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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Aprile 2013 |
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ALLOGGI IN LOCAZIONE 2013, NUOVI CRITERI PER AIUTARE GLI INQUILINI A BASSO REDDITO. LA REGIONE MARCHE STANZIA FONDI PROPRI
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Ancona, 22 aprile 2013 - Aiutare
gli inquilini a basso reddito, attraverso un contributo regionale che abbatta
il costo degli affitti sostenuto dalle famiglie in difficoltà economiche. È
l’obiettivo di un proposta di deliberazione che la Giunta regionale ha inviato
al Cal (Consiglio delle autonomie locali) per il previsto parere, prima
dell’adozione definitiva. La delibera individua i criteri di riparto del Fondo
2013 destinato alle locazioni private, nell’ambito delle iniziative di sostegno
delle politiche abitative. Sono disponibili 1 milione e 250 mila euro. La
proposta indica come beneficiari i cittadini in possesso di una capacità
economica (valore Isee) non superiore all’assegno sociale Inps 2013, pari a €
5.749,90. Il contributo andrà calcolato in modo che l’incidenza del canone
annuo sul valore Isee si riduca al 50 per cento, con un contributo massimo pari
a € 1.149,98 (un quinto dello stesso assegno sociale 2013). La proposta di
riparto è stata concertata con le organizzazione sindacali degli inquilini
maggiormente rappresentativa a livello locale. “Nonostante l’azzeramento del
Fondo statale dal 2012 – afferma l’assessore all’Edilizia pubblica, Antonio
Canzian – la Regione continua a sostenere le famiglie in difficoltà con risorse
proprie. Negli ultimi anni si è verificato un progressivo aumento delle domande
per usufruire del contributo di sostegno alle abitazioni in locazione: dalle
6.300 del 2002, siamo passati alle 9.300 del 2012, con una contestuale
riduzione delle risorse disponibili. Dal 2002 al 2012 il rapporto dei
contributi rispetto al fabbisogno è sceso dal 37 all’8 per cento. Aumentano,
quindi, le richieste, calano i fondi disponibili, rendendo necessario
massimizzare gli effetti del sostegno, indirizzandolo prioritariamente verso le
fasce dei cittadini a più basso reddito, che devono sostenere un affitto
notevolmente oneroso rispetto alla loro capacità economica”. La scelta è stata
quella di uniformare la presentazione delle domande all’assegno sociale Inps
2013, rispetto ai due assegni sociali annui in precedenza ammessi e valutati.
Non cambiano invece i criteri di riparto tra i Comuni. Slittano, però, al 31
dicembre 2013, i termini entro i quali le amministrazioni comunali devono
indire i bandi e, al 15 marzo 2014, quello per proporre la partecipazione al
Fondo. “In questo modo – spiega Canzian – i Comuni possono chiedere ai
cittadini, che presentano la domanda, la documentazione completa per la
verifica del canone effettivamente pagato nel corso dell’anno concluso e
inoltrare le richieste di partecipazione al Fondo attraverso il software di
gestione messo a disposizione dalla Regione, conoscendo già l’effettiva
situazione del fabbisogno dei contributi”.
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