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Notiziario Marketpress di
Giovedì 18 Aprile 2013 |
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UMBRIA: PRESIDENTE MARINI SU CONGRESSO CISL
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Perugia, 18 aprile 2013 - In riferimento alle affermazioni del
segretario regionale della Cisl, Ulderico Sbarra, relative alla situazione
economica e sociale dell´Umbria e alle successive osservazioni mosse dal
segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, la presidente della Regione
Umbria, Catiuscia Marini, ha così replicato:
"Ho da sempre interpretato
il mio ruolo politico ed istituzionale ispirandolo all´ascolto di tutti e di tutte le loro
ragioni. E´ quello che ho fatto e continuerò a fare con grande rispetto. Questo
è il mio modo di essere e mi suscita amarezza ed anche sconcerto il sapere di
essere stata oggetto da parte del segretario generale della Cisl, Raffaele
Bonanni, di pesanti e negativi giudizi, attribuendomi atteggiamenti non
rispettosi nei confronti della Cisl, probabilmente sulla base di false
ricostruzioni degli accadimenti.
A dimostrazione di quanto io
sia profondamente rispettosa del ruolo dei sindacati, e sempre disponibile
all´ascolto, ho voluto partecipare comunque ai lavori del congresso della Cisl umbra sebbene sia stata
"dimenticata" di essere invitata a portare formalmente il saluto
della Giunta regionale e, per questo, ho
ricevuto le scuse formali del segretario regionale, Ulderico Sbarra. In
ogni caso, per amore di verità, voglio precisare che ho raggiunto la sede del
congresso della Cisl alle ore 16.30 e l´ho lasciata alle ore 18.10, una volta
terminata la relazione del segretario. Questa è la verità dei fatti.
Trovo quindi incomprensibile
che, dalla autorevole tribuna del congresso, il segretario Bonanni pronunci giudizi superficiali non tanto
rispetto alla mia persona, ma soprattutto rispetto all´azione di governo che io
personalmente e la Giunta regionale siamo impegnati a svolgere in un momento
delicatissimo e difficilissimo per il nostro paese e per la nostra Umbria.
Evidentemente il segretario Bonanni non mi conosce e non conosce il mio modo di
rapportarmi. Infatti, nonostante le grandi e gravi vertenze di rilievo
nazionale che l´Umbria vive ed ha vissuto in questi anni, ho avuto modo di
incontrare il segretario Bonanni una sola volta in Umbria, ma per un convegno
da lui promosso con l´allora Ministro del lavoro, Maurizio Sacconi.
In ogni caso ciò che mi ha
lasciata sconcertata, e quindi spinta ad una reazione, è stato l´aver ascoltato
le superficiali considerazioni sull´Umbria da parte del segretario Ulderico
Sbarra, dal quale non intendo prendere lezioni di moralità e trasparenza,
né intendo ascoltare lezioni di antisistema e anticasta da parte
di chi, come lui, in questi anni è cresciuto nel sistema.
L´umbria è terra colpita pesantemente dalla crisi, ma non fiaccata
nella forza e nell´orgoglio della sua gente e dei suoi imprenditori che non
possono essere accusati, con superficialità e inaccettabili generalizzazioni,
di irregolarità, di evasione fiscale e lavoro nero, così come non si può
genericamente accusare l´intera pubblica amministrazione umbra di diffuse
pratiche clientelari. Paragonare poi l´Umbria nelle sue articolazioni politiche
ed istituzionali, nel suo modo di operare, nella sua azione di governo a
Regioni nelle quali ampia e diffusa è la presenza di organizzazioni criminali
che, in alcuni casi, pervadono la stessa azione istituzionale, non solo mi fa
indignare come cittadina, ma mi impone una durissima e ferma contestazione a sì
fatte tesi.
Sono certa di interpretare il
sentimento di tanti umbri, tanti lavoratori, anche iscritti alla Cisl, che si
sono sentiti a disagio di fronte ad un ritratto dell´Umbria ´come di una terra
stracciona´, tratteggiato da chi si limita alle parole e non avanza proposte
concrete per contribuire a quel necessario cambiamento che non riguarda
soltanto l´azione politica e di governo, ma deve coinvolgere anche le forze
economiche e sociali che direttamente sono protagonisti nella possibile
crescita economica della nostra regione e del nostro paese.
Dovrebbe sapere il segretario
Sbarra che in Umbria lavoratori e gli
imprenditori provano a resistere e a reagire con la fatica del lavoro,
dell´onestà e della trasparenza alla difficilissima situazione che imporrebbe un grande senso di
responsabilità da parte di tutti anziché frettolose e superficiali analisi.
Non vorrei inoltre, che a
fronte della legittima rappresentanza degli interessi dei lavoratori, si voglia
invece perseguire un disegno politico i cui contorni restano comunque poco
chiari.
Al segretario Bonanni vorrei
infine ricordare che la sottoscritta, in qualità di presidente di Regione,
assieme ai colleghi presidenti di tutte le Regioni, dal maggio del 2010 ha
sempre rappresentato con determinazione l´interesse dei cittadini umbri, dei
lavoratori e delle imprese, di fronte ai provvedimenti che si andavano
assumendo da parte del Governo di allora come anche di questo ancora in carica.
Un complesso di politiche e provvedimenti che temevamo avrebbero duramente
colpito lavoratori, famiglie e imprese, determinando conseguenze economiche e
sociali gravissime, come la situazione attuale ci dimostra. Forse una maggiore
unità delle organizzazioni sindacali avrebbe potuto attutire gli effetti di
questi provvedimenti su cittadini, lavoratori, pensionati e imprese".
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