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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Aprile 2013
 
   
  VINITALY. ZAIA: L’UFFICIO COMPLICAZIONE AFFARI SEMPLICI SI TOLGA DALLE SCATOLE. E’ IL PIÙ GRANDE AIUTO CHE SI POSSA DARE AI NOSTRI PRODUTTORI

 
   
  Verona - Il settore vinicolo esprime “un fatturato di quasi 9 milioni di euro, con una crescita del 5 per cento”, e in ogni caso “si difende in questo marasma di negatività, con i consumi che cominciano a collimare con le produzioni. Vince quindi il binomio prodotto-territorio, il valore del contadino: dietro un’etichetta si vende un territorio e i vini di territorio sono quelli che ci fanno fare bella figura a livello internazionale. Sono loro i grandi per l’export che cresce”. Così il presidente del Veneto Luca Zaia all’inaugurazione di Vinitaly 7 aprile a Verona. “Abbiamo la consapevolezza di essere il primo produttore nazionale – ha aggiunto – facciamo la parte del leone e sappiamo di avere sulle nostre spalle questa responsabilità. Se Vinitaly non ci fosse bisognerebbe inventarlo, non ci sarebbe un fenomeno enologico, una vetrina internazionale per i nostri vini e una occasione per mutuare le esperienze estere. Bisogna continuare a sul territorio se si vuole crescere in questo momento di grandissima difficoltà: 700 aziende venete se ne sono andate in Carinzia dove pagano il 25 per cento di tasse e dove non esiste quello che io definisco l’ufficio complicazioni affari semplici. Gli imprenditori in realtà non se ne vorrebbero andare, abbiamo bisogno di aiuto: non di fondi, ma che l’ufficio complicazione affari semplici si tolga dalle scatole. Trovo imprenditori che quotidianamente mi dicono che il loro business è rallentato dalla burocrazia”. “Il Prosecco – ha concluso Zaia – è stato ed è “un grande apripista. Siamo passati da 160 milioni di bottiglie ai tempi della Doc – Igt ai quasi 450 milioni potenziali della Docg Doc, ma resta la necessità di stimolare i produttori. Ormai vediamo lo champagne dallo specchietto retrovisore, ma è altrettanto vero che, se non si faranno accordi di filiera e se i produttori non andranno sul mercato non in ordine sparso ma con un’offerta che sia leggibile e concordata, qualche problema in futuro ce l’avremo”.  
   
 

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