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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Maggio 2013
 
   
  BRESCIA, CONGIUNTURA FLASH I TRIMESTRE 2012

 
   
   Brescia, 7 maggio 2013 - Congiuntura Flash I Trimestre 2013 Produzione - La produzione industriale bresciana che inizia il nuovo anno con una caduta congiunturale dell’1,0%. - Molto pesante il dato tendenziale che ha registrato un rallentamento del 4,0%. - Il risultato tendenziale bresciano è stato più negativo di quello medio regionale: -3,4%. - A livello lombardo fanno peggio di Brescia solo le province di Lecco, Bergamo, Sondrio e Milano. - Soffrono più intensamente le imprese di piccola e grande dimensione che fanno registrare cali della produzione rispettivamente di -4,75% e 4,41%. Negativo anche il dato delle medie realtà manifatturiere: -2,99%. - Dal punto di vista settoriale la dinamica negativa ha interessato quasi tutti i settori con punte tendenziali nei minerali non metalliferi (-31,54%), nel legno mobilio (-16,17%), nella chimica (-13,37%). In crescita, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, solamente gomma-plastica (+4,94%) e mezzi di trasporto (+0,54%). - Il tasso di utilizzo degli impianti che sale di due punti rispetto al trimestre precedente. - La congiuntura negativa si conferma anche per le imprese dell’artigianato manifatturiero che registrano un calo della produzione su base annua del 3,0%, comunque meno intenso rispetto al dato medio regionale pari a -5,5%. La variazione sul trimestre precedente è, invece, contenuta al -0,2%. - La contrazione della produzione ha interessato quasi tutti i comparti artigiani, in testa i minerali non metalliferi (-16,65%), la carta-editoria (-10,84%) e il legno-mobilio (-9,06%). Fatturato - Il fatturato totale nel primo trimestre dell’anno segnala un rallentamento congiunturale dello 0,9% per effetto della contrazione della componente interna (-1,6%) e della sostanziale stabilità della componente estera (-0,1%). - Così come per la produzione anche per il fatturato dal confronto con lo stesso trimestre dello scorso anno emerge un risultato più marcato con una contrazione del 4,0% determinato, ancora, dalla netta diminuzione del fatturato interno (-6,1%). - In leggero aumento la quota del fatturato estero sul totale che si attesta al 37,7% contro il 35,9% del trimestre precedente. - Nel comparto artigianato il fatturato risulta in calo rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno del 3,7%. Ordinativi - Nuova flessione anche per gli ordinativi che chiudono il primo trimestre dell’anno con una dinamica negativa. - Gli ordini totali diminuiscono dello 0,6% per effetto della riduzione nel trimestre degli ordini interni (-1,2%) non compensata dal timido aumento degli ordini esteri (+0,3%). - Su base annua i risultati sono più evidenti, gli ordinativi totali decrescono di 2,7 punti percentuali frenati dal sensibile calo degli ordini interni (-4,9%). Positivi gli ordini esteri (+1,1%). Occupazione - - Quasi nulla la variazione congiunturale dell’occupazione (-0,01%), accompagnata da una diminuzione tendenziale dell’1,7%. - Nel comparto dell’artigianato manifatturiero i livelli di occupazione restano stabili: la variazione congiunturale degli addetti nel trimestre è stata pari a +0,06%. Prospettive - Per il prossimo trimestre le aspettative degli imprenditori sono molto negative ed orientate ad una diminuzione complessiva di produzione, occupazione, fatturato e domanda interna. Qualche spiraglio si intravvede solo per la domanda estera dove prevalgono attese positive. Anche fra gli imprenditori artigiani è diffuso un generale atteggiamento pessimistico per il prossimo trimestre per produzione, domanda interna e occupazione, per la domanda estera domina un orientamento alla crescita. Commercio E Servizi - Nuova e intensa flessione su base annua del volume d’affari del commercio (-6,84%). Il calo ha interessato in misura maggiore le piccole imprese che presentano una diminuzione tendenziale delle vendite del 9,6% seguite dalle medie (-6,46%) ed a distanza dalle grandi (-1,2%). La ripartizione per settore di attività rivela un quadro negativo più intenso nel settore non alimentare (-10,64%), mentre è più contenuta la contrazione del settore non specializzato (-3%) e di quello alimentare (-3,27%) Dal lato degli ordini ai fornitori quasi il 60% delle imprese intervistate ha dichiarato un calo annuo ed il 33% una stabilità. Nel 77% dei casi i livelli delle scorte sono considerati adeguati. In diminuzione, rispetto al trimestre precedente, il livello dei prezzi (-1,06%). Per quanto riguarda le attese per il trimestre successivo, il clima risulta tendenzialmente pessimistico, in particolare per gli ordini ai fornitori e per il volume d’affari. Nei primi tre mesi dell’anno i servizi registrano una nuova e intensa flessione del volume d’affari (su base annua pari a -5,15%). Soffrono in particolare le micro, le piccole e le medie imprese che vedono ridurre il volume d’affari su base annua rispettivamente del 6,14%, del 4,13% e del 7,16%. In difficoltà tutti i settori di attività economiche con cali del volume d’affari più intensi per il commercio all’ingrosso, altri servizi ed alberghi e ristoranti. Negative le prospettive per il prossimo trimestre: gli imprenditori dei servizi si attendono diminuzioni del volume d’affari e dell’occupazione.  
   
 

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