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Notiziario Marketpress di
Lunedì 08 Aprile 2013 |
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NASCE IL SISTEMA MUSEALE TERRITORIALE DEL CHIANTI E DEL VALDARNO 12 MUSEI DELLA TOSCANA SI FONDONO IN UN UNICO SISTEMA DI PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLA CULTURA DI CAMPAGNA. DIECI AMMINISTRAZIONI COMUNALI E LA PROVINCIA DI FIRENZE DANNO AVVIO AD UN AMPIO PROGETTO DI PROMOZIONE CULTURALE LOCALE
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Firenze, 8 aprile 2013 - Provincia
di Firenze, Comuni di Bagno a Ripoli, Figline Valdarno, Greve in Chianti,
Impruneta, Incisa, Reggello, Rignano sull´Arno, San Casciano Val di Pesa,
Unione dei Comuni del Chianti (per Barberino Val d´Elsa e di Tavarnelle Val di
Pesa): sono gli enti che, con la firma di una convenzione, da oggi danno vita
insieme al “Sistema museale territoriale del Chianti e del Valdarno”. Dodici
fucine culturali alle porte di Firenze: spazi museali, pievi, mulini e oratori
che d’ora in avanti propongono un unico ed esteso percorso turistico dell’arte,
della cultura e dell’artigianato storico.
Il Sistema museale si propone di offrire un itinerario culturale
completo al turista affascinato dai territori del Chianti e del Valdarno, in
grado di promuovere con un unico marchio le bellezze custodite tra le colline
di Bagno a Ripoli, Impruneta e Figline realizzando, in definitiva, un percorso
museale convincente subito fuori dal Capoluogo. In questo progetto la Provincia
di Firenze avrà un ruolo di coordinamento per ideare le attività di
potenziamento e di fund raising del nuovo Sistema museale, per avviare
iniziative di comunicazione e per promuovere azioni finalizzate a favorire il
rapporto tra uffici informazioni turistiche, scuole, territori e musei.
I Comuni del Chianti e del Valdarno s’impegnano a collaborare con le
proprie strutture a definire progetti di promozione turistica che riguardino il
Sistema museale nella sua totalità: ad esempio l’uso di un unico marchio ben
riconoscibile, un sito web unificato, la segnaletica, la stesura di depliant,
pubblicazioni, guide monografiche, cataloghi, ma anche l’organizzazione di
momenti di formazione per operatori museali sulla didattica culturale e
l’ideazione di calendari di eventi e di indagini sui visitatori.
Importante sarà l’uso delle nuove tecnologie, tra newsletter, un sito
web unificato, codici Qr per la diffusione delle informazioni turistiche. Il
Comune di San Casciano, in qualità di capofila del progetto, sarà chiamato a
sviluppare e realizzare i programmi necessari alla crescita del Sistema
museale, attraverso la partecipazione ai bandi per la richiesta di contributi,
alla realizzazione delle iniziative e delle attività.
Le immagini e i grandi tesori medievali e rinascimentali del Chianti
fiorentino, intesi tradizionalmente come patrimoni artistici custoditi
all’interno di piccoli spazi espositivi, si mescolano così alle tradizioni del
Valdarno, ai saperi di un territorio che punta a valorizzare il paesaggio e le
proprie emergenze architettoniche invitando alla scoperta di castelli, pievi,
mulini. Due modi diversi di raccontare le proprie radici, di mostrarsi agli
occhi del turista culturale, due identità della area fiorentina che provano a
superare se stesse e a proporsi per la prima volta quale modello unitario di
gestione e programmazione degli spazi museali con un regolamento e una
convenzione pluriennale comuni e condivisi, documenti approvati dai rispettivi
consigli comunali e dalla Provincia di Firenze.
Info aggiuntive -
I capolavori di Masaccio, Neri di Bicci, Andrea del Verrocchio abitano
le chiese di campagna chiantigiana e valdarnese non più solo come opere da
conservare ma come tesori vivi da conoscere e condividere, opere dunque che
iniziano a dialogare fra loro e con il territorio. Gli spazi finora riuniti sotto
un unico Sistema museale territoriale sono l’Antiquarium di Sant’appiano
(Barberino Val d’Elsa), la Pieve di San Leonino (Rignano sull’Arno), il Museo
d’Arte Sacra di San Francesco (Greve in Chianti), il Museo Masaccio – Pieve di
Cascia (Reggello), il Museo di San Casciano, il Museo d’Arte Sacra del Tesoro
di Santa Maria (Impruneta), il Museo d’Arte Sacra (Tavarnelle Val di Pesa), il
Museo d’Arte Sacra (Incisa in Val d’Arno), l’Oratorio di Santa Caterina delle
Ruote (Bagno a Ripoli), il Museo d’Arte Sacra dell’Abbazia di Vallombrosa
(Reggello), il Museo Emilio Ferrari della cultura contadina (San Donato in
Poggio), il Museo d’Arte Sacra della Collegiata di Santa Maria (Figline
Valdarno).
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