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Notiziario Marketpress di
Lunedì 15 Aprile 2013 |
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PROTEZIONE CIVILE, LA CURA PROTERINA PER LA LIGURIA
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Genova, 15 aprile 2013 - Si
chiama Proterina-c, non si trova in farmacia, ma è pur sempre una medicina. O
meglio, una sorta di “vitamina” finanziaria che serve a migliorare le capacità
di protezione dai rischi idrogeologi.
Da Proterina-c , il nome di un progetto
del programma transfrontaliero marittimo Italia- Francia di cui la
Regione Liguria è capofila, nasce adesso il progetto Proterina Due.
Ed è finanziato con 436 mila euro.
Proterina Due rappresenta, per la Regione Liguria, una sfida per
favorire una migliore conoscenza da parte dei cittadini dei rischi che
insistono su territorio e aiutare i comuni nello sviluppo di piani di emergenza
della protezione civile con una partecipazione attiva delle comunità locali.
Il progetto Proterina-due ha
come capofila la Fondazione Cima di Savona, un centro di competenza di livello
nazionale sulla protezione civile, vede
tra i partner, oltre la Regione Liguria, l’Università di Corsica, la Regione
Autonoma della Sardegna, l’Arpa Sardegna, l’Università ed il Cnr-imibet di
Sassari, il Consorzio Lamma in Toscana.
Prevede due linee principali di investimento.
La prima riguarda il potenziamento delle reti di osservazione delle
regioni di interesse, con attenzione alle problematiche legate ai rischi
idrogeologico e degli incendi boschivi.
In Liguria saranno potenziati il sistema di osservazione
meteo-idrologico ligure ed il sito web che ne diffonde i dati. Il monitoraggio
dei dati sulla pioggia caduta e sul livello di fiumi e soprattutto rivi e
torrenti che ssaranno trasmessi in tempo reale ai comuni dei territori.
“La Regione Liguria risponde
così alle necessità del territorio con
un piano di investimenti destinati a migliorare il sistema di protezione civile
regionale con atti concreti su tre diversi fronti. Con tre parole
d’ordine: sapere, come capacità di una
migliore disponibilità e fruibilità dei dati provenienti dalle centraline meteo
, condividere, per migliorare la collaborazione tra tutti i soggetti e i
cittadini e agire, con un modello di piano di emergenza “partecipato” che
intercetti, anche con l’uso delle nuove tecnologie, i bisogni reali delle
popolazioni”, spiega l’assessore alla Protezione Civile Renata Briano.
La prima sperimentazione di questo modello verrà portata avanti
coinvolgendo gli amministratori, i tecnici, la cittadinanza e le scuole di
Quiliano, in provincia di Savona dove sarà aggiornato il piano di emergenza
comunale.
Gli altri comuni interessati potranno seguire passo passo l’esperienza
di Quiliano grazie a un portale web con tutte le informazioni utili e gli
strumenti per farlo.
Un altro progetto sempre sull’’informazione dei rischi di protezione
civile, è stato di recente finanziato nell’ambito del programma di Cooperazione
transfrontaliera Alcotra.
Il progetto Riskinet , capofila la Regione Valle d’Aosta ha tra i partner, la Regione Liguria, che promuoverà
moduli formativi sulla prevenzione dei rischi naturali, ponendo particolare attenzione
al mondo della scuola ed a quello dell’amministrazione comunale.
Il progetto interesserà i comuni delle Provincie di Imperia e Savona.
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