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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Aprile 2013
 
   
  18 APRILE 2002, MARONI INCONTRA I PARENTI DELLE VITTIME

 
   
  Milano, 17 aprile 2013 - Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha incontrato nel suo ufficio i parenti delle vittime della strage del 18 aprile 2002, quando un piccolo aereo da turismo andò a schiantarsi contro il 26° piano di Palazzo Pirelli, uccidendo due avvocatesse della Regione e ferendo altre 70 persone. All´incontro con il presidente erano presenti anche alcuni di coloro che furono feriti, come Rosangela Capuzzo, che rimase gravemente ustionata nell´inferno del palazzo in fiamme. Il Ricordo - Nei loro racconti gli istanti terribili di quei momenti: "Gli attentati dell´11 settembre erano avvenuti solo un anno prima, ho pensato che i terroristi avessero colpito anche noi", ha raccontato un altro dipendente regionale, che il 18 aprile di 11 anni fa salì dal 25° piano per prestare i primi soccorsi. Il fratello di Anna Maria Repetti, una delle due vittime, l´ha descritta come innamorata del suo lavoro: "Anna - ha sottolineato - teneva tantissimo alla sua professione. Per noi questo giorno è sempre doloroso, ma è importante conservare la memoria di quel sacrificio. Siamo felici che il presidente della Regione ci abbia voluto incontrare di persona". Commosso anche il ricordo della madre di Anna: "Sono passati tanti anni - racconta - ma è sempre come se fosse ieri. Il dolore non è passato, anche se non abbiamo voluto farci travolgere da questo dramma. Il pensiero più profondo, però, è per il mio nipotino, che aveva solo quattro anni, è che è dovuto crescere senza l´affetto della sua mamma". Il presidente Maroni, che ha omaggiato le donne con un grande mazzo di fiori bianchi, ha assicurato: "Qualsiasi cosa abbiate bisogno, noi ci siamo". Le Celebrazioni - Giovedì si terranno altri momenti di ricordo di quel tragico giorno. Il presidente della Regione Lombardia ha anticipato l´incontro con i dipendenti e con i parenti delle vittime, solo perché impossibilitato ad essere a Milano a causa della concomitanza con le votazioni per le elezioni del presidente della Repubblica. La Dinamica Degli Eventi - Il 18 aprile del 2002 Luigi Fasulo, 67 anni, pilota svizzero, decollò a bordo di un Rockwell Commander 112Tc Hb-ncx dall´aeroporto di Locarno (Ch) alle 17.15 con destinazione Milano-linate, dove avrebbe dovuto effettuare uno scalo per poi rientrare a Locarno alle 18.15. Alle 17.42 Fasulo comunicò la presenza di un´anomalia al carrello. La torre di controllo di Milano gli ordinò un percorso aereo a forma di ellisse lungo la periferia della città. Fasulo, probabilmente impegnato nel controllo dei vari comandi, non si accorse di aver sbagliato rotta, e, invece di dirigersi sul circuito di attesa, andò verso il grattacielo Pirelli. Alcuni testimoni riferirono di aver visto l´aereo accennare una virata con il motore al massimo, ma ormai era troppo tardi per evitare l´ostacolo. Alle 17.46 il Commander di Fasulo si schiantò contro il 26º piano di Palazzo Pirelli, sprigionando immediatamente un vasto incendio, che sarebbe stato spento solo dopo alcune ore. Le Vittime - Nel terribile incidente persero la vita, oltre a Luigi Fasulo, che si trovava da solo a bordo dell´aereo, Anna Maria Rapetti e Alessandra Santonocito, due funzionarie dell´avvocatura regionale, impiegate al piano dove si è schiantato l´aereo. Vi furono inoltre circa 70 feriti. L´inchiesta - Scartata abbastanza rapidamente l´ipotesi di un attentato, suggerita in un primo momento dagli eventi tragici dell´11 settembre 2001 negli Stati Uniti, vennero formulate alcune congetture, tra le quali il guasto tecnico e il suicidio. Alla fine del 2002, nella relazione d´inchiesta riguardo l´incidente, l´Ansv (Agenzia nazionale per la Sicurezza al Volo) chiarì che la causa probabile era da ricercare nell´incapacità del pilota di gestire in maniera adeguata la condotta della fase finale del volo in presenza di problematiche tecnico-operative ed ambientali.  
   
 

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