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Notiziario Marketpress di
Lunedì 13 Maggio 2013 |
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VENETO, ASSETTO IDROGEOLOGICO. AUTORITA’ DI BACINO PROCEDERANNO A DEFINIZIONE “ZONE DI ATTENZIONE” DEI PAI
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Venezia, 13 maggio 2013 - Saranno le Autorità di Bacino dei fiumi dell’Alto Adriatico e del fiume Adige a dare precisa definizione alle “zone di attenzione” nel Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (Pai) dei bacini idrografici dei fiumi Piave, Brenta–bacchiglione e Livenza e nel Pai del fiume Adige, avviando la procedura per associare a queste zone la pericolosità idraulica prevista dalle Norme di Attuazione (Nda). Lo dispone un provvedimento della giunta regionale, approvato su relazione dell’assessore all’ambiente Maurizio Conte di concerto con il vicepresidente e assessore al territorio Marino Zorzato in risposta alle richieste di chiarimenti provenienti dagli enti locali in merito alla delibera di adozione del Pai da parte dell’Autorità di bacino dei fiumi dell’Alto Adriatico, già pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. In particolare, il provvedimento regionale appena adottato dà indicazioni circa l’applicazione delle disposizioni contenute all’art. 5 delle Nda del Pai che individuano le “zone di attenzione” come porzioni di territorio dove ci sono informazioni di possibili situazioni di dissesto ma a cui non è ancora stata associata alcuna classe di pericolosità. Viene precisato che sia le Norme di Attuazione, sia le cartografie dei Pai sono dettate esclusivamente per le aree ricadenti all’interno dei confini dei bacini nazionali di competenza, anche se la cartografia dei Pai medesimi evidenzia talvolta aree adiacenti, esterne ai suddetti confini, a mero titolo di completezza conoscitiva. Le norme in questione prevedono che per le numerose “zone di attenzione”, in relazione ai fenomeni idraulici, sia richiesta una verifica delle attività urbanistiche in atto, con la necessità di attribuire a queste zone l’eventuale pericolosità riconosciuta per i fenomeni a carattere di bacino, da riportare nei Pai. In considerazione dell’urgenza e della complessità dell’attività da svolgere, ai fini di semplificare l’attività di pianificazione da parte delle amministrazioni comunali interessate in particolare per gli interventi in corso, la Regione ha perciò disposto che siano le Autorità di bacino nazionali a procedere direttamente ad attribuire la classe di pericolosità idraulica alle “zone di attenzione”, svolgendo anche le fasi spettanti alla Regione relative all’istruttoria per la definizione della proposta di aggiornamento dei Pai. Con successivo provvedimento verrà definita nel dettaglio l’attività necessaria, mediante la predisposizione di un protocollo d’intesa con le Autorità di bacino. |
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