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Notiziario Marketpress di
Lunedì 29 Aprile 2013 |
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UNA NUOVA TERAPIA PER COMBATTERE L´OBESITÀ E IL DIABETE
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Bruxelles, 29 aprile 2013 - Due
professori credono di aver trovato una base sulla quale sviluppare una nuova
terapia per l´obesità e il diabete.
Il progetto intitolato i2Move ("Intelligent implantable modulator
of vagus nerve function for treatment of obesity") è coordinato da due
professori dell´Imperial College di Londra: Christofer Toumazou del
Dipartimento di ingegneria elettrica ed elettronica e Sir Stephen Bloom del
Dipartimento di medicina. Le competenze dei due professori nel campo della
bioingegneria e dell´endocrinologia stanno confluendo nella creazione di un
dispositivo che imita la risposta del nervo vago, che collega il cervello a
tutto il resto, la lingua, la faringe, le corde vocali, i polmoni, il cuore, lo
stomaco e l´intestino. Il dispositivo è progettato per sopprimere l´appetito
del paziente.
Con un contributo iniziale del Consiglio europeo della ricerca (Cer) di
oltre 7 milioni di euro, il progetto quadriennale sta già compiendo progressi.
Finora hanno sviluppato una combinazione di ormoni usando glucagone e peptide 1
glucagone-simile (Glp-1), che ha un ruolo chiave nella regolazione dei livelli
di zucchero nel sangue e aiuta a ridurre l´appetito. Questo potrebbe essere la
base di una nuova terapia per l´obesità e il diabete in futuro.
Il glucagone funziona in opposizione all´insulina, prevenendo
l´accumulo di glucosio nei depositi di grasso e nel fegato e provocando
l´innalzamento dei livelli di zucchero nel sangue. Il Glp-1 stimola il rilascio
di insulina per abbassare lo zucchero nel sangue e agisce anche sul cervello
per ridurre l´appetito.
L´obiettivo principale del progetto è combattere l´obesità, un disturbo
considerato dall´Organizzazione mondiale della sanità (Oms) una delle maggiori
sfide della salute pubblica del Xxi secolo. Oltre il 23 % degli europei sono
considerati obesi e solo i costi sanitari hanno superato i 10 miliardi di euro
nel 2010. Le terapie esistenti come la chirurgia sono considerate poco efficaci
ed è per questo che il team di ricerca di i2Move crede che la stimolazione
elettrica del nervo vago potrebbe essere efficace se associata a una
registrazione intelligente. Si tratta di un impianto intelligente che registra
i segnali vagali associati al rilascio dell´ormone quando si mangia. È
progettato per stimolare il nervo e modulare questi segnali in modo da regolare
meglio l´appetito.
Il prof. Bloom, insieme al suo team di ricerca, si è proposto di
determinare se glucagone e Glp-1 immessi nel sangue siano in grado di lavorare
insieme per ridurre l´appetito. Nello studio da lui condotto, 16 volontari
hanno ricevuto una sequenza di quattro trattamenti: glucagone, Glp-1, glucagone
e Glp-1 insieme e soluzione salina come controllo. L´ordine dei trattamenti è
stato determinato in modo casuale. Ogni trattamento è stato somministrato
attraverso una flebo in un periodo di due ore. Dopo la prima ora e mezza, a
ogni volontario è stato offerto un pasto. I ricercatori hanno registrato quanto
i volontari hanno mangiato e hanno misurato il loro dispendio di energia e i
livelli di zucchero nel sangue. I risultati hanno rivelato che i soggetti
avevano mangiato il 13 % di calorie in meno dopo la somministrazione dei due
ormoni insieme, rispetto alla soluzione salina, ma non si è registrata alcuna
differenza significativa dopo aver assunto uno degli ormoni separatamente.
I volontari trattati con l´associazione di glucagone/Glp-1 consumavano
notevolmente meno cibo, secondo il professor Bloom. Questi risultati confermano
i risultati ottenuti dal team sugli animali e suggeriscono che l´associazione
glucagone/Glp-1 potrebbe essere un fattore promettente a partire dal quale
sviluppare nuove cure per obesità e diabete.
"Il tredici per cento è una riduzione considerevole
dell´assunzione di cibo secondo qualsiasi standard, ma il nostro esperimento
non è che un aperitivo", sottolinea. "Una cura efficace dovrà ridurre
l´appetito a lungo termine, il nostro prossimo obiettivo quindi è stabilire se
gli effetti possono essere sostenuti fino a portare a una vera perdita di
peso".
Per maggiori informazioni, visitare:
Imperial College London
http://www3.Imperial.ac.uk/
Organizzazione mondiale della sanità (Oms)
http://www.Who.int/en/
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