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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Aprile 2013 |
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RADIO DIGITALE? UN MERCATO IN CRESCITA E INNOVATIVO
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Trento, 17 aprile 2013 - “Il
Trentino è un territorio vocato all’innovazione tecnologia - esordisce Isabella
Bressan, che per la Provincia autonoma di Trento ha l´incarico dirigenziale in
materia di innovazione - noi siamo una piccola terra dai grandi numeri, abbiamo
500.000 abitanti con il 70% di foreste ma una spesa in ricerca e sviluppo che
supera la media europea”. Si è aperto con un focus sullo sviluppo del
territorio trentino il convegno “The digital radio experience: Case studies on
going digital” a Riva del Garda organizzato dal World Dmb in collaborazione con
Trentino Network e Club Dab Italia. Successivamente Alexander Dehmel è
intervenuto sul futuro della radio, evidenziato che questo è un mercato in
continua crescita: “Nel Regno Unito sono stati venduti 20 milioni di dispositivi
radiofonici e in Italia questo processo sta iniziando con 5 mila radio digitali
vendute”.
“Tra gli investimenti territoriali più importanti rientrano sicuramente
– ha proseguito Isabella Bressan – lo sviluppo della dorsale in banda ultra
larga. Entro quest’anno attiveremo in fibra ottica tutte le centrali
telefoniche di Telecom Italia garantendo così la possibilità di navigare a 20
Megabit a ogni famiglia ed entro il 2018 porteremo la fibra ottica in ogni
abitazione”. Il Trentino però è anche un territorio dotato di ben 12 centri di
ricerca pubblici che vengono stimolati dalla pubblica amministrazione a
produrre innovazione: “Sono diversi i settori che meritano attenzione in
Trentino – ha spiegato Andrea Bondi – responsabile dell’area Energy e Territorio
di Trento Rise – dal turismo all’ambiente passando per la sanità. Noi stiamo
lavorando nell’ottica di rendere Trento una città intelligente dotata di
servizi e tecnologie capaci di salvaguardare la popolazione, per esempio
attraverso il monitoraggio del transito delle merci pericolose, e consentire un
utilizzo efficiente delle risorse territoriali”. Sono apparsi, dunque, questi
tra i motivi fondamentali che hanno spinto l’Agcom (Autorità per le Garanzie
nelle Comunicazioni) a scegliere la Provincia di Trento come terra da cui
iniziare il processo di trasmissione radio in digitale.
Dal Trentino, dunque, si può partire per innovare il resto d’Italia:
“Se uniamo banda larga e nuove trasmissioni digitali – ha affermato Christian
Vogg, Direttore dell’Ebu, European Broadcastin Union - allora nel prossimo
futuro avremmo servizi diversi basati su Ip. Questo porterà grandi benefici: il
suono garantito dallo standard Dab+ è migliore dell’analogico, le offerte di
trasmissioni sono maggiori, i servizi sul traffico e altre informazioni utili
sono più dettagliati e questo garantisce maggiore sicurezza ai cittadini”.
Riguardo alle trasmissioni digitali, però, bisogna pensare che ci
saranno degli anni di transizione. Il passaggio al digitale non è garantito da
uno switch-off così c’è bisogno di una tecnologia capace di accompagnare questa
fase di transizione: “Noi abbiamo pensato all’eurochip – ha proseguito
Christian Vogg- un microprocessore intelligente capace di garantire la
ricezione del segnale analogico e digitale. Questo crea sicuramente un nuovo
mercato da indagare. Al momento le industrie hanno già questo microchip, ora
vanno semplicemente convinte di partire con la produzione”. Il mercato della
radio digitale è un mercato in crescita in tutta Europa: “In questo settore –
ha specificato Alexander Dehmel, Consulente Marketing Senior, Gfk - la Gran
Bretagna detiene il record con più del 40% di radio digitali vendute pari a
circa 2 milioni di dispositivi radiofonici. La Norvegia, la Danimarca, il Regno
Unito e la Svizzera hanno venduto un 30% di radio digitali mentre in Italia
questo processo sta iniziando ora”.
Il 60% dell’ascolto della radio avviene in automobile e al momento i
principali produttori di automobili offrono la radio digitale di serie o come
optional nelle nuove vetture. Ma quali sono i vantaggi? “Se per esempio stiamo
viaggiando in automobile da Trento a Vienna - ha spiegato Hanns Wolter del
Comitato Tecnico World Dmb - e abbiamo a disposizione una radio digitale,
avremmo la possibilità di non perdere il servizio informativo scelto con il
cambio di frequenze”. Il futuro della radio digitale, dunque, appare
caratterizzato da una continua evoluzione: dovrà aprirsi maggiormente al web e
mettere in atto nuove soluzioni integrate, garantire contenuti interattivi e
adattarsi a ogni tipo di ricevitore radiofonico. Sulla base di ciò hanno preso
vita alcune soluzioni Aftermarket industriali: “Noi sviluppiamo diversi
microprocessori per le automobili – ha riportato Giorgio Guana della Pure – per
garantire maggiore confort e sicurezza. Tra questi rientrano dispositivi di
ricezione della radio digitale in grado di ricevere anche lo standard americano
e giapponese”. Cambiare radio nella propria automobile è un’operazione che
richiede, al momento, l’intervento di uno specialista, ma sono diverse le
realtà aziendali, come la Fiamma S.p.a, Connects2 e Calearo Group, che stanno
sviluppando dispositivi facili da usare e applicare alla propria automobile e
specialmente economicamente vantaggiosi.
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