Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Aprile 2013
 
   
  DISPOSITIVI DI RAFFREDDAMENTO FUNZIONANTI CON L´ELETTRICITÀ PRODOTTA DAL LORO STESSO CALORE

 
   
  Bruxelles, 17 aprile 2013 - I generatori termoelettrici sono dispositivi che non consumano elettricità poiché ottengono l´energia di cui hanno bisogno per funzionare proprio dal calore che generano. Questi generatori convertono il calore direttamente in energia elettrica sfruttando un fenomeno chiamato "effetto Seebeck", in cui una differenza di temperatura tra due diversi conduttori o semiconduttori elettrici produce una differenza di tensione tra essi. Quando si applica calore a uno dei due conduttori o semiconduttori, gli elettroni riscaldati scorrono verso quello più freddo. Se la coppia è collegata mediante un circuito elettrico, una corrente diretta (Dc) scorre attraverso quel circuito. La generazione termoelettrica è ampiamente usata in applicazioni militari e aerospaziali; il rover Curiosity su Marte è un ottimo esempio di questo. Queste applicazioni sono normalmente usate per ambienti con temperature da medie ad alte (da 250°C a 1200°C). Per ottimizzare le applicazioni termoelettriche per scopi civili, la tecnologia deve essere adattata a temperature più basse, ed è questo l´obiettivo del progetto Geter ("Thermoelectric generation with residual heat energy"), finanziato dall´Ue, presso l´Università Pubblica della Navarra, in Spagna. Ricercatori dell´università hanno prodotto un prototipo di dispositivo termoelettrico che si raffredda da solo e che raggiunge un raffreddamento "gratuito" di oltre 30°C. L´obiettivo è quello di trasformare questo prototipo in un sistema per far funzionare i convertitori e i trasformatori usati nelle centrali a energia rinnovabile, ad esempio, eoliche, solari fotovoltaiche, solari termoelettriche e idroelettriche. "Quando questi dispositivi sono in funzione, essi generano calore e devono essere raffreddati", spiega David Astrain-ulibarrena, ricercatore capo del progetto. "In molti casi, vengono usati scambiatori di calore con ventilatori che devono essere alimentati esternamente e consumano quindi una certa quantità di corrente elettrica". "Ciò che noi facciamo è sfruttare il flusso di calore emesso dai convertitori e dai trasformatori di corrente per produrre l´energia elettrica necessaria per far funzionare i ventilatori", ha aggiunto. "In questo modo noi otteniamo il raffreddamento del dispositivo e controlliamo la sua temperatura, ma senza nessun costo energetico". Questa applicazione termoelettrica che si raffredda da sola è soltanto uno dei filoni di attività dei partner del progetto, il cui obiettivo generale è quello di sviluppare generatori termoelettrici che permettono di trasformare in energia elettrica anche bassi livelli di energia termica; in altre parole, flussi residui di calore con temperature inferiori a 250°C. "Le migliori prospettive future riguardanti la generazione termoelettrica hanno a che fare con lo sfruttamento delle fonti gratuite di calore, come i flussi residui di calore", dice il prof. Astrain. "In Spagna, il 40 per cento dell´energia di base è sprecato sotto forma di calore residuo. Questa fonte di calore è difficile da sfruttare con i sistemi convenzionali per produrre energia elettrica, come le turbine a vapore e gas". All´interno della struttura di questo progetto, il team di ricerca ha sviluppato e convalidato sperimentalmente un modello computazionale che mostra di essere in grado di ottenere fino a 1 kW di energia elettrica per ogni metro cubo di una canna fumaria industriale. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.unavarra.es/     
   
 

<<BACK