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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Maggio 2013
 
   
  EFFETTUATO IMPORTANTE STUDIO PANEUROPEO SULL´ACIDIFICAZIONE DEGLI OCEANI

 
   
  Bruxelles, 6 maggio 2013 - Oltre 160 ricercatori sparsi in 10 paesi europei si sono riuniti in quello che viene salutato come il primo progetto internazionale focalizzato sull´acidificazione degli oceani e sulle sue conseguenze. Secondo i partner del progetto Epoca ("European Project on Ocean Acidification"), la ricerca marina era un campo relativamente nuovo quando avviarono il progetto quattro anni fa. Esso riunì scienziati preoccupati per i possibili rischi associati all´acidificazione degli oceani per gli organismi e gli ecosistemi marini. Le preoccupazioni sono sorte quando le prove hanno mostrato come negli ultimi 250 anni gli oceani hanno assorbito circa un terzo del biossido di carbonio rilasciato in conseguenza delle attività umane. Il risultato è che i livelli di Co2 hanno interessato la chimica degli oceani, aumentando l´acidità dell´acqua di mare. Spesso ci si riferisce all´acidificazione degli oceani come a "l´altro problema della Co2". Di conseguenza, il progetto Epoca ha svolto delle ricerche per svelarne l´impatto biologico e ha scoperto che il 10 % delle acque superficiali artiche diventeranno corrosive per gusci e ossa in meno di 10 anni. Ulteriori analisi degli ambienti costieri del Mediterraneo hanno anche rivelato che circa il 30 % delle piante e degli animali marini potrebbero andare perduti entro la fine di questo secolo. Tuttavia, gli scienziati hanno scoperto che sarebbe possibile fare qualcosa per contrastare questi effetti se si adottassero delle misure per compensare l´impatto delle emissioni di Co2. Essi hanno previsto che queste contromisure potrebbero, a lungo termine, abbassare significativamente il livello di acidità degli oceani. Questa importante scoperta ha spronato un grande consorzio di esperti ad attuare linee guida e standard per la ricerca sull´acidificazione degli oceani. Epoca ha fatto progredire la comprensione scientifica dell´acidificazione degli oceani e del suo impatto sugli organismi e gli ecosistemi marini. Il progetto ha inoltre condotto parecchi studi importanti tra cui la dimostrazione che molti organismi calcificanti come i molluschi sono colpiti negativamente dall´acidificazione degli oceani. Ulteriori studi hanno rivelato una considerevole variabilità nella sensibilità tra specie strettamente imparentate, e persino tra ceppi diversi della stessa specie. I ricercatori hanno inoltre scoperto che alcune specie sembravano resistenti all´acidificazione degli oceani in una gamma relativamente ampia di livelli di Co2, mentre altre erano particolarmente sensibili. Elevati livelli di Co2 portavano anche a uno sviluppo larvale ritardato di crostacei, molluschi bivalve ed echinodermi. Si è visto che alcune specie erano anche sensibili all´acidificazione degli oceani nelle incubazioni a breve termine, e questo significava che diventavano insensibili se tenute a pressione di biossido di carbonio parziale (pCo2) per periodi di tempo prolungati. Altri studi hanno indicato che l´acidificazione degli oceani riduceva la resistenza termica di molti organismi, e che l´interazione di riscaldamento e acidificazione potrebbe alterare la struttura della loro comunità e la biodiversità. Una dimostrazione dell´importanza di queste scoperte è data dal fatto che durante la vita del progetto sono stati pubblicati oltre 200 studi di Epoca, che rappresentano il 21 % di tutti gli articoli di ricerca sull´acidificazione degli oceani pubblicati durante quel periodo. Epoca ha inoltre sviluppato strumenti e metodi che sono ora utilizzati dalla comunità della ricerca e dai responsabili delle politiche. Si prevede che i risultati di Epoca influenzino anche ulteriori studi sugli impatti socio-economici dell´acidificazione degli oceani. Il dott. Jean-pierre Gattuso, scienziato ricercatore capo al Cnrs-università Pierre et Marie Curie in Francia, dice: "Il progetto ha raccolto un significativo interesse e supporto internazionale. Il Gruppo di riferimento sull´acidificazione oceanica (Oa-rug) di Epoca, che è stato lanciato durante il progetto, si è rapidamente trasformato andando a includere programmi di ricerca collegati nel Regno Unito, Germania e nella regione del Mediterraneo. Inoltre, con la recente aggiunta di paesi al di fuori dell´Ue, di è deciso di formare il Gruppo internazionale di riferimento sull´acidificazione degli oceani (iOa-rug), con il supporto della fondazione Principe Alberto Ii di Monaco". Il dott. Gattuso ritiene che grazie alla Commissione europea la ricerca europea sull´acidificazione degli oceani ha ricevuto così tanta attenzione e ha aumentato la consapevolezza internazionale, "I finanziamenti Ue hanno garantito la prosecuzione dell´eredità di Epoca e la continuazione della ricerca sull´acidificazione degli oceani attraverso altri canali europei, come il progetto Medsea ("Mediterranean Sea Acidification in a Changing Climate") dell´Ue. Inoltre noi abbiamo ulteriori finanziamenti per un progetto di tre anni erogati dalla fondazione Bnp Paribas, quindi il nostro lavoro può continuare." Epoca è stato in parte finanziato dalla Commissione europea con 6,5 milioni di euro, su un bilancio complessivo di 16 milioni di euro. Per maggiori informazioni, visitare: Epoca http://www.epoca-project.eu/ Medsea http://medsea-project.eu/  
   
 

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