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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Aprile 2013 |
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BOLZANO: PATTO PER IL LAVORO: TERMINATA LA PRIMA FASE, MOLTE LE PROPOSTE EMERSE
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Bolzano, 17 aprile 2013 -
Quattromila visite in tre mesi sul sito web pattolavoro.It, con oltre 60
proposte concrete. E poi, il 16 aprile,
5 workshop tematici con 70 partecipanti in rappresentanza delle parti sociali a
discutere i documenti più concreti. Prosegue a pieno ritmo il percorso del
piano provinciale per il lavoro, che dovrebbe vedere la luce entro l´estate.
Fra i temi più interessanti emersi dai tavoli di confronto, la possibilità di
aprire ai contratti di solidarietà fra generazioni.
Affrontare con misure concrete, e in tempi brevi, i cambiamenti che,
complice anche la crisi economica, stanno investendo il mercato del lavoro in
Alto Adige. Questo l´obiettivo della Giunta provinciale, che ha deciso di
anticipare di un anno la stesura del nuovo piano provinciale per il lavoro, la
cui durata sarà di sette anni. La discussione pubblica ha preso il via nei mesi
scorsi sfruttando le possibilità di partecipazione offerte dalla rete: il blog
www.Pattolavoro.it, infatti, ha raccolto nel giro di tre mesi oltre 4mila
visite, con 119 contributi sottoforma di commenti, proposte, osservazioni e
documenti.
Tutto il materiale è stato valutato, "filtrato" e discusso
questa mattina nei 5 workshop (scuola, giovani e transizione sul mercato del
lavoro, lavoratori anziani, promozione dell´occupazione femminile, categorie
svantaggiate, altre tematiche del mercato del lavoro) coordinati dalla
Ripartizione Lavoro ai quali hanno partecipato una settantina di persone in
rappresentanza di parti sociali, mondo economico e cooperativo.
"La partecipazione è stata molto positiva - ha sottolineato il
direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn - le proposte analizzate e
discusse sono state circa 60, oltre la metà delle quali sono state valutate
positivamente quanto a efficacia e realizzabilità". "Il tutto - ha
proseguito il direttore di Dipartimento Andrea Zeppa - verrà ulteriormente
approfondito e confluirà nella prima bozza del piano che verrà sottoposto alla
Commissione provinciale per l´impiego il 16 maggio". L´organo, composto da
rappresentanti di pubblica amministrazione, sindacati e associazioni di
categoria, si riunirà una seconda volta il 6 giugno, e in caso di accordo il
piano per il lavoro approderà in Giunta provinciale per l´approvazione
definitiva.
"Nella discussione di carattere generale - ha sottolineato
l´assessore Roberto Bizzo - è emersa la necessità di prevedere misure di
rilancio dell´edilizia sfruttando le opportunità offerte dagli interventi di
recupero energetico degli edifici pubblici e privati". Tra le proposte
destinate a far maggiormente discutere, inoltre, c´è una sorta di contratto di
solidarietà generazionale. "Bisogna garantire un ricambio anche nella pubblica
amministrazione - ha proseguito Bizzo - e per farlo studieremo la possibilità
che i lavoratori vicini alla pensione riducano volontariamente il proprio
orario di lavoro per consentire l´ingresso ai giovani. Il tutto, ovviamente,
senza intaccare il trattamento contributivo di coloro che sono prossimi al
termine della propria esperienza lavorativa".
Per quanto riguarda i singoli argomenti oggetto degli workshop, ecco le
proposte più significative. In tema di occupazione femminile è molto sentita la
necessità di dare più flessibilità ai servizi della prima infanzia (orari e
graduatorie "slegate" dal luogo di residenza), mentre per i giovani
si punta sul rafforzamento e l´ampliamento degli stage formativi. Per le
categorie svantaggiate verranno discussi l´aumento sia dei contributi alle
imprese che inseriscono i lavoratori, sia delle risorse per l´assistenza
individuale sul luogo di lavoro. Per quanto concerne i lavoratori anziani verrà
richiesto un maggiore impegno alle aziende, che dovrebbero adeguare le
condizioni di lavoro all´età avanzata dei dipendenti (carichi, orari, ecc.),
mentre fra le altre tematiche è emersa la necessità di legare maggiormente la
formazione continua ai bisogni individuali di chi cerca il reinserimento
lavorativo o la riqualificazione professionale.
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