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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Aprile 2013
 
   
  DOMANDE FREQUENTI: NUOVE NORME UE PER RENDERE GLI AUTOMEZZI PESANTI PIÙ SICURI ED ECOLOGICI LA SITUAZIONE ATTUALE

 
   
  Bruxelles, 16 aprile 2013 - Attualmente sono 6,5 milioni i veicoli commerciali pesanti (ossia con un peso massimo superiore a 3,5 tonnellate) in circolazione nell’Ue. I costruttori di automezzi pesanti dell’Ue figurano tra i leader mondiali nella progettazione intelligente e innovativa dei veicoli. La fabbricazione degli automezzi e il settore del trasporto di merci su strada impiegano circa sei milioni di persone nell’Ue. Il trasporto di merci su strada è essenziale per la crescita economica dell’Europa in quanto rappresenta oltre il 70% del trasporto terrestre di merci (in tonnellate-km) nell’Ue - oltre l’80% del volume (tonnellate) e oltre il 90% del valore delle merci (euro) - e rappresenta circa l’1,5% del Pil. Poiché la maggior parte delle merci in Europa verranno probabilmente trasportate su strada nel prossimo futuro, il settore dei trasporti deve impegnarsi maggiormente per gestire la domanda esistente in modo sostenibile ed efficiente dal punto di vista delle risorse. Nell’ue i trasporti dipendono dal petrolio e dai prodotti petroliferi per circa il 90% del loro fabbisogno di energia. La riduzione del consumo di carburante nel trasporto stradale di merci a lunga distanza darà un contributo molto importante dal punto di vista economico e ambientale. La normativa attuale Le norme Ue relative ai veicoli commerciali pesanti sono state stabilite negli anni ‘80 (direttiva 96/53/Ce) al fine di raggiungere tre obiettivi principali: proteggere le infrastrutture, garantire la sicurezza stradale e garantire la libertà di concorrenza nel mercato unico. Al momento dell’adozione della direttiva le norme erano concepite senza tener conto dei criteri di efficienza energetica o di obiettivi ambientali. La direttiva 96/53/Ce limita il peso massimo di veicoli commerciali pesanti a 40 tonnellate (44 nel trasporto combinato) e la lunghezza a 18,75 metri. Esistono eccezioni possibili a queste dimensioni, ma la decisione spetta a ciascuno Stato membro sulla base del principio di sussidiarietà e delle condizioni locali. In pratica oggi le norme attuali impediscono effettivamente l’introduzione di progetti innovativi, ad esempio le cabine dalla forma più arrotondata, che sono fondamentali per aumentare l’efficienza dei carburanti e la sicurezza. Circa un quinto delle emissioni totali di Co2 dell’Ue proviene dal trasporto su strada, di cui i veicoli commerciali pesanti rappresentano un quarto. Nonostante alcuni miglioramenti in termini di efficienza dei carburanti ottenuti negli ultimi anni, le emissioni dei veicoli commerciali pesanti continuano ad aumentare, soprattutto a causa dell’aumento del traffico di merci su strada. Le norme esistenti necessitano urgentemente di un aggiornamento per tenere il passo con il progresso tecnologico. Dei 6,5 milioni di automezzi pesanti attualmente presenti sulle strade europee, almeno un milione, che opera regolarmente su lunghe distanze, potrebbe trarre vantaggio dai nuovi veicoli più aerodinamici. Che cosa proponiamo? Una migliore aerodinamica: le proposte della Commissione sono dirette a facilitare l’introduzione di veicoli più aerodinamici, in particolare consentendo ai costruttori di progettare le cabine degli automezzi pesanti con una forma arrotondata e di dotare i veicoli di alettoni aerodinamici sulla parte posteriore del rimorchio. Si tratta di piccoli cambiamenti che tuttavia hanno un impatto considerevole sull’aerodinamica e l’efficienza dei consumi, soprattutto nelle percorrenze più lunghe. Insieme questi miglioramenti possono ridurre il consumo di carburante e le emissioni fino al 10%, senza alterare la capacità di carico. Essi permetterebbero di risparmiare fino a 5 000 Eur l’anno in costi di carburante per un tipico automezzo che opera su lunghe distanze e con una percorrenza di 100 000 km. Una maggiore sicurezza stradale: l’attuale forma a mattone può accrescere la gravità delle lesioni agli utenti della strada in caso di collisione e riduce inoltre il campo visivo laterale del conducente. La forma più arrotondata delle cabine aerodinamiche aumenterà il campo visivo del conducente e, in caso di urto a bassa velocità, può ridurre l’impatto su un utente vulnerabile della strada, contribuendo a salvare ogni anno da 300 a 500 vite di utenti stradali vulnerabili: una riduzione del 10% della mortalità stradale nell’Ue nei casi che coinvolgono automezzi pesanti. Le nuove cabine dovrebbero inoltre aumentare il comfort del conducente grazie ad uno spazio maggiore e consentire l’uso degli airbag. Un migliore trasporto intermodale: per agevolare il trasporto intermodale saranno ridotte le pratiche amministrative per facilitare il trasferimento dei container di 45 piedi (i container più usati per le lunghe distanze) tra navi, strade e ferrovie. Ad esempio, non sarà più necessario un permesso speciale. Miglioramenti per le imprese europee e per la creazione di posti di lavoro nella produzione automobilistica: i costruttori europei di veicoli pesanti sono leader del mercato globale e il settore costituisce uno dei maggiori investitori industriali nella ricerca e nello sviluppo. La produzione dei nuovi automezzi pesanti con cabine aerodinamiche e alettoni posteriori aerodinamici fornirà un’occasione ai produttori europei per sviluppare nuovi modelli diretti a soddisfare la domanda globale di automezzi pesanti più ecologici ed efficienti. Sovraccarico: oggi, fino ad un terzo dei veicoli controllati sono sovraccarichi; tale situazione causa danni alle infrastrutture, compromettendo la sicurezza stradale e generando un costo per i contribuenti di circa 950 milioni di Eur l’anno. L’uso di sistemi di pesatura a bordo e di stazioni per il rilevamento del peso con il veicolo in movimento sulle strade principali consentiranno di concentrare automaticamente i controlli sui veicoli sovraccarichi. Lo sviluppo di un controllo automatico mirato consentirà di evitare di fermare inutilmente circa 75 000 veicoli l’anno e permetterà alle autorità di controllo di risparmiare circa 140 000 ore di lavoro inutile. Favorirà inoltre i processi di fabbricazione basati su consegne in tempi stretti, in quanto le fermate superflue saranno eliminate. La proposta interessa i veicoli commerciali pesanti e gli autobus, ma anche altre categorie più piccole di veicoli specificate nella direttiva. Nel giugno 2012 il Vicepresidente Kallas ha fornito delle linee guida sulle condizioni alle quali gli automezzi più lunghi possono attraversare le frontiere. L’aspetto principale di tali linee guida consiste nel sottolineare che l’uso di automezzi più lunghi è di competenza dei singoli Stati membri, in linea con il principio di sussidiarietà, in funzione delle diverse condizioni locali. Nessuno Stato membro è tenuto ad autorizzare l’uso di veicoli più lunghi se non lo ritiene opportuno. Le linee guida specificano inoltre che i veicoli più lunghi possono attraversare le frontiere tra due Stati membri confinanti che autorizzano il loro uso finché ciò rimane limitato al trasporto tra quei due Stati membri e non incide sensibilmente sulla concorrenza internazionale. Le suddette linee guida sono ora incorporate nella revisione della direttiva. In poche cifre • Le cabine con forma arrotondata dell’automezzo e gli alettoni aerodinamici sulla parte posteriore del rimorchio potrebbero consentire di risparmiare fino a 5 000 euro l’anno in costi di carburante per un tipico automezzo che opera su lunghe distanze e con una percorrenza di 100 000 km. • Dei 6,5 milioni di automezzi pesanti attualmente presenti sulle strade europee almeno un milione, che opera regolarmente su lunghe distanze, potrebbe trarre vantaggio dalle nuove misure. • La combinazione di alettoni aerodinamici (spoiler posteriori) e di cabine dalla forma arrotondata degli automezzi pesanti può ridurre il consumo di carburante fino al 10%; • La modifica del modello della cabina degli automezzi pesanti potrebbe salvare tra 300 e 500 vite l’anno nell’Ue, • mentre una percentuale relativamente elevata di automezzi pesanti è in sovraccarico, circa 75 000 automezzi di questo tipo vengono fermati ogni anno senza motivo e costano alle autorità di controllo 140 000 ore che potrebbero essere risparmiate o utilizzate per altri scopi.  
   
 

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