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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Maggio 2013
 
   
  “IMPARI OPPORTUNITÀ”, GLI IMMIGRATI E L’EDILIZIA PUBBLICA IN TOSCANA

 
   
   Firenze, 8 maggio 2013 – La condizione abitativa degli immigrati in Toscana, con un’analisi del mercato dell’affitto sia privato che pubblico e con un focus sull’acquisto delle case da parte degli stranieri, crollato a partire dal 2008. La crisi, le difficoltà economiche colpiscono infatti anche e forse soprattutto gli immigrati che vivono un disagio estremo, che si concretizza sempre più spesso con l’esclusione abitativa. Sono questi gli aspetti più rilevanti della ricerca “Impari opportunità. Gli immigrati e l’edilizia pubblica in Toscana” presentata ieri a Firenze durante il convegno “Abitare difficile in Toscana” e commissionata dall’assessorato al welfare e alle politiche per la casa della Regione alla Fondazione Michelucci. I problemi abitativi degli immigrati sommano i disagi che in maniera crescente riguardano le fasce sociali più esposte alla crisi, con gli svantaggi che derivano dai notevoli cambiamenti che negli ultimi dieci anni hanno riguardato la loro specifica condizione. In particolare il contesto politico e ideologico ha spinto tanto a livello nazionale – in particolare con la legge “Bossi-fini” – che regionale e locale verso uno squilibrio tra politiche di controllo e politiche di inclusione, squilibrio che costituisce un fattore di svantaggio per l’inserimento abitativo e urbano degli immigrati. Non è raro trovare infatti stranieri che pur avendo disponibilità economiche sufficienti non riescono ad affittare o a trovare un alloggio se non precario o temporaneo. Dalla ricerca emerge anche un dato speculare tra gli italiani possessori di un’abitazione, 80 su 100, e gli immigrati, 20 su 100. La stragrande maggioranza vive quindi in affitto: per il 45% con sistemazione autonoma, e per il 20% in coabitazione o in alloggio fornito dal datore di lavoro. Nonostante il gap sia ancora significativo, si tratta di una condizione in forte evoluzione: nel 2007 solo il 12,3% degli stranieri viveva infatti in una casa di proprietà, mentre il 64% era in affitto. La presenza di immigrati nei bandi per l’assegnazione di alloggi pubblici è andata aumentando nel corso dell’ultimo decennio. A Firenze si è passati ad esempio dal 13,5% del 2000 al 43% del 2010. Al di là della tipologia delle abitazioni (pubblico/private) nella ricerca si dà conto dei residenti nelle tre città toscane con maggiore presenza di stranieri, dati 2010. A Firenze sono 50.033, A Pisa 10.667, a Livorno 9.869. Alle tre città è dedicato un approfondimento della ricerca scaricabile integralmente all’indirizzo http://toscana-notizie.It/wp-content/uploads/2013/05/immigrati_erp.pdf  
   
 

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