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Notiziario Marketpress di
Giovedì 18 Aprile 2013 |
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UDINE - COMITATO IMPRENDITORIA GIOVANILE CHIEDE IMPEGNO DALLA REGIONE
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Udine, 18 aprile 2013 - Un tavolo di confronto periodico con i giovani
imprenditori. I rappresentanti del Comitato imprenditoria giovanile della Cdc
di Udine chiedono un impegno concreto ai prossimi presidente e giunta
regionali, “perché la politica prenda seriamente coscienza della nostra realtà,
che è trasversale – spiegano –, in grado di riunire le esigenze di tutte le
categorie economiche, ma pure di presentare questioni specifiche da mettere al
centro delle azioni di sviluppo della regione”. E in Fvg, secondo i dati della
Cdc, le imprese giovanili sono infatti l’8,4% delle imprese attive, percentuale
inferiore all’11,5% dell’Italia e al 9% del Nordest; nel 2012 sono inoltre nate
meno imprese giovanili: dalle 1.896 del 2011 si è passati a 1.682 (-12%).
Contemporaneamente si stimano 17-18 mila disoccupati tra 15 e 34 anni: oltre il
50% del totale.
La proposta del tavolo di lavoro arriva dopo che il Comitato, che riunisce
i presidenti dei gruppi giovani di tutte le associazioni di categoria, aveva
richiesto ai candidati un confronto “all’americana”, “in cui volevamo
interpellarli tutti insieme – raccontano –. Capiamo che in campagna elettorale
i tempi siano serrati e non sia sempre possibile armonizzare le agende e li
ringraziamo comunque, sia chi ci aveva dato conferma per il dibattito sia chi
ci aveva dato disponibilità solo per un incontro singolo. Ci rammarichiamo però
che per un confronto vero e proprio, pur richiesto con anticipo, non si sia
trovata quella convergenza che su altri temi c’è invece stata. Per questo
chiediamo a chi guiderà la Regione che recuperi la giusta attenzione per
l’imprenditoria e l’occupazione dei giovani, le consideri vera priorità, e si
impegni a partecipare ad appuntamenti a cadenza semestrale, ad esempio, per
discutere di volta in volta nuove proposte e risultati raggiunti”. Il Comitato
ha già messo sul piatto alcuni temi, “che ci piacerebbe fossero approfonditi
assieme a noi, perché la politica impari a guardare di più l’economia con il
nostro sguardo”, dicono. Sulla scorta del motto “lasciateci lavorare”, i
giovani partono chiedendo minor burocrazia e più semplificazione, “anche e
soprattutto per la gestione dei contributi per lo sviluppo delle imprese:
troppo spesso le procedure sono così complesse che ci costringono a ricorrere a
consulenti esperti ed è chiaro che così non ha senso. Tra gli argomenti
importanti per il Comitato, oltre alla centralità dell’accesso al credito,
l’assistenza alla progettazione d’impresa e lo studio di forme alternative di
finanziamento per le Pmi, anche “lo stimolo a una “formazione”
all´imprenditoria, perché gli studenti, oggi, molto spesso non hanno idea di
che cosa significhi aprire o gestire un’impresa.
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