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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Aprile 2013
 
   
  GESTIRE E COMUNICARE LE EMERGENZE PER LA SALUTE: UN SEMINARIO A TRENTO

 
   
  Trento, 17 aprile 2013 - Le amministrazioni pubbliche sono talvolta chiamate ad affrontare e gestire complesse situazioni derivanti da allarmi o preoccupazioni, più o meno giustificate, per la salute pubblica legate alla presenza di fattori di rischio ambientali accertati o sospetti, collegati ad esempio ad attività industriali o agricole. In Trentino è accaduto ad esempio per il "caso Acciaieria Valsugana" e per l´esposizione a fitofarmaci impiegati in frutticoltura in valle di Non, due casi di cui si è tra l´altro parlato oggi al workshop "Determinanti ambientali: identificazione, gestione e comunicazione dei rischi per la salute" organizzato dall´Assessorato alla salute e politiche sociali e dall´Ufficio regionale per l´Europa dell´Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Obiettivo del seminario, ospitato presso il Polo universitario delle Professioni sanitarie dell´Apss, è quello di mettere gli operatori della salute nelle condizioni conoscitive migliori per una corretta gestione e comunicazione alla popolazione dei rischi per la salute derivanti dalle "emergenze" industriali o ambientali, in particolare a livello locale. Ecco spiegato perchè tra gli interventi al seminario due hanno riguardato le modalità con cui si sono affrontati in Trentino, da parte delle istituzioni, i casi dell´Acciaieria di Borgo Valsugana e dei fitofarmaci per l´agricoltura in valle di Non. La gestione di queste problematiche da parte delle autorità locali - questo il punto di partenza del seminario - richiede competenze e comporta interventi di diversa natura: non basta la capacità tecnica necessaria a valutare realisticamente la portata dei possibili impatti, occorre anche una accorta gestione delle informazioni, delle evidenze, della comunicazione sul rischio e delle relazioni con i portatori d´interesse più rilevanti. Un esempio che illustra bene queste problematiche è quello delle implicazioni di salute delle aree industriali, particolarmente difficile per la complessità, l´incertezza, la frequente carenza di dati affidabili, i forti interessi invariabilmente presenti che generano conflitti fra le istanze industriali, occupazionali e ambientali, la necessità di intraprendere simultaneamente azioni di ricerca e di bonifica. Il tema dei siti contaminati è per altro quanto mai attuale, anche a livello locale, dopo il recente decreto ministeriale di declassamento di 22 Siti di Interesse Nazionale a Siti di interesse regionale. Secondo i promotori del workshop, la crescente domanda di partecipazione nelle politiche di gestione del rischio da parte dei cittadini e gruppi di interesse rappresenta un´ottima opportunità per l´adozione di politiche partecipate e sostenibili, ma richiede in particolare alle autorità sanitarie ulteriori competenze in tema di risk management. E´ quindi importante quanto si è voluto fare a Trento, ovvero condividere le conoscenze accumulatesi in materia, e le migliori esperienze, a cominciare da quelle italiane più prossime. Di qui l´esposizione, accanto a quelli trentini, di alcuni casi studio riferiti a Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna.  
   
 

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