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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Aprile 2013 |
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ELENA MODORATI CROSSING THE WATER
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Milano, 22 aprile 2013 - Crossing the Water è una mostra che cresce
sulla sedimentazione di elementi e accumuli culturali maturati da Elena
Modorati nel corso di una ricerca teorica esplicitata con l’oggetto arte e
l’impertinenza fisica dell’opera. La cera, il metallo, la carta giapponese, i
reperti da archivio reinterpretati in una pratica installativa raffinata e
meticolosa, attenta e virata alla bellezza quanto straordinariamente
equilibrata nelle tonalità e nella densità degli elementi rappresentati, sono
un abecedario recuperato per stratificazioni e raccolte.
Crossing the Water si esplicita e si srotola in una serie di lavori
dedicati a La biblioteca di Ur, probabilmente la prima biblioteca della storia,
un’architettura simbolo di un’epoca in cui la scrittura si evolve dall’impiego
funzionale inaugurando la letteratura; Kit-corredi, piccole bacheche sulla
tipologia delle teche di un museo archeologico; Onphalos, installazione dedicata
a Pizia, sacerdotessa di Apollo, sul tema della veggenza e della centralità in
quanto Onphalos, luogo in cui si trovava il santuario di Delfi, reputato
l’ombelico del mondo; Dolmen, archetipo di costruzione, luogo di sepoltura e
struttura che delimita uno spazio sacro,
nella dialettica del dentro e del fuori; Senza una sola cifra -
citazione di un verso di Rilke - lavoro emblematicamente dedicato a Philippe
Petit.
La ricerca di Elena Modorati va nella direzione orizzontale e
rizomatica di consapevolezza e innocenza. L’artista cerca le radici
identitarie, ecco il rizoma, prova a decifrare orme e indizi.
Come afferma l’artista: “Vado verso un nucleo di senso che so già
essere vuoto, potenziale. In questo sono archeologa e frugo il passato
personale e collettivo; raccolgo exempla, paradigmi, distribuiti in un ritmo di
anomalie, rotture e ripetizione. Più che "origine" archetipo, ogni
incontro lampeggia di rimandi, mi fa dire io sono qui mentre mi trascina
lontano.”
“Per applicare lo sforzo l’esercizio è ginnico, costante, un
allenamento dei muscoli del pensiero allertati anche all’equilibrio, come
accade per il funambolo, il trapezista che studia e si esercita, l’archeologo
che conserva e si prende cura. “(…) perché la visione non sia solo un´esternazione
estemporanea, perché sfidare il limite è
un atto straordinario, ma che se li porta dietro tutti, responsabilità
compresa.... “
Crossing the Water è il titolo di una poesia di Sylvia Plath del 1971. Da
martedì 7 maggio dalle 18.30 Fabbri Contemporary Art espone le opere di Elena
Modorati.
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