|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 05 Marzo 2007 |
|
|
  |
|
|
A MILANO CI SONO PIU’ BANCHE CHE FARMACIE
|
|
|
 |
|
|
Milano, 5 marzo 2007 - Sono 2mila e 100 gli sportelli bancari a Milano e provincia, uno ogni 620 abitanti e uno ogni 186 imprese, più del doppio rispetto alle 1. 030 farmacie. A livello europeo, Milano si colloca al quinto posto tra i centri finanziari (dietro a Londra, Parigi, Francoforte e Zurigo). Gli sportelli bancari sono pari al 7,8% del totale nazionale e a Milano si concentrano circa 264 mila miliardi di impieghi a fronte di 151 mila miliardi di depositi. In questo contesto nasce l’Osservatorio sul Credito e la Finanza un nuovo strumento che la Camera di Commercio di Milano crea per favorire lo sviluppo di nuove forme di finanziamento soprattutto per le piccole e medie imprese: su 400 mila imprese, il 92% ha meno di 10 addetti. "L’accesso al credito per la realtà delle Pmi – ha commentato Mario Guido Talamona, Presidente dell’Osservatorio - continua purtroppo a rivelarsi ricco di ostacoli. Rendere virtuoso il rapporto fra sistema creditizio-finanziario e sistema produttivo, deve allora diventare uno degli obbiettivi di fondo dell’azione delle istituzioni del territorio e degli attori sia pubblici che privati. Così come devono migliorare le strade attraverso cui si finanzia l’innovazione imprenditoriale, a partire dai nuovi settori high tech e a cominciare da strumenti quale il venture capital. L’osservatorio sul credito e la finanza della Camera di Commercio nasce dall’esigenza di superare molti vizi sistemici che ostacolano l’incontro tra domanda e offerta di capitali e di fare di Milano la vera piazza finanziaria dell’intero Sud Europa e Mediterraneo. Giovandosi, in questo senso, del contributo di tutti i soggetti interessati alla soluzione di questi problemi – imprese, mondo delle associazioni, del settore bancario e finanziario - con l’obbiettivo di contribuire a rendere piena la cittadinanza "globale" di un sistema economico-territoriale come quello milanese". "L’osservatorio – ha detto Pier Daniele Melegari, Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano - si va ad aggiungere alle altre iniziative che sono state perseguite dall’ente camerale per migliorare il rapporto tra imprese e mondo del credito: ricordo l’alleanza con i Consorzi di garanzia Fidi, che nel solo ultimo anno ha permesso a 541 imprese di beneficiare di tassi di interesse agevolati tra un punto e mezzo e due, e l’accordo di collaborazione con la Borsa Spa. ". Milano come centro finanziario. La sola provincia di Milano rappresenta il 16,7% degli impieghi complessivi a livello nazionale ed il 62% a livello regionale, percentuale che passa rispettivamente al 15% e al 61% se consideriamo i depositi. A Milano sono inoltre presenti oltre 9. 700 società di intermediazione e finanziarie, pari al 13% di quelle italiane e la sede della Borsa Italiana ha raggiunto nel giugno 2000 oltre 1 milione e 500 mila miliardi di capitalizzazione (pari al 68,7% del Pil nazionale). Le problematiche. Il 73,1% del finanziamento esterno per le imprese italiane è fornito dal sistema bancario, rispetto al 51,7% della media europea, al 36% dell’Uk, al 46,8% della Francia, al 63,1% della Germania. Permane tuttavia una distanza ancora grande tra le Pmi e le banche: il 75% delle risorse creditizie è indirizzato infatti alle imprese più grandi (che rappresentano soltanto il 15% di tutte le imprese). Quello indirizzato al comparto artigianale raggiunge il 5%. Il finanziamento attraverso la Borsa è invece ancora minoritario. A fronte della realtà estere, il peso dell’azionario è del 15,4% in Italia contro il 50,5% dell’Uk, del 41,9% della Francia e del 32,9% della Germania. In sostanza, continua a prevalere un sistema bank-oriented (fondato sul finanziamento bancario) a fronte di un sistema market-oriented (basato sulla Borsa) proprio degli altri paesi, sistema in cui domanda e offerta di capitali si possono incontrare direttamente e rapidamente, anche per via telematica. Tra il 1960 ed il 1998, in termini di nuove quotazioni il listino azionario è cresciuto appena dell’1,9% annuo (rispetto al 6% europeo). Le strategie. I lavori dell’Osservatorio consisteranno sia in un’attività di ricerca e monitoraggio sugli aspetti più qualificanti del rapporto credito-finanza e Pmi, con particolare riferimento all’area lombarda, ma anche in un’ottica di confronto con altre aree europee analoghe, sia nell’attivazione di un dibattito interno tra imprese, mondo delle associazioni e rappresentanti delle realtà bancarie e finanziarie, per favorire prese di posizioni comuni che saranno poi portate all’attenzione delle sedi competenti. I principali temi trattati saranno: struttura finanziaria delle imprese; indicatori di rapporti relazionali tra banche e imprese; accesso al credito e suo costo; disponibilità di assistenza finanziaria e di finanza per l’innovazione, ricorso al mercato dei capitali. . |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|