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Notiziario Marketpress di
Martedì 07 Maggio 2013 |
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LEGGE FINANZIARIA: APPROVATI STRUMENTI PER LA RIORGANIZZAZIONE DELLA REGIONE PIEMONTE E LA TUTELA DEI DIPENDENTI ESONERATI
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Torino, 7 maggio 2013 - Possibilità di pensionamento con il raggiungimento dei requisiti pre-riforma Fornero, mobilità volontaria, risoluzione consensuale ed incentivo al part time, tutela dei dipendenti esonerati della Regione, delle Asl e degli Enti strumentali e ausiliari. Questi, in sintesi, i punti chiave sotto il profilo della razionalizzazione e del contenimento delle spese di funzionamento della Regione Piemonte del Ddl n. 299 “Legge Finanziaria 2013”, approvato dal Consiglio regionale. Per una graduale riduzione del personale regionale sarà incentivato il ricorso al pensionamento, attraverso la reintroduzione dei requisiti e dei diritti previsti dalla normativa pre-Fornero (art. 14 della Legge Finanziaria 2103) e all’incentivazione alla risoluzione anticipata consensuale del personale in servizio a tempo indeterminato, mediante corresponsione fino ad un massimo di 24 mensilità. Viene potenziato inoltre lo strumento della mobilità volontaria verso altri Enti pubblici, attraverso il versamento da parte della Regione Piemonte, per cinque anni e fino al 50% del costo complessivo del salario dei dipendenti regionali che verranno assunti in altre amministrazioni a copertura di eventuali posti vacanti. Si promuove anche il ricorso al part time da parte dei dipendenti regionali o mediante l’attivazione di nuove tipologie orarie o attraverso la predisposizione di forme di incentivazione. Viene inoltre introdotta una norma che, per la prima volta, introduce il riconoscimento ai dipendenti esonerati regionali, delle Asl e di tutti gli enti strumentali e ausiliari, degli stessi benefici concessi ai lavoratori salvaguardati. “Queste misure – spiega l’assessore regionale al Personale e organizzazione, Gian Luca Vignale – permettono alla Regione di poter disporre degli strumenti fondamentali per la riorganizzazione dell’Ente. Le norme votate consentono infatti di incrementare la qualità delle prestazioni e contemporaneamente ridurre i costi gli oneri organizzativi dell’amministrazione regionale, garantendo in questo modo il raggiungimento di un più alto livello di efficienza dell’apparato amministrativo”. “Nutro inoltre grande soddisfazione – conclude Vignale – per il voto della normativa ‘salva esonerati’. I dipendenti regionali a cui non viene riconosciuta la possibilità di rientrare all’interno delle clausola di salvaguardia, rendendoli di fatto assimilabili per condizione ai tristemente noti “esodati”, potranno d’ora in poi ricevere un trattamento economico pari al 50 per cento, oltre al versamento dei contributi a carico delle rispettive amministrazioni, fino alla maturazione del diritto alla pensione o del riconoscimento dei benefici dei lavoratori statali salvaguardati”. |
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