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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Aprile 2013
 
   
  BOLZANO: ASSISTENZA ECONOMICA SOCIALE: PERMANE LIVELLO ELEVATO E TREND STABILE

 
   
  Bolzano, 8 aprile 2013 - Nel 2012 sono stati 9.730 gli assistiti in Alto Adige (il 3% della popolazione residente) a percepire le prestazioni di assistenza economica sociale erogate dalla Provincia per un importo complessivo di 25,386 milioni di Euro. Rispetto al 2011 si registra un calo del -1,5%. I dati sono stati presentati questa mattina, venerdì 5 aprile 2013, dall´assessore provinciale competente, Richard Theiner, e dal direttore della Ripartizione Famiglia e Politiche sociali, Luca Critelli. L´assistenza economica sociale, gestita di Distretti sociali su delega della Provincia, include una serie di prestazioni a contrasto delle situazioni di bisogno economico. Come ha ricordato l´assessore Theiner l´assistenza economica sociale, che garantisce sostegni economici limitati nel tempo, costuisce un fattore fondamentale per la lotta alla povertà. Si tratta di un modello unico nel suo genere di cui la Provincia si è dotata da ormai 40 anni; è stato introdotto, infatti, nel 1973. Come ha proseguito Theiner "Siamo orgogliosi di questo modello, ma non tolleriamo abusi, per tale ragione sono stati introdotte misure più severe. Le prestazioni sociali nel loro insieme non saranno messe in discussione ed, in ogni caso, anche un bilancio provinciale più ridotto nel 2013 non comporterà alcun taglio nell´assistenza economica sociale". Nel 2012 sono stati 9.730 gli assistiti in Alto Adige (il 3% della popolazione residente) a percepire le prestazioni di assistenza economica sociale erogate dalla Provincia per un importo complessivo di 25,386 milioni di Euro. Rispetto al 2011 si registra un calo del -1,5%, un leggero calo che viene evidenziato anche nei primi mesi del 2013. Risulta quindi invertito il trend al forte incremento che aveva caratterizzato gli anni precedenti. Diverse sono ad avviso dell´assessore Theiner le ragioni di questo trend: il miglioramento del sistema di ammortizzatori sociali nei casi di disoccupazione rispetto ai primi temi della crisi economica, il fatto che nella prima fase della crisi economica (2009-2010) risultassero particolarmente colpiti lavoratori deboli e precari e vi siano state chiusure di aziende medio-grandi, il rafforzamento dei meccanismi di verifica da parte dei Distretti rispetto all´attivazione per la ricerca di un lavoro da parte di chi viene sostenuto. Inoltre, dal dicembre 2012 è previsto il maggiore coinvolgimento dei Comuni nei controlli in ambito sociale ed anche la messa a disposizione di particolari progetti per lavori nell´interesse della comunità che le persone che percepiscono prestazioni non possono rifiutare pena riduzioni o tagli delle prestazioni stesse. "L´assistenza economica sociale è lo strumento per intervenire rapidamente e contenere situazioni di emergenza. Ma non deve rappresentare una voce permanente del reddito familiare" ricorda l´assessore Theiner. Proprio in ragione di questo principio il sostegno viene ridotto alle persone che non si attivano nella ricerca di un lavoro. È stato ridotto anche il periodo di attesa: se prima dopo un preavviso trascorrevano altri tre mesi, ora dopo un mese l´assistito deve dimostrare di aver trovato un lavoro. Le due principali prestazioni di assistenza economica sociale, come ha spiegato Luca Critelli, direttore della Ripartizione Famiglia e Politiche sociali della Provincia, sono il reddito minimo di inserimento, che ha lo scopo di sostenere le famiglie integrando il reddito disponibile ad un minimo prestabilito, e il contributo per le spese di locazione, che sostiene le famiglie con un basso reddito nel pagamento dell´affitto. Per queste due voci nel 2012 è stato impiegato l´83% della spesa complessiva, ovvero 21 milioni di Euro di cui 10 milioni di Euro per il reddito minimo ed 11 milioni di Euro per il contributo di locazione. Nel 2012 hanno beneficiato dell´assistenza economica sotto forma di reddito minimo di inserimento e/o contributo al canone di locazione e spese accessorie 6.596 nuclei familiari (ovvero 16.285 persone tenendo presenti tutti i membri della famiglia). Rispetto al 2011 si registra un calo della spesa per il reddito minimo di - 3,5% e di - 1,4% per canone di locazione e spese accessorie. Se risultano in calo anche i beneficiari dell´assistenza per il reddito minimo con un - 5,5%, aumentano quelli per il contributo per l´affitto con un + 1,4 %. Per quanto riguarda le prestazioni per il reddito minimo i benficiari sono per il 40% famiglie con bambini, per il 32% adulti soli (dispoccupati, pensionati), per l´11% genitori singoli con figli (senza partner, separati, divorziati). Secondo la professione, risultano farne ricorso per il 52% disoccupati, per il 27% occupati (con retribuzioni basse), per l´8% pensionati (con pensioni molto basse). L´assessore Theiner ha poi fatto un primo punto sull´unificazione tra il sussidio casa Ipes e il contributo all´affitto dei Distretti sociali, partita dal 1.1.2013. Le regole approvate dalla Giunta nel 2012 prevedono un passaggio graduale tra le due prestazioni. "Chi è in possesso di un contratto registrato e beneficiava del sussidio casa nel 2012, continuerà a riceverlo dall´Ipes alle medesime condizioni fino alla prima scadenza del contratto e in ogni caso per non più di quattro anni", spiega l´assessore Theiner. Nuovi contratti vengono invece gestiti esclusivamente dai Distretti sociali. "Sul piano della spesa in seguito a questo passaggio graduale prevediamo uno spostamento di spesa di circa 4 milioni di Euro dall´Ipes ai Distretti sociali per tutto il 2013. I dati dei primi due mesi 2013 sembrano confermare queste stime, ma si tratta ovviamente di dati molto provvisori", dice Luca Critelli, Direttore della Ripartizione Famiglia e Politiche Sociali. Anche rispetto al passaggio amministrativo il primo bilancio risulta piuttosto positivo. "E´ ovvio che ogni cambiamento comporta una necessità di adattamento da parte dei cittadini e dell´amministrazione, ma il feedback dei servizi è complessivamente positivo e non si sono finora riscontrate le situazioni critiche che molti temevano e paventavano". Della quota di prestazioni sociali rivolte specificatamente ai cittadini extracomunitari residenti in Alto Adige (che rappresentano complessivamente circa il 6% della popolazione) come ha riferito l´asessore Theiner, ed va il 6,92% della spesa complessiva in ambito sociale. Per quanto attiene la spesa riferita al contributo per reddito minimo la percentuale loro erogata nel 2012 riferita alla pesa complessiva è del 39% con un calo del -0,7% rispetto al 2011; per quanto attiene il contributo per il canone di locazione la percentuale loro erogata nel 2012 riferita alla spesa complessiva è del 52% con un incremrnto del + 2,7% rispetto al 2011. Vi sono notevoli differenze per quanto riguarda i servizi erogati, infatti mentre ai cittadini extracomunitari va circa il 41% della spesa complessiva nel campo dell´assistenza economica, le percentuali sono molto più basse in altri ambiti. Si tratta di differenze facilmente spiegabili, a parere dell´assessore Theiner, dato che i cittadini locali vivono in buona parte in case di proprietà, mentre i cittadini stranieri vivono quasi sempre in affitto, oltre ad avere in media lavori meno retribuiti e più precari.  
   
 

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