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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Aprile 2013
 
   
  REGIONE CAMPANIA SCRIVE A COMUNI: UTILIZZARE LA LEGGE PER RIPIANARE I DEBITI DEL CICLO DEI RIFIUTI. C´È TEMPO FINO AL 30 APRILE PER CHIEDERE ANTICIPAZIONI ALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI

 
   
  Napoli, 23 aprile 2013 - "Non perdere l´occasione per ripianare al più presto i debiti con i Consorzi di Bacino e gli operatori del ciclo dei rifiuti." Così l´assessore all´Ambiente della Regione Giovanni Romano in una lettera inviata ai sindaci della Campania e ai presidenti delle Province. "Il pagamento delle somme vantate dai Consorzi di Bacino - scrive Romano - è ora possibile: è stato stipulato tra il Ministero dell´Economia e delle Finanze e la Cassa Depositi e Prestiti l´atto che rende effettivamente possibile le anticipazioni agli enti locali delle liquidità necessarie. Si tratta di un provvedimento che abbiamo, come Regione Campania, a lungo richiesto già da un anno: utilizzare la Cassa Depositi e Prestiti per consentire ai Comuni di far fronte alla crisi di liquidità e pagare i debiti accumulati con i Consorzi di Bacino e gli altri operatori del ciclo dei rifiuti. Il provvedimento legislativo permetterà di risolvere, in parte, la grave crisi dei Consorzi che sta causando enormi disagi ai lavoratori che, in alcuni casi, non percepiscono le spettanze da mesi. La stipula dell´atto segue l´approvazione del decreto relativo alle ´disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti locali´ nel quale è stato sancito che i Comuni che non sono nelle condizioni di far fronte ai pagamenti dei debiti certi, possono chiedere alla Cassa Depositi e Prestiti l´anticipazione delle liquidità necessarie. Auspichiamo ora che, nello spirito della leale collaborazione istituzionale, i Comuni si mettano in regola al più presto. Hanno tempo fino al 30 aprile per inoltrare le richieste alla Cassa Depositi e Prestiti che a sua volta, entro il 15 maggio potrà erogare le risorse finanziarie ammissibili"\, conclude Romano.  
   
 

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