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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Maggio 2013
 
   
  CATHERINE ASHTON E IL COMMISSARIO ŠTEFAN FüLE SUI RECENTI SVILUPPI NELLA REPUBBLICA DI MOLDOVA

 
   
  Bruxelles, 7 maggio, 2013 - Catherine Ashton, Alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione, e Štefan Füle, commissario europeo per l´allargamento e la politica europea di vicinato, il 3 maggio hanno fatto il la seguente dichiarazione: “Abbiamo appreso con forte preoccupazione l´adozione di un emendamento alla legge sulla Corte costituzionale della Repubblica di Moldova, permettendo la rimozione di giudici della Corte costituzionale, se non hanno la "fiducia" del parlamento. Questa legge, così come un certo numero di altre leggi importanti, che toccano temi fondamentali per il funzionamento della democrazia, della Moldavia, sono stati adottati con estrema rapidità, e senza un´adeguata consultazione con la società moldava, o per quanto riguarda adeguato agli standard europei sulla riforma costituzionale, in particolare quelli della Commissione di Venezia del Consiglio d´Europa. A questo proposito, condividiamo pienamente le preoccupazioni espresse dal Presidente della Commissione di Venezia nella dichiarazione che ha rilasciato oggi. Ci rendiamo conto che queste leggi, in aggiunta alle misure che interessano i giudici della Corte Costituzionale, includono le misure sulla legge elettorale, la soglia richiesta per i partiti di entrare in parlamento, i poteri del Primo Ministro ad interim di licenziare ministri e direttori di istituti e un cambiamento nello stato del Centro nazionale anticorruzione. Questo segue un nuovo modello preoccupante del processo decisionale in Moldavia, che si riflette anche in altre iniziative legislative recenti, in cui le istituzioni dello Stato sono stati utilizzati per l´interesse di pochi. Ribadiamo la nostra preoccupazione che tali misure, effettuate senza un´adeguata preparazione e consultazione, potrebbero costituire una minaccia per l´indipendenza delle istituzioni nazionali di riferimento, e un ostacolo allo sviluppo democratico della Moldova e dello stato di diritto stabile. Esortiamo i leader politici della Moldova a non perdere di vista l´impatto a lungo termine delle loro decisioni, tra cui il raggiungimento delle aspirazioni della Moldova.”  
   
 

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