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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Aprile 2013 |
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PROGETTO CASTEL DELL´OVO: BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DI CHIAMARE LE COSE CON IL LORO NOME : SI SCRIVE SCOGLIERE MOBILI PROVVISORIAMENTE ALLUNGATE E SI LEGGE PORTO TURISTICO !!!
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Napoli,
22 aprile 2013 - Il presidente
dell’Unione Nazionale Armatori da Diporto Lino Ferrara interviene nella
querelle che si è creata dopo l’installazione sul lungomare delle scogliere
mobili. In una sua dichiarazione Lino Ferrara sottolinea:
“Sono
d´accordo con il Professor Umberto Siola sul fatto che bisogna avere il
coraggio di ri-progettare complessivamente nel suo insieme la città alla luce
delle nuove esigenze e di non procedere con provvedimenti di volta in volta
provvisori.
Per
quello che può valere la mia opinione quindi boccio la provvisorietà siano esse
strisce di auto solo nelle due corsie, asfalto desolato d´estate e
scogliere mobili provvisoriamente allungate .
Per
cui pur riconoscendo, che la valorizzazione di aree pedonali tra la villa
comunale ed il mare di Mergellina possono costituire un grande valore aggiunto
alla città per l´incoming turistico, sono fortemente critico sugli effetti
determinati da quello oggi chiamato lungomare liberato.
Liberato
dalle auto ma invaso senza soluzione di continuità da venditori abusi, che lo
degradano ancor più delle auto e creano l´humus nel quale prolifera la violenza
e l´illegalità, motivo per il quale non é mai decollato il turismo in questa
città che invece avrebbe tutte le carte in regola.
Nel
2007 l’ Unione Nazionale Armatori da Diporto in collaborazione con lo studio
The European House Ambrosetti nell´ambito di una riprogettazione dell´intero
Water Front che tenesse conto anche del suo retroterra urbano si occupò –
continua Ferrara - anche del lungomare,
ipotizzando una messa a sistema del verde della Villa Comunale e del mare
andando ad interessare solo un tratto e cioè quello che va da Piazza della
Repubblica a Piazza Vittoria dirottando il traffico sulla retrostante Riviera
di Chiaia opportunamente allargata e dotata di parcheggi di prossimità per
agevolare lo shopping di Chiaia.
Le
nuove aree del lungomare sottratte al traffico destinate ad ospitare centri
sportivi pubblici e spazio attrezzato con arredo urbano e punti di ristoro e di
intrattenimento.
Tutta la polemica generata dalle regate che hanno
bloccato una città già con mille problemi –conclude – dimostra che se si ritiene di puntare sulla risorsa
mare per i grandi eventi come attrattoti turistici, allora si deve
avere il coraggio di dire che una città capoluogo di regione come Napoli non
può non dotarsi di un porto turistico nel posto di maggiore accoglienza
turistica, dove non a caso si é deciso di ospitare le regate, in quanto, quel
luogo, sarà di aggregazione e di interscambi, di popoli e di culture e non va
localizzato secondo i criteri di una pubblica discarica magari a San Giovanni
oppure sul litorale dominio come invece vogliono alcuni.”
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