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Notiziario Marketpress di
Martedì 02 Aprile 2013 |
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TOSCANA: INFANZIA: 6,4 MILIONI PER FINANZIARE 20 PROGETTI VIA LIBERA ALLE SPERIMENTAZIONI “ZERO-SEI”
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Firenze, 2 aprile 2013 - Una buona notizia dalla Regione Toscana per
gli spazi a servizio dell’infanzia: l’ammontare dei finanziamenti che stanno
arrivando a Comuni, enti e cooperative sociali è salito a 6, 4 milioni; ciò
consente di realizzare 20 strutture con una particolare attenzione per i centri
educativi “zero-sei”.
“Un anno fa, quando venne lanciato il bando, le risorse disponibili
erano 4,2 milioni ma – sottolinea con soddisfazione Stella Targetti,
vicepresidente con delega all’Istruzione - siamo riusciti a trovare altri 2,2
milioni di euro circa e dunque adesso, a istruttoria conclusa, siamo in grado
di finanziare ben 20 progetti, la maggioranza dei quali riguarda i Centri
zero-sei. Strutture innovative che superano la divisione fra nido e scuola
dell’infanzia per offrire percorsi educativi integrati: non più classi/sezioni
per età ma gruppi aperti nei quali il bambino viene inserito in base al proprio
sviluppo”.
Il decreto è fresco di certificazione. Sui 20 progetti risultati
vincitori, ben 11 riguardano i Centri zero-sei (“Una scommessa tutta toscana
dietro la quale sta un’idea pedagogica forte e innovativa, condivisa ampiamente
da esperti ed educatori”): dall’assessorato regionale all’istruzione viene
annunciata come imminente una iniziativa pubblica “per presentare e conoscere
da vicino tutte le sperimentazioni – sottolinea Stella Targetti – che hanno
vinto il bando”.
Una di queste sperimentazioni ha sede a Livorno, una a Lajatico (Pisa)
e una a Montevarchi (Arezzo). Altre tre sperimentazioni “zero-sei” sono
rispettivamente a Prato, Lucca e Pistoia. Una a Empoli e una a Scandicci mentre
le restanti tre sono situate nel comune di Firenze. Tre fra gli 11 progetti
nella fascia “zero-sei” sono stati promossi da enti locali, sette da soggetti
del privato e uno da un’azienda pubblica di servizi alla persona.
“Il privato sociale ha manifestato dinamismo e capacità di cogliere le
sfide – commenta Targetti – soprattutto in contesti territoriali nei quali c’è
una offerta pubblica di servizi educativi di qualità: forse non a caso il primo
progetto nella graduatoria “zero-sei” è stato presentato, a Livorno, da un
soggetto privato in un territorio dove il Comune ha da tempo investito molto
sulla continuità educativa 0-6 anni, anche attraverso la scelta di collocare
nello stesso edificio nidi e scuole dell’infanzia. A dimostrazione che il
nostro sistema integrato pubblico-privato funziona”.
Cinque i progetti vincitori riferiti ai tradizionali nidi per la prima
infanzia (zero-tre anni): sono collocati sui territori di Volterra, Firenze,
Cascina (Pisa), San Miniato (Pisa), Santa Maria a Monte (Pisa). I restanti
quattro progetti finanziati riguardano servizi per l’infanzia (tre-sei anni):
Montescudaio (Pisa), Minucciano (Lucca), Tavarnelle Val di Pesa (Firenze),
Sinalunga (Siena).
Con i 6,4 milioni di contributi, i proponenti realizzeranno opere per
un importo complessivo, ammesso, che sfiora i 12 milioni di euro. Gli importi
dei 20 progetti sono compresi fra i 20 mila e i 600 mila euro: riguardano spese
per nuove costruzioni, ristrutturazioni edilizie, consolidamenti statici,
ampliamenti e messa a norma di edifici, installazione impianti, attrezzature e
arredi, costi di progettazione e collaudo lavori.
Alla scadenza del bando (30 luglio 2012) pervennero 140 domande: di
queste, l’istruttoria ne dichiarò ammissibili 114 con l’attribuzione di
punteggi in base ai quali è stata redatta la graduatoria che ha consentito, in
base alle risorse effettivamente disponibili, di finanziare i primi 20
progetti. “Questa consistente distanza fra bisogni delle comunità e risorse in
effetti disponibili – commenta Targetti – è fonte di riflessione: non fa certo
piacere constatare che se 20 sono i progetti finanziabili, ben 94 sono quelli
destinati a restare fuori”. Il totale dei costi di tutte le 114 opere
presentate e dichiarate ammissibili raggiunge i 56,3 milioni di euro: per
venire incontro a tutte queste esigenze la Regione Toscana avrebbe dovuto
disporre, per assegnare contributi ammissibili, di 29,5 milioni di euro (in
realtà – come visto - ne ha potuti mettere 6,4).
Tornando sulla scelta “zero-sei”, la vicepresidente ricorda come “in un
momento di grande incertezza sul destino della scuola per l’infanzia e di
difficoltà per i nidi, questi nuovi percorsi educativi puntano sul diritto al
futuro e sono un contributo importante alla ulteriore crescita della cultura
dell’infanzia”.
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