Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Maggio 2013
 
   
  IL PORTO DI RAVENNA: UN INVESTIMENTO CHE PARTE DA LONTANO

 
   
  Ravenna, 13 maggio 2013 - Oggi, come 50 anni fa, il porto di Ravenna si trova in una fase cruciale della sua storia: ha in programma di portare i fondali a - 13,50 metri, intendendo realizzare il nuovo terminal container da 500 mila teus. Come 50 anni fa bisogna fare i conti con una burocrazia dai tempi infiniti e con una società che non sempre vede di buon occhio le nuove iniziative di sviluppo. Cinquant’anni fa, protagonista dello sviluppo dell’Anic, del porto e della Sapir fu Luciano Cavalcoli. Al presidente dell’Ente camerale negli anni che vanno dal 1951 al 1974, è stato dedicato il 10 maggio un importante convegno promosso da Camera di Commercio, Comune, Autorità portuale, Sapir dal titolo “Il sogno di Cavalcoli: il porto, la speranza di Ravenna”. “Con Zaccagnini, Mattei, Medici - ha sostenuto il sindaco Fabrizio Matteucci - Cavalcoli intuì che il porto poteva essere strategico per far uscire Ravenna dall’isolamento. La sua lezione è quindi quanto mai attuale: servono amministratori che prendano decisioni, come fecero allora quando ebbero la grande intuizione di sviluppare il porto e dar vita alla Sapir”. “Oggi occorre avere capacità pratica - ha aggiunto il presidente della Provincia Claudio Casadio - perché dobbiamo ricostruire lo sviluppo alla luce di questa grave e lunga crisi economica. Ma va innanzitutto riposizionato il ruolo della Pubblica amministrazione che deve avere la capacità di far partire gli interventi necessari allo sviluppo. Secondo aspetto: ai tempi di Cavalcoli c’era la consapevolezza che l’innovazione serviva a migliorare la vita. Oggi, pur nelle difficoltà in cui viviamo, le nuove iniziative vengono viste dalla società civile non solo con preoccupazione, ma osteggiate, come se non avessimo bisogno di nuovi investimenti imprenditoriali”. Gianfranco Bessi, attuale presidente della Camera di commercio, è stato collaboratore di Luciano Cavalcoli a metà degli anni ’70.  
   
 

<<BACK