
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Trento, 27 marzo 2013 - L´utilizzo
delle risorse messe a disposizione dal Fondo europeo di adeguamento alla
globalizzazione (Feg); la formazione continua; le politiche attive per i
disoccupati e le politiche passive. Sono queste le quattro linee di intervento
adottate dall´Agenzia del Lavoro per attivare politiche di sostegno del settore
edile.
Tutto ciò – come ha detto Antonella Chiusole, dirigente generale
dell´Agenzia, nel suo intervento agli Stati generali – in un quadro di cifre,
sono dati del 2012, che vedono 21.218 disoccupati nuovi iscritti ai Centri per
l´impiego, dei quali 2.152 (pari al 10,1%) sono lavoratori provenienti dal
settore delle costruzioni (erano l´8,9% nel 2009). Rispetto al 2011, nel 2012
il flusso degli ingressi degli ex-lavoratori edili è aumentato del 14,5% (+272
iscritti, di cui 261 maschi e 222 di nazionalità italiana). E se i saldi tra
assunzioni e cessazioni nel 2012 hanno registrato un calo totale del 2,4%, nel
settore edile la diminuzione è arrivata al 13,8%.
La crisi insomma c´è e la si sente soprattutto dalle parti delle
imprese di costruzioni, ma l´Agenzia del Lavoro, così come l´intera Provincia,
non sono rimaste con le mani in mano. Gli obiettivi delle linee direttrici
lungo le quali ci si è mossi per dare risposte positive, efficaci e tempestive
ai problemi, sono stati quelli di aumentare e innovare la professionalità di
chi è occupato, aumentare e orientare anche verso settori innovativi e di
maggiore occupazione la formazione di chi è disoccupato e sostenere il reddito
dei sospesi e dei disoccupati. Il tutto mettendo in campo quattro interventi
ben precisi: il progetto Feg, utile per aiutare i lavoratori che hanno perso il
posto di lavoro a causa del dilagare della globalizzazione, aggravata poi dalla
crisi economica mondiale; la formazione continua, che ha privilegiato
innanzitutto le imprese in crisi e, tra di loro, soprattutto quelle edili; le
politiche attive e quelle passive per i disoccupati
E il futuro? Per quel che riguarda il futuro, lo sforzo dell´Agenzia
del Lavoro sarà quello di massimizzare gli impegni degli operatori pubblici e
privati del settore valorizzando ad esempio la Borsa lavoro nazionale
dell´edilizia (Blen); sostenendo, ove necessario, gli enti bilaterali nel dare
attuazione agli interventi previsti dalla riforma Fornero per implementare le
politiche passive per i lavoratori sospesi. Si interverrà, nei casi non
previsti dal punto precedente, finanziando programmi per l´occupazione di
lavoratori sospesi, mentre si collaborerà con gli enti bilaterali del settore
su specifici progetti di attuazione delle politiche attive.
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