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Notiziario Marketpress di
Lunedì 08 Aprile 2013 |
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BOLOGNA: "RAEE IN CARCERE" OGGI INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA DEI MANUFATTI. IN TRE ANNI 17 PERSONE DETENUTE ASSUNTE, UNA CINQUANTINA QUELLE IMPEGNATE NEL PROGETTO, CIRCA 1900 TONNELLATE DI RIFIUTI LAVORATI
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Bologna, 8 aprile 2013 - Un tempo erano rifiuti di tv, monitor, grandi
e piccoli elettrodomestici. Oggi, grazie al progetto “Raee in carcere”, sono
sculture, complementi d’arredo e monili. Pezzi unici e irripetibili, che
verranno esposti nella mostra “opeRaee, esercizi artistici di recupero degli
apparecchi elettrici ed elettronici”, in programma dall’8 al 22 aprile nella
Sala Polivalente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-romagna. “Raee
in carcere” nasce con un obiettivo preciso: promuovere l’inclusione
socio-lavorativa di persone in esecuzione penale o dimesse dal carcere,
inserendole in un processo industriale e formativo nel settore del recupero dei
Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee, appunto).
“La mostra – commenta l’assessore alle Politiche sociali della Regione
Teresa Marzocchi – evidenzia la peculiarità del progetto e la sua importanza:
aspetti che, in questo momento storico, potrebbero andare incontro a difficoltà
per la carenza di commesse di lavoro, a causa delle difficili condizioni
economiche con cui tutto il sistema si trova a fare i conti. Ci auguriamo che
ciò non accada, perché Raee rappresenta una reale possibilità di cambiamento e
di ritorno alla normalità per tante persone”.
“Non va trascurato l´aspetto ambientale del progetto – aggiunge
l’assessore all’Ambiente della Regione Sabrina Freda – : il recupero di questa
tipologia di rifiuti contribuisce a ridurre gli impatti ambientali derivanti
dalla loro gestione e di raggiungere gli obiettivi previsti dalla nuova
direttiva europea su raccolta, tracciabilità e corretto riciclo dei Raee. Tali
obiettivi sono stati, tra l’altro, recepiti nel Documento preliminare al Piano
regionale di gestione dei rifiuti approvato di recente dalla giunta regionale
che pone tra le priorità la valorizzazione del recupero di materia dai
rifiuti”.
I manufatti creativi scelti per l’esposizione nella Polivalente sono
stati prodotti all’interno dei laboratori di Bologna e Forlì. L’inaugurazione
di “opeRaee” vuole essere un’occasione di incontro e riflessione delle
istituzioni e dei numerosi partner coinvolti nel progetto. L’appuntamento, in
viale Aldo Moro 50, è lunedì 8 aprile dalle 11 alle 13. E’ prevista anche
un’esibizione musicale tratta dal progetto “I fiori blu”, percorsi di musica e
teatro per persone che accedono alle misure alternative alla detenzione o che
hanno terminato di scontare la pena.
“Raee in carcere”: premesse, partner, risultati
Finanziato dalla Regione Emilia-romagna con il Fondo sociale europeo
all’interno dell’iniziativa comunitaria “Equal Pegaso”, il progetto prevede il
“disassemblaggio” dei rifiuti (provenienti dalle isole ecologiche) da parte
delle persone coinvolte, la suddivisione nelle varie componenti e l’avvio, dove
possibile, al recupero o riciclo. Numerosi i partner, tra quelli “trasversali”
(Regione Emilia-romagna, Provveditorato regionale del Dipartimento amministrazione
penitenziaria, Gruppo Hera Spa, Province di Bologna, Ferrara, Forlì-cesena,
Consorzio Raee Ecodom, Consorzio Raee Ecolight, Cefal Bologna, Enaip Ferrara,
Techne scpa Forlì-cesena) e quelli locali. Dal 2009 sono attivi i 3 laboratori
produttivi all’interno o all’esterno delle carceri di Bologna, Forlì e Ferrara.
I risultati: per quanto riguarda il laboratorio interno al carcere di
Bologna, dalla data di avvio della sperimentazione (luglio 2009) al mese di
febbraio 2013 sono state assunte 6 persone detenute; 12 quelle coinvolte
nell’attività, una persona ex detenuta impegnata nel progetto di comunicazione
di Raee in carcere per la gestione e l’aggiornamento del sito
(www.Raeeincarcere.org); 2, infine, i lavoratori accompagnati all’inserimento
in imprese del territorio al termine della pena. Sempre per quanto riguarda
l’attività bolognese, ammontano a circa 766 le tonnellate di rifiuti lavorati.
Nel laboratorio esterno al carcere di Forlì, dall’inizio della
sperimentazione (14 settembre 2009), sono state assunte 6 persone detenute; 24
quelle impegnate nel progetto, una persona ex detenuta impegnata nel progetto
di comunicazione di “Raee in carcere” per la gestione e l’aggiornamento del
sito; 493 le tonnellate di Raee lavorato. Per quanto riguarda, infine, il
laboratorio interno al carcere di Ferrara, dall’avvio del progetto (febbraio
2010) sono state assunte 5 persone detenute (8 quelle impegnate complessivamente);
circa 590 le tonnellate di rifiuti trattati.
Dal 2009 è stata istituita una Cabina regionale di monitoraggio del
progetto, cui partecipano tra gli altri il Provveditorato per l´Emilia-romagna
del Dipartimento Amministrazione penitenziaria e i rappresentanti dei tre
assessorati regionali all’Ambiente, Politiche sociali, Scuola - Formazione
professionale - Università - Lavoro.
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