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Notiziario Marketpress di
Martedì 16 Aprile 2013 |
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PER MIULLI SÌ CONCORDATO PREVENTIVO, SOLUZIONI PER EVITARE AMM. STRAORD.
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Bari, 16 aprile 2013 - L´assessore
alle Politiche della Salute, Elena Gentile, ha diffuso la seguente nota sulla
situazione del l´Ente ecclesiatico “Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Bari),
che ha dichiarato di voler avviare la procedura di concordato preventivo.
“Esprimo il mio apprezzamento – dichiara la Gentile – per una scelta di una
modalità trasparente di affrontare la crisi. Da tempo la Regione ha un attenzione
costante sulla vicenda e lo stesso Presidente Vendola ha esplicitato, davanti
al Consiglio regionale e in altri interventi pubblici, vista la generale
situazione di crisi degli ospedali ecclesiastici in tutta Italia, la la
necessità di trovare una soluzione condivisa anche al livello di relazioni tra
Stato e Chiesa”.
Tuttavia, secondo la Gentile, sono necessarie alcune precisazioni: “il
comunicato diffuso ieri dall´Ente non esplicita che c’è già stato un incontro
lo scorso 8 aprile con i suoi vertici gestionali, in cui la Regione è stata
messa al corrente delle modalità con cui il Miulli intendeva affrontare la
crisi. La nota del Miulli fa comunque riferimento ad un fabbisogno di 30
milioni di euro per presunte previste prestazioni extratetto: una cifra che
risulta essere senza nessun appiglio rendicontativo e che sembra essere più
indice di un fabbisogno finanziario che di un serio approfondimento”. “La
Regione – prosegue - non intende sottrarsi al confronto, ma auspica che esso si
fondi su alcune condizioni. Nessuno pretenda di fare entrare dalla finestra
della crisi finanziaria ciò che è uscito dalla porta del Consiglio di Stato.
In altre parole, la Regione non intende ripianare né disavanzi storici,
né sbilanci di conto economico”. “L’ospedale Miulli è privato – sostiene
l´assessore - e spetta al suo proprietario - che non è la Regione - di
mantenere una gestione economica sana, pena il fallimento. La Regione riconosce
il pagamento di prestazioni sanitarie corrispondenti a standard di qualità e
nel limite del tetto di spesa assegnato, con l’eccezione aggiuntiva di
specifiche prestazioni cosiddette extratetto (per il Miulli, allo stato,
l’emergenza-urgenza). E’ chiaro che il pagamento di tali servizi è subordinato
alla loro effettiva erogazione.
E dunque al mantenimento di un organico adeguato e preparato quale è
quello oggi del Miulli. Sembra dunque irrealistico pensare che l’equilibrio
finanziario possa essere automaticamente ottenuto e mantenuto in prospettiva
con tagli di personale”. “E’ lecito dunque aspettarsi – continua - che il piano
di risanamento in sede di concordato sia in grado di conciliare il mantenimento
di prestazioni di qualità, il taglio consistente delle spese generali, un
accordo sostenibile con i sindacati che non escluda un possibile contenimento
se condiviso del costo del lavoro, un accordo con il sistema della fornitura
che ridimensioni conciliativamente il debito storico. Questo quadro di regole
può dare - a parere della Regione - una ragionevole speranza di futuro
all’Ente”.
“La Regione – conclude - valuterà con grandissima attenzione
l’approccio anche comunicativo che l’Ente intenderà assumere su ciascuna di
queste partite, sapendo che in mancanza di segnali chiari il concordato, che
lascia nelle proprie responsabilità l’attuale management, potrebbe non
rivelarsi sufficiente e diverrebbe indispensabile il ricorso ad altri strumenti
più incisivi come l’amministrazione straordinaria”.
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