Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Aprile 2013
 
   
  APPROVATI DALLA GIUNTA REGIONALE DUE INTERVENTI CULTURALI STRATEGICI PER LA MAREMMA

 
   
  Firenze, 18 aprile 2013 – Due importanti interventi strategici per il rilancio culturale e turistico della Maremma sono stati decisi negli ultimi giorni dalla Giunta regionale. “Con il progetto regionale Investire in cultura vogliamo valorizzare il nostro patrimonio culturale, dalle testimonianze più antiche alle massime espressioni di arte contemporanea – afferma l’assessore regionale alla cultura al turismo e al commercio Cristina Scaletti -. E ora abbiamo dato il via ad interventi decisivi sul Giardino di Daniel Spoerri a Seggiano e sul Centro Etruschi“. Per quanto riguarda Spoerri, attraverso un bando internazionale, la Regione, in collaborazione con il Comune, affiderà l’ampliamento di uno dei più importanti parchi di arte contemporanea ad una figura professionale di rilievo internazionale. “La Toscana si conferma una vera e propria casa per la creatività di grandi maestri; non a caso siamo la regione in Italia con più parchi d’arte contemporanea – aggiunge l’assessore Scaletti -. Questo intervento è un altro passo in avanti verso la costruzione di una rete regionale dell’arte contemporanea, in sinergia e in accordo con gli enti locali, le associazioni, le istituzioni e mediatori culturali. Vogliamo garantire un’offerta turistica culturale completa e di qualità, per intercettare gusti ed interessi diversi e stimolare la creatività dei giovani talenti”. All’inizio degli anni ’90 l’artista svizzero Daniel Spoerri ha cominciato ad installare un parco di sculture nella Toscana meridionale, circa 60 km da Grosseto. Attualmente ci sono 103 opere di 50 artisti diversi, da scoprire su un terreno di circa 16 ettari. Nel 1997 “Il Giardino di Daniel Spoerri” e` stato riconosciuto e ufficialmente inaugurato come Fondazione dal ministero della cultura italiano. L’idea del Centro di documentazione/Polo Tematico sulla civiltà etrusca è invece da ritenersi strategica nel quadro delle politiche che la Regione intraprende sia sul piano culturale che turistico. “Il primo passo è la predisposizione di uno studio di fattibilità che definisca le caratteristiche funzionali e gestionali del Centro, dalla localizzazione alla sua valorizzazione – sottolinea Scaletti – . La Regione ha già stanziato i fondi per il bando pubblico relativo allo studio. Per il progetto le risorse verranno reperite nell’ambito del Piano della cultura. E per garantirne il buon esito, la Regione svolgerà tutte le attività di raccordo con il Ministero dei beni culturali, il Comune di Grosseto e le altre istituzioni locali e comunitarie coinvolte”. L’etruria antica si estendeva lungo il Tirreno, dall’alto Lazio alla Toscana del Nord e, verso l’interno, fino all’Umbria ed all’Emilia Romagna. Oggi le testimonianze i più importanti siti archeologici etruschi sono localizzati in Toscana e nel Lazio. La Provincia di Grosseto si trova così in una posizione baricentrica, molto favorevole anche rispetto ai flussi turistici determinati dall’offerta balneare e dall’offerta culturale dell’Italia centrale. Per questo la realizzazione del Centro a Grosseto rappresenta un punto di forza anche in termini di potenzialità di attrazione, non solo della Maremma ma di tutta la regione La realizzazione del Centro sulla Civiltà Etrusca è anche l’occasione per proporre a livello nazionale un intervento esemplare di valorizzazione del parco archeologico di Roselle che possa coniugare all’attività di tutela la realizzazione di tutti i servizi più moderni destinati all’accoglienza del pubblico. Il Centro diventerà luogo di sintesi per raccordare e mettere a sistema la conoscenza e la trasmissione al grande pubblico della cultura e della storia degli Etruschi, esaltando i contenuti comuni di un patrimonio diffuso che oggi, in termini di valorizzazione, rischia di rimanere frammentario .  
   
 

<<BACK