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Notiziario Marketpress di
Lunedì 15 Aprile 2013 |
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IN AUMENTO DONATORI E TRAPIANTI. L´EMILIA-ROMAGNA SI CONFERMA AL DI SOPRA DELLA MEDIA NAZIONALE E TRA LE REALTÀ PIÙ AVANZATE D´EUROPA. I DATI 2012 DEL RAPPORTO CURATO DAL CENTRO RIFERIMENTO TRAPIANTI REGIONALE.
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Bologna, 15 aprile 2013 –
Aumentano i donatori utilizzati, i tessuti e gli organi trapiantati in
Emilia-romagna. I dati di attività della Rete regionale di donazione e
trapianto confermano l’efficienza del sistema e registrano risultati al di
sopra della media nazionale.
Nel 2012 i donatori utilizzati sono stati 110 pari a 25,3 per milione
di abitanti (21,8 nel 2011; 18,9 la media nel 2012 a livello nazionale), il
numero complessivo di organi prelevati è stato 315 (23 in più rispetto al 2011)
e, di questi, 283 sono stati trapiantati (l’89,8%, anche in questo caso 23 in
più rispetto al 2011); i tessuti trapiantati in Emilia-romagna sono stati 4.046
(3.353 nel 2011).
Le opposizioni al prelievo sono state 25,3% (inferiori alla media
nazionale, pari a 29,3%).
Durante la presentazione del Rapporto sulle attività di donazione e
trapianto in Emilia-romagna (aggiornato al 31 dicembre 2012) pubblicato dal
Centro riferimento trapianti dell’Emilia-romagna (Crt-er), l’assessore
regionale alle politiche per la salute Carlo Lusenti ha evidenziato che «i dati
sono buoni, tipici di un sistema storicamente solido e di qualità che, anche in
una fase molto difficile come questa di risorse calanti, riesce ogni anno a
migliorare i propri risultati. Resta da parte nostra l’impegno, non solo a
difendere l’esistente, ma introdurre quegli elementi di innovazione che ci
consentiranno di fare ulteriori passi in avanti».
Inoltre, l’assessore Lusenti ha sottolineato che «nel caso dei
trapianti il principale fattore limitante non è la capacità di risposta dei
servizi ma la disponibilità di organi utilizzabili. Infatti il sistema di
espianto e trapianto è costruito proprio per adattarsi a tale disponibilità. Da
qui l’importanza della donazione, una scelta di grande responsabilità».
Lorenza Ridolfi, presidente Airt e responsabile del Centro riferimento
trapianti dell’Emilia-romagna, ha aggiunto che «l’Airt costituisce un sistema
di integrazione interregionale (riunisce Le Regioni Piemonte, Valle d´Aosta,
Emilia-romagna, Toscana, Puglia e la Provincia Autonoma di Bolzano), che ha
permesso di sviluppare, attraverso programmi collaborativi, le attività di
donazione e trapianto nell’area, raggiungendo i livelli delle Regioni più
avanzate d’Europa».
Lusenti ha presentato inoltre una sperimentazione avviata in
Emilia-romagna per favorire la donazione di midollo osseo, il cui trapianto è
molto importante per curare alcune malattie del sangue, come la leucemia.
In alternativa al prelievo di sangue che viene solitamente effettuato
per diventare donatori ed essere quindi iscritti nel registro mondiale, oggi in
Emilia-romagna, prima regione in Italia e tra le pochissime al mondo, viene
proposta anche una modalità meno invasiva: un semplice strisciata, attuata con
una piccola spatola, della mucosa orale; in questo modo vengono prelevate un
po’ di cellule del donatore sulle quali si eseguono gli esami necessari.
Donazione e trapianto in Emilia-romagna - i dati al 31 dicembre 2012 -
Sono stati dunque 110 nel 2012 i donatori utilizzati in Emilia-romagna,
pari a 25,3 per milione di abitanti (pmp). L’età media è stata di 59,1 anni
(era stata di 58,4 anni nel 2011). Il protocollo regionale per la sicurezza del
donatore e la qualità degli organi donati ha consentito di utilizzare con buoni
risultati donatori che solo pochi anni fa non erano considerati idonei dalla
comunità internazionale (di questi, 20 i donatori di età superiore a 75 anni).
Le opposizioni al prelievo sono state il 25,3% (28,4% nel 2011, 27,1%
nel 2010; 29,3% la media nazionale nel 2012). Nel 2012, le fasce di età
pediatrica e tra i 25 e i 34 anni sono quelle dove le opposizioni hanno
raggiunto i livelli più elevati, pur in presenza di numeri bassi, quindi
statisticamente poco significativi.
Rene
Sono stati 149 i trapianti di rene (136 nel 2011) nei tre Centri di
Parma (Ospedale Maggiore), Modena (Policlinico), Bologna (S. Orsola-malpighi).
Di questi 21 i trapianti da donatore vivente consanguineo o affine.
Rispetto alla popolazione regionale, il numero di trapianti di rene è
stato di 29,5 per milione di abitanti, sempre al di sopra della media nazionale
(26,8 pmp). L’indice di trapianto (percentuale di reni impiantati rispetto a
quelli prelevati in regione), che fornisce un riscontro significativo della
qualità del processo di donazione e prelievo, è stato dell’85,9%.
In Emilia-romagna è attiva la lista di attesa unica per il trapianto di
rene, che assicura ogni trapianto al ricevente più compatibile con il donatore
(indipendentemente dalla sede di iscrizione in lista: Bologna, Modena, Parma).
Al 31 dicembre 2012 le persone in lista d’attesa erano 1.171. I tempi medi di
attesa delle persone iscritte in lista sono di poco superiori ai 3 anni. La
sopravvivenza dei pazienti trapiantati in Emilia-romagna a 5 anni dal trapianto
è vicina al 94% (un po’ superiore al dato nazionale, intorno al 92%).
Rispetto alla prevenzione, prosegue il progetto dedicato
all’insufficienza renale progressiva (Pirp): sono 13.755 le persone inserite
nel registro regionale e seguite congiuntamente da nefrologi e medici di
famiglia per ritardarne al massimo, se non evitare, l’entrata in dialisi.
Cuore -
I trapianti di cuore eseguiti dal Centro del S. Orsola-malpighi di
Bologna sono stati 20, di cui 1 combinato con fegato (4,6 per milione di
abitanti).
Il dato è inferiore a quello dello scorso anno (32 trapianti nel 2011,
il numero più alto in Italia) ed è in linea con un complessivo calo a livello
nazionale. Diminuiscono, fortunatamente, i donatori più giovani perché
diminuiscono le morti per trauma da incidente stradale; l’età media dei
donatori, più elevata, ha dunque influenzato il risultato del 2012.
Il programma interregionale “Adonhers”, avviato in Emilia-romagna e
Toscana, ha l’obiettivo di ampliare il numero dei potenziali donatori di cuore
e prevede lo studio dei donatori non ottimali per valutarne meglio l’idoneità,
attraverso l’esecuzione di un’indagine sulla funzionalità dell’organo (eco
stress farmacologico con dipiridamolo) prima della donazione.
L’indice di trapianto è stato pari al 90,9%, a dimostrazione
dell’efficienza del Centro trapianti nell’utilizzo degli organi provenienti
anche da altre regioni. Al 31 dicembre 2012 le persone in lista d’attesa erano
53. I tempi medi di attesa per le persone in lista sono di poco superiori di 1
anno. La sopravvivenza in Emilia-romagna a 5 anni dal trapianto è dell’82,5%
(il dato per l’Italia è 75%).
Fegato -
Sono stati 119 i trapianti di fegato (105 nel 2011), nei Centri di
Bologna (S. Orsola-malpighi) e Modena (Policlinico). Uno di questi trapianti è
stato effettuato con la tecnica split, che permette da un donatore di
effettuare trapianti su due persone. Due trapianti sono stati invece effettuati
con la tecnica “domino” che consente di utilizzare il fegato di una persona
affetta da una malattia metabolica, l’amiloidosi, e sottoposta a trapianto, e
di trapiantarlo in un altro paziente affetto da patologie epatiche in fase
terminale, consentendogli una aspettativa di vita di almeno altri venti anni.
Rispetto alla popolazione regionale, il numero di trapianti è stato di
27,4 per milione di abitanti, che supera i livelli di eccellenza mondiale
(tradizionalmente raggiunti dalla Spagna). L’indice di trapianto si conferma
molto alto: 117,2%, a conferma dell’efficienza dei Centri trapianto regionali
che utilizzano organi non trapiantati per vari motivi in altre regioni.
In Emilia-romagna è attiva la lista di attesa unica per il trapianto di
fegato. Questo prevede l’allocazione di ogni organo donato al ricevente in
condizioni più gravi, indipendentemente dalla sede di iscrizione in lista
(Bologna o Modena). Al 31 dicembre 2012, le persone in lista d’attesa erano
226. I tempi medi di attesa sono di circa 2 anni. La sopravvivenza in
Emilia-romagna a 5 anni dal trapianto è superiore al 70% (paragonabile al dato
italiano).
Polmone -
Sono stati 3 i trapianti di polmone, 1 bipolmonare e 2 singoli,
effettuati al S. Orsola-malpighi di Bologna. Al 31 dicembre 2012 le persone in
lista d’attesa erano 15. Il tempo medio di attesa è di 1 anno e mezzo circa.
Intestino – Multiviscerale -
Nel 2012 non sono stati effettuati trapianti di intestino multi
viscerali. I follow-up delle 50 persone che hanno ricevuto il trapianto negli
anni precedenti sono in linea con i dati internazionali (Bologna è l’unico
Centro nazionale attivo per questo tipo di trapianti).
Tessuti e cellule -
L’attività delle banche regionali dei tessuti ha permesso di
trapiantare in Emilia-romagna 624 corrnee (476 nel 2011) e 82 sclere (membrana
bianca dell´occhio, 57 nel 2011), 16
valvole cardiache (9), 79 segmenti vascolari (67), 174 trapianti di cute
(157), 616 sono stati i trapianti di segmenti ossei massivi (569) e 2.253
quelli di osso lavorato (1.896), 202 (122) quelli di membrana amniotica.
In Emilia-romagna sono stati inoltre eseguiti 118 trapianti allogenici
(erano stati 109 nel 2011) di cellule staminali emopoietiche (fonte delle
cellule il midollo osseo, il sangue periferico o il sangue del cordone
ombelicale donato dalle donne che partoriscono); sono stati inoltre eseguiti
326 trapianti di midollo osseo autologo (cellule dello stesso paziente, erano
stati 384 nel 2011).
Sono state raccolte e certificate dalla Banca regionale 260 unità di
sangue cordonale, pronte per essere utilizzate in bambini affetti da leucemia
in tutto il mondo.
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