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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Aprile 2013 |
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LA PROVINCIA DI ROMA ATTIVA PIANO PAGAMENTO DEBITI VERSO LE IMPRESE IN ATTUAZIONE DEL D.L. 35/2013
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Roma, 17 aprile 2013 - Il Commissario Straordinario, Umberto
Postiglione, i Sub Commissari, Clara Vaccaro, Paola Berardino, Antonio
Colaianni e il Ragioniere Capo della Provincia di Roma, Marco Iacobucci hanno
incontrato ieri mattina nella sala Di Liegro di Palazzo Valentini le
associazioni datorali di categoria del territorio.
Tema dell’incontro l’attivazione da parte dell’Amministrazione provinciale
del piano pagamenti dei debiti verso le imprese in attuazione del dl 35/2013.
Grazie alla solidità del proprio bilancio e della programmazione
finanziaria la Provincia di Roma potrà pagare già nel corso di questa settimana
i primi 16 milioni di euro nei confronti delle aziende creditrici per debiti
maturati fino al 31/12/2012.
Il totale complessivo del debito non pagato al 31/12/2012 da parte
della Provincia ammonta a 60 milioni di euro. In attuazione delle disposizioni
normative contenute nel decreto tali debiti potranno essere estinti per il 90%
entro il mese di maggio e per il restante 10% entro il mese di luglio.
Le disponibilità di cassa della Provincia, oltre 170 milioni di euro al
31/03/2013, consentono di pagare da subito una cifra cospicua dei propri debiti
(16 milioni) e consentirà di pagare la restante quota senza dover ricorrere ad
anticipazioni di cassa o all’attivazione del prestito trentennale previsto nel
decreto.
Le altre amministrazioni del territorio che si trovano in difficoltà
con la cassa non potranno dare risposte immediate, per cui, la Provincia
interverrà non solo con i pagamenti a favore delle imprese ma anche con i
pagamenti a favore dei comuni (oltre 10 milioni di euro) che in tal modo
potranno avere le risorse di cassa per liquidare a loro volta i debiti nei
confronti delle imprese.
Si tratta di un intervento molto atteso non solo dalle categorie
produttive, volto a dare ossigeno al tessuto imprenditoriale messo a dura prova
dalla perdurante crisi economica, ma anche atteso dagli enti locali, nelle cui
casse, come più volte ribadito, restano ferme le risorse necessarie a garantire
un corretto programma di investimenti infrastrutturali.
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