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Notiziario Marketpress di
Martedì 23 Aprile 2013 |
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ZAIA: “NAPOLITANO MOLTO CHIARO: ORA CI VUOLE UN GOVERNO. SI RICONOSCA L’AUTONOMIA DEL NORD E L’IMPRESA COME VALORE ECONOMICO FONDANTE DI UNA COMUNITÀ”
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Venezia, 23 aprile 2013 - “Il Presidente Napolitano ha svolto un
intervento assolutamente lineare, che non lascia alcun dubbio circa i ruoli e
le funzioni rispettivi del Parlamento e del Quirinale”. Così il presidente
della Giunta regionale del Veneto, Luca Zaia, ha commentato il discorso al
Parlamento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
“Il Capo dello Stato è stato chiaro: bisogna dare un governo al Paese,
al pari di altri paesi europei (come la Germana e l’Olanda) dove, per il bene
primario dei cittadini e dello Stato, forze di diversa ispirazione politica e
culturale collaborano in grandi coalizioni il cui collante è il programma delle
cose da fare – ha detto Zaia –. Anche l’aut aut che il Presidente ha voluto
lanciare sulla legge elettorale vigente va nel senso di restituire al paese la
governabilità, valore che sembra essere smarrito. Così come trovo fondamentale
il passaggio sull’antipolitica: l’opinione pubblica e la Rete devono continuare
a costituire stimolo democratico per le riforme, straordinaria occasione di
confronto di idee e opinioni, devono rappresentare una forma costante di
controllo sull’attività dei partiti e delle Camere, ma non può essere la
demagogia a governare”.
“Vorrei ringraziare infine il Presidente per aver riconosciuto
pubblicamente che è stato l’appello dei governatori delle Regioni ad averlo
convinto ad accettare un secondo incarico, e per le parole che ha voluto
riservare agli enti territoriali identificandoli quelli maggiormente vicini ai
cittadini”.
“Ora la palla passa al Parlamento – ha aggiunto Zaia –: dimostri di
aver compreso, al di là degli applausi, che è ora di chiudere velocemente la
partita delle riforme, con una seria e doverosa tutela dell’occupazione (in
particolare di quella giovanile) e della promozione dell’economia. Un
Parlamento, insomma, più vicino alle nostre partite Iva e ai nostri lavoratori,
che consideri l’impresa come elemento fondante della vita della comunità e non
come limone da spremere all’infinito”.
“Restano comunque ferme le istanze del Nord – ha concluso il presidente
Zaia – che vuole riconosciuta la sua autonomia, nel rispetto di quanto i padri
della Costituzione nel 1948 vollero già ben definire ma che mai ha avuto corso
per colpa di una visione squisitamente centralista che ha legiferato in ogni
istante contro ogni forma di federalismo”.
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