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Notiziario Marketpress di
Martedì 16 Aprile 2013 |
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GIUNTA A BRESCIA: PRESENTATO PIANO DI INTERVENTI
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Brescia, 16 aprile 2013 - La costituzione di un Gruppo di lavoro
allargato, il monitoraggio costante dello stato di attuazione di
ogni intervento e l´uso di nuove tecnologie per la bonifica dei
suoli e della falda contaminata. E il definitivo sblocco dei
6,75 milioni di euro che Regione Lombardia ha destinato alla
bonifica.
Questi alcuni dei capisaldi della Comunicazione presentata a
Palazzo Loggia dall´assessore regionale all´Ambiente, Energia e
Sviluppo sostenibile, Claudia Terzi di concerto con il
vicepresidente e assessore alla Salute, Mario Mantovani per
risolvere il problema della bonifica della Caffaro.
Le prossime azioni che intende perseguire il Governo regionale
sono state presentate in una conferenza stampa dal presidente,
Roberto Maroni, insieme al vicepresidente, Mario Mantovani, al
sindaco di Brescia, Adriano Paroli e al presidente della
provincia, Daniele Molgora-.
´E´ una vicenda molto complessa - ha detto Maroni - sulla quale
siamo già ben presenti e per la quale intendiamo prendere
iniziative rapide. Iniziative particolarmente sentita dalla
città e che sono contenute nella Comunicazione illustrata oggi´.
´L´assessore e il vicepresidente - ha continuato - hanno fatto
una relazione molto dettagliata che ripercorre tutta la vicenda
e le novità emerse. Posso dire che sono stati sbloccati i 6,75
milioni di euro previsti dall´Accordi di Programma del 29
settembre 2009. Proprio in base a questa intesa siamo impegnati
a svolgere alcune attività. Quelle più importanti sono in capo
alla Sogesid, società in house del ministero. ´Vogliamo
governare il progetto di bonifica dell´area - ha sottolineato
Maroni - e garantire l´immediato avvio delle opere previste. I
fondi non saranno sufficienti, per cui ho anticipato al Governo
la richiesta che dia garanzia finanziaria della copertura di
tutti i fondi necessari, tenuto anche conto dei vincoli che il
patto stabilità impone ai sindaci´.
Il Lavoro Con Asl E Azienda Ospedaliera - ´Abbiamo svolto un
lavoro straordinario di informazione - ha detto il
vicepresidente Mantovani - e di formazione e per dare consigli
sulla Caffaro. Dal 2001 ad oggi i lavoratori ed ex lavoratori
della Caffaro sono stati monitorati attraverso un programma
epidemiologico e di controlli clinici straordinari per quanto
riguarda le patologie in questione. Il programma è ancora in
corso. Oggi ho incontrato sia il direttori dell´Asl che
dell´azienda ospedaliera e ho chiesto loro un programma
approfondito per rassicurare i cittadini. Sarà pronto fra una
decina di giorni e quando torneremo qui darò una rassicurazione
particolare su interventi specifici che vogliamo fare per la
salute dei cittadini e, in particolare, per le donne in
gravidanza. Il lavoro è stato fatto anche su 1.200 cittadini
residenti. E´ nostra volontà anche quella di reperire i fondi
necessari per dare tranquillità e serenità alla popolazione
residente´.
´Questo è un problema da risolvere- ha detto Terzi - non c´è
niente di più odioso per le persone del timore di crescere i
propri figli nel terrore di farli giocare in giardino, a scuola
o nei parchi pubblici. Se certi allarmi lanciati nei giorni
scorsi sono indubbiamente eccessivi, dobbiamo anche riconoscere
che sono comprensibili, perché nascono dalle esigenze profonde
dell´essere umano messo di fronte a rischi per la propria
salute. Quando si parla di ambiente e salute, che sono
strettamente connessi, non si scherza: questo è quello in cui
credo fermamente´.
Troppi Ritardi - La questione Caffaro, benché da tempo ben nota
agli organismi competenti, ha subito ritardi che sono andati
molto al di là di quanto ragionevolmente le comunità di Brescia,
Passirano e Castegnato possano sostenere.
´Non è accettabile che la progettazione degli interventi
previsti dall´Accordo di Programma - ha detto ancora Terzi - sia
stata avviata solo dopo 10 anni dall´istituzione del Sin (Sito
di Interesse Nazionale). A oggi, infatti, nelle aree di
competenza pubblica sono stati realizzati unicamente gli
interventi finanziati da Regione Lombardia con 6,75 milioni di
euro e Comune di Brescia, mentre, a causa delle lungaggini
burocratiche mancano all´appello le iniziative in capo al
Ministero dell´Ambiente´.
Da qui, dunque, l´impego a lavorare dando priorità 1 al caso
Caffaro.
Le Azioni Che Saranno Attivate - Regione Lombardia, quindi, ha
deciso di rafforzare da subito il ruolo di stimolo e
coordinamento degli interventi di competenza pubblica previsti
dall´Accordo di Programma. Presto, poi, verrà costituito un
Gruppo di lavoro con la partecipazione degli Enti Locali, di
Arpa, dell´Asl. L´invito a partecipare sarà esteso anche ai
rappresentanti dell´Università e dell´Istituto Zooprofilattico
Sperimentale.
Monitoraggio E Trasparenza - Regione Lombardia coordinerà il
processo complessivo delle attività, monitorando lo stato di
attuazione di ogni intervento. Il tutto nell´ottica di una
trasparenza completa, fondamentale per tornare a dare fiducia e
speranza alle comunità.
Nuove Tecnologie - La novità sarà anche l´applicazione di nuove
tecnologie di bonifica di suoli e falda contaminati.
I Rapporti Col Ministero - ´Staremo col fiato sul collo del
Ministero - ha aggiunto Terzi - facendoci portavoce degli
interessi di Brescia, perché vogliamo che sia garantita la
completa realizzazione degli interventi nei tempi previsti.
Un´altra buona notizia è che entro la fine della prossima
settimana sarà sottoscritta la convenzione fra Ministero e
Sogesid. Chiederemo al Governo garanzie quanto alle necessarie
coperture finanziarie per sostenere i costi degli interventi di
bonifica, a partire da quelli indispensabili per il mantenimento
in funzione delle attività di messa in sicurezza.
La Riperimetrazione Del Sin - Regione Lombardia proporrà di
riperimetrare il sito in accordo con gli Enti locali, per
ridimensionare le aree di competenza ministeriale e consentire
la gestione locale delle attività di bonifica e di
riqualificazione. |
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