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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Maggio 2013
 
   
  LA ´BANCA IMPRESA LAZIO´ DIVENTA INTERMEDIARIO FINANZIARIO PER DARE SOSTEGNO ALL´ECONOMIA

 
   
  Roma, 9 maggio 2013 - La Regione ha avviato la riforma degli strumenti per l´accesso al credito ed alle garanzie delle imprese, per ridare ossigeno al sistema produttivo del Lazio e favorire la ripresa economica. Una riforma che procederà nei prossimi 90 giorni con un percorso di confronto e di ascolto che coinvolgerà tutti i soggetti interessati, a partire dal Consiglio Regionale e dalle forze economiche e sociali della Regione. "La trasformazione della Banca Impresa Lazio in un intermediario finanziario risponde prima di tutto alle esigenze di risparmio e razionalizzazione dei costi - ha commentato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - Il nuovo ruolo che la Bil assumerà è indispensabile in un quadro generale di riforma degli strumenti per l´accesso al credito per piccole e medie imprese, strozzate dalla crisi e dalle difficoltà di reperire liquidità". "E´ un primo traguardo raggiunto e un nuovo importante tassello - ha aggiunto Zingaretti - che inseriamo in un sistema che vogliamo snellire il più possibile nei processi burocratici per permettere e favorire la ripresa dell´attività economica e produttiva della nostra Regione. In questo quadro, come avevamo annunciato, sarà fondamentale rafforzare il ruolo dei Confidi per rendere più accessibile il Fondo Centrale di Garanzia per le imprese del Lazio, ed utilizzare in modo più razionale ed efficiente i Fondi che ci garantisce e ci mette a disposizione l´Unione Europea". "Una riforma voluta per rispondere ai pesanti rilievi sollevati nei mesi scorsi dalla Banca d´Italia e per superare l´oggettiva fragilità giuridica e patrimoniale della struttura - ha spiegato Guido Fabiani assessore allo Sviluppo economico e Attività produttive - che dal 2007 ad oggi ha accumulato perdite per oltre € 4 mln, mantenendo un livello di operatività al di sotto delle aspettative e di gran lunga inferiore a quanto garantito da altre strutture operanti nella nostra Regione". Per fare un esempio, nel 2012 Eurofidi (Confidi piemontese) ha avuto un´operatività sul Fondo Centrale di Garanzia relativa ad imprese laziali di circa sei volte maggiore di quanto fatto da Bil nello stesso periodo. "Abbiamo avviato una riforma strutturale e radicale - ha aggiunto Fabiani - per mettere finalmente a sistema i soggetti pubblici e privati che debbono dare assistenza e sostegno alle imprese del Lazio. In questo quadro intendiamo inoltre recuperare i forti ritardi accumulati nell´utilizzo dei fondi europei, a partire dalla immediata messa a disposizione di 130 milioni di euro per l´accesso al credito delle imprese, attraverso misure per stimolare le start up, gli investimenti e la patrimonializzazione delle Pmi". "Infine, abbiamo in programma la definizione di un rapporto più strutturato e flessibile con il Fondo Centrale di garanzia, anche attraverso un maggiore coinvolgimento del sistema bancario - ha detto ancora Fabiani - e intendiamo impostare una policy regionale a sostegno del ruolo dei Confidi, per stimolarne la crescita, il rafforzamento patrimoniale e l´aggregazione".  
   
 

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