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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Marzo 2007
 
   
  FISCO TELEMATICO E NUOVI ADEMPIMENTI: UN CONFRONTO APERTO SU COSTI E BENEFICI NECESSARIE UNA VERIFICA SULLA VALIDITÀ DELLE NUOVE MISURE E MAGGIORE GRADUALITÀ PER ADEGUARSI AL FISCO TELEMATICO

 
   
   Milano, 5 marzo 2007 - Necessità di una verifica sull’effettiva efficacia dei nuovi strumenti introdotti per i controlli fiscali, come l’obbligatorietà per le imprese di fornire l’elenco clienti e fornitori: quest’enorme mole di dati deve avere un’effettiva utilità per le verifiche fiscali. Maggiore confronto e concertazione con i soggetti coinvolti dalle nuove misure: imprese, intermediari e consulenti. Una direzione obbligata verso la completa informatizzazione degli adempimenti tributari come accade in altri Paesi europei, come ad esempio la Spagna, ma con una maggiore gradualità che tenga conto del sistema economico italiano caratterizzato da un rilevante numero di micro imprese e da un sistema normativo complesso. Sono questi alcuni punti emersi durante la riunione dell’Osservatorio fiscale della Camera di commercio di Milano e del Tavolo della fiscalità di Monza e Brianza che hanno incontrato il senatore Giorgio Benvenuto, presidente della Commissione Finanze del Senato. Presenti anche il presidente dell’Osservatorio fiscale della Camera di commercio di Milano, Danilo Broggi, i vicepresidenti Giuseppe Bernoni e Gualtiero Soldero e il presidente del Tavolo della fiscalità di Monza e Brianza, Gilberto Gelosa. Le indicazioni dell´Osservatorio Fiscale della Camera di Commercio di Milano. A seguito delle modifiche legislative che hanno interessato il mondo delle imprese, degli intermediari professionali e, più in generale, dei contribuenti, l’Osservatorio fiscale della Camera di commercio di Milano insieme al Tavolo della fiscalità di Monza e Brianza hanno elaborato alcune osservazioni sottoposte all’attenzione di Giorgio Benvenuto, presidente della Commissione Finanze del Senato, intervenuto in questi giorni a una riunione dell’Osservatorio. Ecco in sintesi alcuni dei punti sottoposti all’attenzione del senatore: Scadenze temporali per gli adempimenti fiscali troppo strette. Non viene infatti riscontrata l’utilità dell’anticipare i termini di trasmissione telematica per: l’Unico (dal 31 ottobre al 31 luglio), il 770 (dal 30 settembre al 31 marzo) e l’I. V. A. Annuale (dal 31 ottobre al 31 luglio). L’anticipazione serve solo a rendere più difficoltoso il lavoro di chi esegue questi adempimenti per conto dei contribuenti, non incide sui tempi di versamento dei tributi e non ostacola l’attività di verifica. Costi per l’informatizzazione del fisco che abbandona di colpo la carta per rinascere telematico. È stato infatti introdotto l’obbligo di eseguire i vecchi e nuovi adempimenti per via informatica. Ma alla complessità della normativa ora si aggiunge la tecnologia: un costo aggiuntivo per le imprese, specialmente le piccole, sia in termini di tempo che di difficoltà di lavoro. Sono stati inoltre riscontrati dei disguidi tecnici e delle duplicazioni nell’invio dei pagamenti per esempio nei versamenti effettuali tramite modello F24 on-line. Sarebbe necessaria una maggiore gradualità per lasciare i tempi tecnici alle imprese e all’amministrazione di adeguare le proprie strutture. Obbligo di trasmettere entro il 30 aprile l’elenco clienti e fornitori. Questo strumento per combattere l’evasione, la cui efficacia è ancora da verificare, è stato introdotto con decorrenza retroattiva e rappresenta un nuovo costo per le imprese, a fronte di una produzione di dati che rischia di ingolfare il sistema e rendere difficoltosi i controlli. E a tutt’oggi non sono ancora disponibili né istruzioni né tracciati. Si richiede quindi lo slittamento dei termini per questo adempimento al 30 novembre. E’ previsto che a breve i commercianti al minuto dovranno comunicare telematicamente gli incassi giornalieri suddivisi per punto di vendita. Per fare la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri il commerciante al minuto deve: cambiare il registratore di cassa con un altro in grado di fare automaticamente la trasmissione (non è possibile l’adattamento degli attuali) o digitare direttamente e trasmettere i propri corrispettivi. In questo caso è necessaria la disponibilità di un Pc in azienda con il quale collegarsi all’Agenzia delle Entrate. Studi di settore diventati difficilmente gestibili, specialmente per quanto riguarda la prospettata ipotesi di introdurre uno studio di settore anche per il codice attività residuale “74. 87. 8” (attività non classificate altrove) a causa della disomogeneità delle molte attività che possono essere ricomprese in detto codice. Si propone inoltre l’eliminazione della disciplina delle cosiddette “società di comodo” per quelle società già soggette agli studi di settore. .  
   
 

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