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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Aprile 2013
 
   
  LA PESCHICOLTURA ITALIANA PUNTA ALLA QUALITÀ: INNOVAZIONE VARIETALE E BUONA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE

 
   
  Ferrara - Nel pieno delle fioriture di pesche e nettarine è certamente troppo presto per fare previsioni sulla prossima campagna; proprio in questi giorni, oltralpe, a Perpignan, si organizza Europech, un momento d´incontro tra operatori europei per discutere le stime produttive di albicocche, pesche e nettarine. Fare previsioni con tanto anticipo è un esercizio più teorico che pratico tanto più quest´anno, caratterizzato da un andamento climatico particolare che ha rallentato notevolmente il ciclo vegetativo delle piante sia al Nord che al Sud dell´Italia. Il Cso, invitato annualmente a prendere parte attiva al Convegno francese, in quella sede presenterà indicazioni sull´andamento delle colture in Italia, evidenziando che si tratta di semplici valutazioni che tengono conto solo dello stato attuale delle colture; per poter effettuare una previsione di produzione statisticamente corretta è necessario infatti conoscere i fattori climatici e agronomici che caratterizzeranno i giorni a venire. Cso, come di consueto, effettuerà le previsioni di produzione ufficiali a livello nazionale, sulla base di una rilevazione oggettiva sulla carica dei frutti, a diradamento avvenuto. Tali dati solitamente sono disponibili attorno alla metà di maggio per le regioni meridionali e entro i primi giorni di giugno per le regioni più settentrionali, a seconda della stagionalità. Al momento le indicazioni italiane su pesche e nettarine evidenziano un aspetto positivo importante e cioè la scalarità di maturazione delle principali aree a maggior concentrazione peschicola, con conseguente normale distribuzione dei calendari di produzione; tale situazione sembra quindi metterci al riparo dalle pericolose sovrapposizioni di produzione che hanno causato, in alcune annate, concentrazioni eccessive di offerta. Le fioriture delle piante di pesche e nettarine al momento sono regolari in tutto il territorio nazionale a differenza di quanto sembra essersi verificato per gli albicocchi, dove invece si sono rilevati alcuni danni da freddo e da pioggia in piena fioritura, con prevedibile calo di produzione che sarà in parte compensato dall’incremento degli impianti in produzione. Per quanto riguarda le superfici investite a pesche e nettarine a livello nazionale non si notano significative variazioni. In alcune aree la peschicoltura sembra mostrare una certa tenuta degli investimenti, in altre una lieve tendenza a ridurli, accompagnata in entrambi i casi da un’interessante specializzazione per aree vocate. L’offerta appare maggiormente caratterizzata da varietà innovative ad alto valore qualitativo, più apprezzate dai consumatori per l´elevata pigmentazione della buccia, l´ottimo grado zuccherino, la succosità. Il panorama varietale rinnovato e la specializzazione in aree ad alta vocazionalità saranno in grado di dare alla nostra peschicoltura una immagine nuova anche sui mercati internazionali.  
   
 

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