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Notiziario Marketpress di
Lunedì 08 Aprile 2013 |
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USARE IL BIOVETRO PER FAR GUARIRE LE OSSA
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Bruxelles,
8 aprile 2013 - Le ossa hanno una
sorprendente capacità di rigenerarsi dopo aver subito lievi danni. Oltre un
certo punto tuttavia, questo processo di guarigione naturale è messo davvero a
dura prova. Quando le fratture sono troppo grandi, le ossa necessitano di un
aiuto... Di una vite o di un chiodo.
Nonostante
vi siano stati grandi progressi nella medicina rigenerativa, gli inserti
metallici sono ancor oggi usati per riparare le ossa fratturate. Anche se
questi inserti hanno dimostrato nel tempo di essere efficaci nello stabilizzare
le fratture più grandi e nell´aiutare il nuovo sviluppo dell´osso, in seguito è
sempre necessaria una seconda operazione nella zona colpita, una volta guarito
l´osso, per rimuovere i chiodi o i supporti metallici.
Idealmente,
i materiali e gli impianti che non richiedono una seconda operazione sarebbero
un´opzione migliore. La ricerca per sviluppare simili materiali è stato
l´obiettivo principale del lavoro portato avanti da Jose Ramon Sarasua e Aitor
Larrañaga, ricercatori nel dipartimento di ingegneria dei materiali
dell´Università dei Paesi Baschi Upv/ehu.
I
due ricercatori spagnoli hanno studiato nuovi materiali o impianti, come
polimeri o biovetro, che potrebbero aiutare a far guarire le ossa. Gran parte
della loro ricerca si è concentrata sulla necessità che questi materiali
soddisfino un certo numero di requisiti prima di poter essere usati in
applicazioni terapeutiche.
Tra
le varie cose, i materiali devono essere biocompatibili; in altre parole, essi
non devono danneggiare le cellule o l´organismo stesso. La biodegradabilità è
un´altra proprietà potenzialmente interessante, poiché permetterebbe al corpo
di trasformare il materiale in prodotti metabolici non tossici. Anche altri
fattori, come la resistenza meccanica e la natura semplice del processo di
produzione, devono essere presi in considerazione.
I
ricercatori Upv/ehu stanno attualmente sintetizzando e dando forma a
bioimpianti su misura basati su un polimero biodegradabile. Questo materiale è
stato scelto per la sua capacità di scomparire gradualmente man mano che l´osso
occupa nuovamente il proprio posto. Si è scoperto che il polimero era troppo
morbido ed è stato quindi aggiunto il biovetro. Il biovetro è un agente
bioattivo che aiuta le ossa a rigenerarsi e fornisce al polimero proprietà
meccaniche di durezza. Ciò significa che il sistema composito biodegradabile
polimero/biovetro è più rigido e resistente rispetto al solo polimero.
Questi
sistemi compositi possono essere fabbricati mediante processi termoplastici che
usano il calore. Anche esaminare in che modo questi materiali rispondono alle
alte temperature è stata quindi una parte importante dello studio. I
ricercatori Upv/ehu hanno scoperto che i sistemi compositi biodegradabili
polimero/biovetro possiedono una stabilità termica più bassa rispetto ai
sistemi senza biovetro. Una reazione avversa, che degrada il materiale e
interessa il prodotto finale, è stata identificata. Ma la cosa più importante è
che quando l´impianto veniva innestato nel corpo, la reazione stimolava la
formazione di sottoprodotti potenzialmente dannosi per le cellule.
Questo
è il motivo per cui i ricercatori Upv/ehu stanno ora concentrando molta della
loro ricerca sul miglioramento della stabilità termica di questi sistemi. Uno
di questi studi, che è stato pubblicato nella rivista Polymer Degradation and
Stability, suggerisce che si potrebbe ottenere una trasformazione chimica della
superficie del biovetro mediante il plasma. Creando degli strati protettivi per
le particelle di biovetro, si impedisce la reazione al polimero e si garantisce
così che il prodotto finale rimanga integro.
"Questi
compositi che hanno una base polimerica biodegradabile sono dei candidati con
un futuro radioso nel campo della guarigione delle ossa fratturate o della
rigenerazione dei difetti ossei", dice il professor Sarasua.
In
effetti, dopo che il materiale ha sostituito temporaneamente l´osso e ne ha
stimolato la rigenerazione, esso gradualmente scompare mentre l´osso ritorna al
suo posto, rendendo così superflua una seconda operazione.
Per
maggiori informazioni, visitare:
http://www.elhuyar.org/
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