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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Maggio 2013
 
   
  NATURALMENTE SUD, LA REGIONE BASILICATA DEVE PROSEGUIRE L’AZIONE DI PIANIFICAZIONE DI MISURE A SOSTEGNO DI TUTTI I SETTORI DEL COMPARTO AGROALIMENTARE

 
   
  “Tradizione ed innovazione possono rappresentare la chiave di svolta per il rilancio del comparto agroalimentare lucano che, per l’export, continua a dare segnali incoraggianti: oltre 16 milioni di euro al terzo trimestre 2012 e più 2,7 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono una buona base di partenza. Il Salone dell’Enogastronomia, Artigianato e del Turismo che si è tenuto presso il quartiere fieristico di Tito Scalo  rappresenta, dunque, una buona occasione per fare il punto del settore che a livello industriale risulta essere in sofferenza”. Lo dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata Nicola Benedetto in occasione della conferenza stampa di presentazione della manifestazione Naturalmente Sud. “Come nuovo metodo nel lavoro istituzionale appena avviato – sottolinea Benedetto - intendiamo cooperare e dialogare con una progettazione coordinata tra organi locali, regionali, nazionali ed europei per iniziative promozionali e fieristiche, oltre che di tipo multimediale, che riguardino la conoscenza e la promozione delle eccellenze storiche, culturali, commerciali e paesaggistiche d’interesse e la valorizzazione delle eccellenze agro-alimentari. Particolare attenzione – aggiunge l’assessore – è rivolta ai prodotti a denominazione di origine controllata quali i vini, l’ortofrutta di qualità, la pasta, il pane e le produzioni di nicchia. Dobbiamo lavorare per innalzare la qualità dei prodotti tipici e per raggiungere questi scopi auspico una maggiore collaborazione dei soggetti istituzionali presenti sul territorio lucano. Con i Piani di sviluppo agro-alimentari – dichiara ancora Benedetto - abbiamo una disponibilità finanziaria complessiva di dieci milioni di euro che non deve essere dispersa in azioni scollegate tra loro. Queste tipicità calate poi nel contesto degli agriturismi, alberghi, borghi albergo, ristoranti, musei della civiltà contadina, artigiani e commercianti, consentono di proporre l’intero territorio dando così vita ad una nuova filiera agricoltura-turismo-ambiente-cultura. L’obiettivo centrale è quello di accrescere la fruibilità del territorio e le opportunità occupazionali dei territori rurali attraverso lo sviluppo e il sostegno di attività non tradizionalmente agricole. La creazione di queste opportunità rappresenta un incentivo alla permanenza dei giovani, contribuendo a contenere – conclude Benedetto - i fenomeni di spopolamento e di emarginazione socio-economica delle aree rurali”.  
   
 

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